3 agosto 2012

Oggi è il mio ultimo giorno di ferie. Il reparto ha chiuso per la prima volta in 30 anni. E’ rimasta aperta la dialisi e siamo chiamati a coprire delle guardie in geriatria e ad essere disponibili per le visite urgenti e le consulenze in giro per l’ospedale. Ovviamente non potevamo venire al lavoro tutti. E così siamo stati obbligati a prendere ferie (pur essendo noi specializzandi dipendenti dell’Università, ci hanno equiparato ai medici ospedalieri e quindi siamo stati costretti ad alternarci  e a nulla è valso chiedere di andare lo stesso a studiare oppure a frequentare qualche altro reparto. Alla fine a loro fa comodo che prendiamo ferie nel momento in cui c’è poco lavoro, in modo che poi a settembre/ottobre ci siamo tutti. Il fatto è che lo abbiamo saputo tutti troppo tardi e quindi, avendo per esempio io fatto già ferie a giugno, ora sono rimasta con poco/niente. E non è che debba andare da qualche parte, ma siccome malattia/permessi per i figli attingono tutti ai famosi 30 giorni annui, e siccome so già che con l’inizio dell’asilo a settembre ci sarà da piangere in quanto a malattie di entrambi i bimbi/genitori, non so come farò. Sforerò i 30 giorni. Pace.)

La prima settimana ho lavorato. C’era poco da fare, ho studiato e mi sono rilassata. Poi mi è toccato stare a casa. E devo dire che è stato molto più faticoso, anche di quando andavo al lavoro e il reparto era aperto.

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16 luglio 2012

Amica, per quanto riguarda il peso della tua neonata, lo so che è brutto sentirselo dire, ma davvero non puoi pensare che cresca con questo ritmo all’infinito (poi ti tocca mettere tuo marito nel lettino e tenerti lei nel lettone per motivi logistici!). Quando mi hai detto con sollievo che quella settimana là ha preso tutto quel peso (nonostante la pesata infrasettimanale negativa), ti confesso che un po’ mi è dispiaciuto (in senso buono). Perché prima o poi, volente o nolente, accadrà. E finché sei così contenta nel vedere che non è successo, vuol dire che non saresti pronta se succedesse adesso. Insomma… parlo per me, ma è stato quando ho preso tutti i bagagli e sono partita per il mare coi bimbi da sola che mi son detta “se ci sarà bisogno userò l’artificiale, se no andrò di tetta” (e l’artificiale non l’ho mai usato, ma al ritorno si è confermata la crescita ridotta) che ho capito che era “consapevole” e che non mi importava più (non importava è un po’ forte perché anche quando sono andata a Vicenza volevo portare il tiralatte per tirarmi un po’ di latte la sera per non perdere quel poco che ancora davo alla sera: quando mi sono accorta che non veniva niente – e comunque era quello manuale – mi son rassegnata al fatto che Leo ciucciasse per coccola…).

Insomma… ora Leo non è più il bambinone al 95esimo percentile, ma sta benissimo tra il 50esimo e il 75esimo ed è meraviglioso…!

La seconda parte della tua mail capita a fagiuolo. Perché qui in casa stiamo passando dei giorni terribili e non vedevo l’ora di poterveli raccontare. Ovviamente tutto è cominciato dopo che ho scritto che dopo i tre anni è vero che i bimbi diventano bravi.

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2 luglio 2012

Viva sono ancora viva. E’ trovare il tempo che è impossibile. E magari ce la potrei fare, ma il PC ce l’ha Fabio e allora non se ne parla.

Vacanza in Sicilia (o come diceva Pietro “andiamo a Le Ciglia”) meravigliosa. Non solo perché dopo anni e anni eravamo solo noi (Fabio, i bimbi e io), senza altre persone.  Ma anche perché abbiamo collaudato la famiglia sull’aereo e, in generale, abbiamo visto che si sopravvive benissimo anche in quattro lontani 1200 Km da casa e dagli aiuti vari. 

Inoltre abbiamo dimostrato a noi stessi di poter non rinunciare (quasi) a niente.

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17 giugno 2012

Ok, come volevasi dimostrare, i gemelli sono nati il 13, che io ero a Vicenza. Li ho visti sabato in modo che, facendo le dodici ore, almeno ho avuto una nota positiva a fine mattinata. Piiiiiiccolini! Ma con tutte le cosine al posto giusto: incredibile la natura!

A Vicenza mi sono proprio rilassata e divertita, forse troppo. Il congresso è stato piacevole, sono proprio contenta di non essermelo perso. Poi ci sono state le cene a scrocco (una da una ditta farmaceutica e una proprio offerta dal congresso). Si è mangiato (e bevuto!) un sacco e mi sentivo un po’ degenere… mi dicevo, ma io sono una mamma e la mia amica mi rispondeva: “Sì, ma alla fine hai sempre 29 anni come me!”

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12 giugno 2012

Ebbene sì, alla fine, dopo incomprensioni di vario genere, sono riuscita ad organizzare questi giorni a Vicenza nonostante i due pargoli. In principio mia suocera voleva, a prescindere, fare l’esperienza di portare al mare Pietro per un po’ di giorni (noi non l’abbiamo mai fatto). Lei voleva andare la prima di giugno, ma non solo non sarebbe stato “utile”, ma sarebbe stato un casino perché fino all’altro ieri mia mamma era al mare e nessuno avrebbe potuto stare con Leo il pomeriggio (avremmo dovuto far stare la baby-sitter fino alle 18.00, e non poteva a meno di caricarselo in macchina e andare avanti e indietro per le altre sue varie commissioni, oppure tornare a casa noi prima). 

Allora ho proposto di andare questa settimana, che io vado a Vicenza e così a casa resta solo Fabio con Leo e con il supporto di mia mamma che verrebbe tutti i giorni e farebbe un’eccezione al suo desiderio di tornare a casa non dopo le 16.30 (per via del traffico).

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22 maggio 2012

Chi non muore si rivede… (talvolta).

Uno a sentirlo non ci crede. Ma davvero non sono riuscita a scrivere fino a stasera.

E anche ora sto cercando di ignorare Pietro che, sebbene messo a letto due minuti fa, mi ha raggiunto in soggiorno dicendo di aver sentito ululare un lupo fuori.

Il lavoro è bello. Faticoso, ma bello. Io sono maturata (dopo un anno e mezzo di dialisi e due figli) e devo dire che me la cavo niente male. Reparto difficile, malati brutti, settimana scorsa sono morti due miei pazienti (non fate battute!). E anche oggi giornata campale con sospetta meningite, herpes zoster, infarti, dialisi d’urgenza…

I problemi cominciano ad esserci: non riesco mai a rincasare prima delle 18.30 circa. Solo giovedì scorso sono riuscita a tornare alle 16.30 che c’era mia mamma (e anche domani proverò a scappare prima). Poi ci sono state le guardie e lì prima delle 20.30 non sono a casa.

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7 maggio 2012

Stop alle mail, ha scritto qualcuno… Ebbene, non potevo prenderla più sul serio di così.

Anche ora, guardando sulla TV regionale i risultati delle elezioni (e Pietro in sottofondo che scandisce “Sin-da-co! Sin-da-co!”) sto facendo uno sforzo per scrivere.

Il rientro al lavoro, di per sé è andato bene.

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29 aprile 2012

Pietro ha tosse solo notturna, ma come al solito da spaventare a morte (specialmente il papà!).

Ieri mattina pertanto pensavamo di non uscire. Poi abbiamo visto che il bimbo era praticamente guarito e allora siamo andati alla manifestazione in centro, dove c’erano i gonfiabili, i pastelli, una band (molto bravi!), una corsa campestre (hanno corso in dieci…) e un buffet (molto buono). Ci siamo andati in bici (nonostante la tendinite) e, all’ora di pranzo, ho sgarrato e ho dato la tetta al Leo (sinceramente non so che cosa ciucci, se io abbia ancora latte, ma pare di sì), ma così facendo ha tirato fino alle 13.00 (non volevo rovinarmi una delle mattine più belle degli ultimi mesi!). Poi nel pomeriggio Pietro è andato dal cuginetto mentre io cercavo soluzioni aeree per la Sicilia (ebbene sì, forse abbiamo deciso per fine giugno a San Vito lo Capo…).

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27 aprile 2012

Io lo sapevo che non dovevo scrivervi gli orari di Leo, uffa!

Il giorno delle biciclettata, per la prima volta, Leo s’è addormentato al seggiolone. Ha dormito un’oretta per poi svegliarsi di nuovo e mangiare la pappa avanzata.

Alla biciclettata (andata meravigliosamente nonostante minacciasse continuamente burrasca), dopo un quarto d’ora scarso, s’è addormentato. E io, affinchè non urtasse contro il campanello con la guancia, ho pedalato per la restante ora e un quarto tenendogli la fronte con la mano sinistra.

Totale: sono due giorni che non muovo il braccio sinistro a causa di una tendinite al gomito che mi impedisce di fletterlo. Di notte quasi piango dal dolore perché lasciandolo immobile mi prendono delle stilettate fino al mignolo.

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25 aprile 2012

Credo che sia vero, che con l’introduzione delle pappe si regolarizzino sui sonnellini (tranne quello notturno, ma lasciamo perdere!).

In particolare Leo si sveglia variabilmente alle 8.00 o alle 9.00. Prima tendeva a riaddormentarsi se uscivamo col passeggino, ora invece sta sveglio qualunque cosa facciamo. E non si addormenta prima di pranzo (un po’ perché mangia presto, intorno alle 11.30), mentre Pietro faceva un sonnellino di mezzoretta (ma forse era più grande e si stancava di più perché giocava). Dopo pranzo invece (o durante il pranzo, come è successo oggi, azz!) crolla per tre ore filate (finalmente!). Cena alle 19.00 circa. Tetta alle 20.00 e messa a nanna successiva. Raro il pisolino (20 minuti al massimo) prima di cena e solo se diventa rognoso (ho capito che quando gli prende il trip molto spesso è solo stanco!).

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