7 maggio 2012

Stop alle mail, ha scritto qualcuno… Ebbene, non potevo prenderla più sul serio di così.

Anche ora, guardando sulla TV regionale i risultati delle elezioni (e Pietro in sottofondo che scandisce “Sin-da-co! Sin-da-co!”) sto facendo uno sforzo per scrivere.

Il rientro al lavoro, di per sé è andato bene.

In reparto, mi sembra di essere sempre stata, anche se l’ultima volta erano tre anni fa. Le mie colleghe più giovani mi rispettano (al momento) e mi consultano nonostante io venga da sette mesi di inattività. La mia capa si vede poco, il che è di per sé una cosa buona. Ripercussioni lavorative per ora non ne ho avute, fatta eccezione per due frasi buttate lì tipo: “Eh, sì, le tue colleghe sono andate in angiografia a imparare a mettere i cateteri giugulari… tu magari tra un po’…” (come se adesso fossi ancora incinta o affetta da qualche handicap… o magari sanno che allatto ancora ogni tanto e quindi sconsigliano l’esposizione ai raggi?) oppure: “Che peccato che la specializzanda tal dei tali sia in ferie, se no avremmo potuto andare in sala operatoria a fare quella fistola… a meno di andarci con qualcun altro… ma no, lasciamo perdere” (detta davanti a me che guardavo la scena ammutolita…).

Semmai ero agitata per la gestione dei bimbi che, proprio il primo maggio, hanno cominciato con tosse e febbricola (e avete perfettamente ragione: averne due malati è un disagio enorme e comunque non era niente di che, non oso immaginare un’influenza di quelle serie…).

Leo mangiava a rallentatore (ci voleva più di mezz’ora a cena e mi veniva il latte alle ginocchia) e fondamentalmente avanzava sempre (oggi sembra aver ripreso). Pietro ha vomitato proprio la notte prima del mio rientro dopo un accesso convulso di tosse a letto. 

La mattina, auto in panne! Siamo dovuti andare con una. Poi, fatta ripartire coi cavi una volta tornati a casa dal lavoro, dopo aver fatto il bagno ai bimbi, mi sono accorta che non avevo più latte e sono uscita nuovamente (erano le sette di sera) e così ho constatato che la macchina non si accendeva di nuovo… L’ho portata da mio suocero (che ridere, Fabio a casa a spignattare e io con i cavi a fare il meccanico in strada!). Insomma, il primo giorno ho cenato alle 21.00 con un mal di testa pazzesco. 

Il fatto è che ero convinta di poter uscire coi bimbi dormienti (dovrei uscire al più tardi alle 7.45). 

E invece, tranne oggi, i bimbi si svegliano. E Pietro vuole la colazione e Leo il bibe. E poi facevamo l’aereosol… insomma, sono sempre arrivata tardi, tranne oggi che, alzatami alle 6.50, sono uscita senza che si svegliassero (la sfiga!).

Il primo giorno, come da programma, è venuta mia suocera per poi andare via alle 9.00, quando è arrivata la baby-sitter. Dal secondo giorno in poi, la mia vicina in cassa integrazione si è esplicitamente proposta per venire a casa al posto di mia suocera. E così, oltre a beccarmela al ritorno dal lavoro (che ogni scusa è buona), è anche la prima cosa che vedo al mattino quando mi alzo… Però risparmia a mia suocera una bella sbattita. Stamane poi ho chiamato la baby-sitter alle 10.00 e c’era ancora anche la vicina insieme (basta che poi non mi ritrovi il conto doppio a fine mese!).

In poche parole, il lavoro non è un problema: è il Prima e il Dopo che ti sfiniscono…

E ovviamente la notte… con i soliti uno o due risvegli più quello finale delle sette di mattina (che prima contavo in quanto poi mi riaddormentavo, mentre ora mi tocca di alzarmi e andare…) in cui ogni tanto do il bibe di latte (il primo), ogni tanto il ciuccio o la tetta (il secondo)…

Poi giovedì sono unscita a cena con quattro mie compagne del liceo che non vedevo da anni e ieri sera sono pure andata all’addio al nubilato della mia collega (quella che si sposa il 12 e che non posso andare a vedere perché lavoro sigh). Forse semplicemente non ho più il fisico…

Infine… dopo mille peripezie abbiamo preso una casetta a San Vito lo Capo in Sicilia. Ci voliamo con Ryanair e mi sa che abbiamo fatto una cazzata perché non abbiamo preso bagaglio per cui siamo in quattro con tre mini-trolley (sempre che trovi altri due trolley di quelle dimensioni…). A parte questo, è ammesso un passeggino pieghevole da tenere in cabina… ma mi sa che lo Zippy è troppo grosso. Voi avete per caso uno dei quei trabiccoli con le ruotine che si piegano a soffietto e diventano mini?

Vado, che mi cade la testa…

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