Pietro ha tosse solo notturna, ma come al solito da spaventare a morte (specialmente il papà!).
Ieri mattina pertanto pensavamo di non uscire. Poi abbiamo visto che il bimbo era praticamente guarito e allora siamo andati alla manifestazione in centro, dove c’erano i gonfiabili, i pastelli, una band (molto bravi!), una corsa campestre (hanno corso in dieci…) e un buffet (molto buono). Ci siamo andati in bici (nonostante la tendinite) e, all’ora di pranzo, ho sgarrato e ho dato la tetta al Leo (sinceramente non so che cosa ciucci, se io abbia ancora latte, ma pare di sì), ma così facendo ha tirato fino alle 13.00 (non volevo rovinarmi una delle mattine più belle degli ultimi mesi!). Poi nel pomeriggio Pietro è andato dal cuginetto mentre io cercavo soluzioni aeree per la Sicilia (ebbene sì, forse abbiamo deciso per fine giugno a San Vito lo Capo…).
Dopo un’oretta di nanna ho portato Pietro alla messa tradizionale in latino con i miei (ovviamente Fabio è rimasto a casa a fare il 7 e 30). Dopo la terza volta che il nonno l’ha dovuto portare fuori perché non stava buono, è stato praticamente bravissimo per tutta l’ora restante (tranne verso la fine!). I miei sperano già di poterlo portare ancora, ma io dubito un po’… anche perché dovrei discutere con Fabio…
Son tornata alle 18.30 e ho fatto il bagno a entrambi i bimbi. Poi siamo usciti per cena a casa di questa collega di Fabio. Tre coppie senza figli, una single, una mamma con due bimbi (tre anni e quattro mesi), noi con Pietro e Leo e i padroni di casa con tre figlie (l’ultima di tre anni).
Pietro, come al solito, ha mangiato tutto seduto al tavolo dei bambini (e oggi a casa nostra è andato a nanna senza pranzo perché invece non voleva nemmeno toccare il piatto) prendendosi un mucchio di complimenti (il bastardo!) e poi ha giocato bene fino a mezzanotte e mezza. Leo ha dormito dalle 21.00 in poi. Stanotte mezzo disastro (tra i risvegli canonici di Leo e la tosse da foca di Pietro che ha tenuto svegli tutti per un paio d’ore), ma tutto sommato nemmeno tragica.
Stamane schiumetta e poi siamo andati a fare le fototessere all’Esselunga per documenti di identità di Leo (non ne ho uno!) ed eventuale passaporto per Pietro. Non vi dico le comiche per fare le foto. Pietro forse ce lo accettano (ha un ghigno micidiale), ma Leo in una sta urlando e piange e nell’altra ha la bocca aperta e si intravede la mano di Fabio…
Ora che è pomeriggio… non so che cosa faremo, ma sicuramente usciamo. Se qualcuno esce, mi chiami!