7 settembre 2011

In risposta alle vostre domande:

Fluoro: anche io 5 gocce (ma non rammento se sia il dosaggio giusto), solo quando mi ricordo e solo quando c’è il fluoro a casa (tipo, da maggio a settembre tra ricovero e tutto il resto glielo avrò dato 15 giorni). 

Dentifricio: ce l’avevo sia al fluoro che non. Alternavo. Poi l’ho tolto perchè si ciucciava le setole e diceva: “Ancoa fagola” e non lavava un bel niente. Ora va meglio, tendenzialmente vuol farlo da solo, ma se gli dico “a destra in alto” o  “in basso a sinistra” lui lo fa.

Dentini: credo che più piccini e più distanziati siano, meglio è: garantiscono più spazio per l’eruzione dei definitivi, notoriamente più grossi.

Vaccino: succede di non immunizzarsi, non è impossibile

Paure: ogni tanto, se c’è un cartone sui pupazzi di neve o se c’è la melevisione (con gli adulti vestiti da uomini lupo e elfi) lui dice che ha “paùa”. Credo esprima una sorta di disagio, non proprio una paura, comunque vuole che cambi canale.

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4 settembre 2011

Rieccomi a casa dopo seconda tranche di ferie. Rientro un po’ così, martedì, perché tempo due giorni e Pietro ha sviluppato raffreddore e febbre (ieri notte fino a 39.8°C!) ed erano quattro mesi praticamente che non aveva più febbre!

In più ieri mattina ho accompagnato una mia amica con colica renale in ospedale per fare ecografia, esami e visita urologica (anche se sabato e anche se non vedevo l’ora di dormire un po’ visto che in questi ultimi giorni, sarà il caldo, sarà la panza, ma faccio una fatica bestia a prendere sonno anche se sono stanchissima) e questa cosa ha fatto sì che fossi là alle 8.30 e tornassi a mezzogiorno.

Per fortuna Pietro oggi è già sfebbrato.

Avrei un mucchio di cose da raccontarvi, fin da prima della partenza…

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2 settembre 2011

In risposta alle vostre domande:

Pietro è sempre stato abbastanza autonomo con la nanna, ma anche lui da dopo il ricovero (da quando ha smesso il nido), ha shiftato l’ora dalle 20.30 alle 21.30 (probabilmente meno stanco). E comunque ha alternato sempre giorni di addormentamento facile a giorni di delirio da tre quarti d’ora. Periodi in cui voleva la caramella per dormire, periodi in cui voleva la storia, periodi in cui se andavo via io chiamava papà e, se andava via lui chiamava mamma. Ultimamente andava a letto chiedendo “tre libri”. Glieli lasciavo nel lettino e lui li sfogliava, poi quando si era stufato, spegnava la luce e si addormentava (o la lasciava accesa).

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30 luglio 2011

Tra parentesi, volevo puntualizzare che per quanto riguardava il temporale, non è che ero preoccupata davvero! Ero “preoccupata” perché mio figlio si era sua sponte messo a letto (nel nostro letto!), persino sotto le coperte e alle 20.30! Poi mi ha fatto morire dal ridere quella che dice che lei, senza fantasia, spiegava ai bimbi che era il temporale con tuoni e fulmini: credimi, fai bene, perché in ogni caso dopo la balla degli angioletti che giocano a bocce, all’ennesimo “Chi è, mamma?” ho provato a spiegargli i fenomeni  elettrostatici, con maggior successo…

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28 luglio 2011

Ragazze non ho ancora letto le mail di oggi, ma devo condividere questa cosa.

Sono le 20.40 ora mentre mi accingo a scrivere.

Pietro è stato con mia mamma tutto il giorno.

Ha mangiato un mega pappone (crema di piselli,mais/tapioca, plasmon dentini) e poi ha dormito per 3 ore dalle 14.00 alle 17.00. Siamo usciti dalle 17.00 alle 19.00. Bagnetto e poi pappa. Ma è iniziato il temporale.

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27 luglio 2011

Come non detto.

L’aperitivo di ieri sera è saltato perchè la mia capa mi ha chiamato nel suo studio alle 17.30 per discutere con la rianimatrice un caso difficile di cui io teoricamente ero esperta avendo avuto a che fare con uno analogo questo inverno… Il “consulto” è finito alle 18.40 per cui le mie colleghe (eravamo solo in tre) hanno disdetto tutto. Alla fine sono arrivata a casa alle 19.00. Fabio ha insistito perché io facessi la torta di zucchine (ricetta di mia mamma) da dare a Pietro.

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26 luglio 2011

Io confermo l’appuntamento per la pizzata. Esco anche stasera (incredibbbile) per aperitivo dalle 18.00 alle 18.30 con colleghe di lavoro qui fuori dall’ospedale e poi vado anche a cena DA SOLA a casa di una mia collega! Mi sento un po’ in colpa, ma Fabio mi ha “concesso” di fare entrambe le cose e io penso che se non le faccio adesso non le faccio più!

Poi so che me le rinfaccerà quando litighiamo, ma fa niente.

Per quanto riguarda le nostre paure riguardo al non riuscire a togliere il patello o a passare ad una dieta da adulti, anche mia mamma dice sempre che non ci sono ragazzi di vent’anni che mangiano solo pappone e non cagano nel water…

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22 luglio 2011

Tornati dalle ferie.

Temevo la “dura” convivenza. O meglio, temevo che Fabio mi facesse pesare la “dura” convivenza con i miei genitori. E in realtà me l’ha menata con battutine di vario genere fin da alcune settimane prima della partenza. La verità è che sono stati otto giorni fantastici.

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24 giugno 2011

Quante cose sono successe da quel 26 maggio! Non so più da dove partire.

Per quanto riguarda il secondogenito… ho già fatto altre due eco, come sapete. Alla prima delle due eco, andata bene e durante la quale io cerco di rilassarmi anche se non riesco a non guardare quel corpicino con un occhio clinico volto a cogliere la benché minima anomalia, subito dopo aver guardato gli emisferi cerebrali, inaspettatamente la ginecologa fa: “Avevamo detto maschio o femmina?” E io, che volevo dire qualcosa tipo: “Non avevamo detto niente, l’hai visto tu e ti abbiamo detto di non dircelo anche se ci sembrava di aver capito maschio” invece esordisco con: “Ma sììììì, dai che l’avevi visto tu…”

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