In risposta alle vostre domande:
Fluoro: anche io 5 gocce (ma non rammento se sia il dosaggio giusto), solo quando mi ricordo e solo quando c’è il fluoro a casa (tipo, da maggio a settembre tra ricovero e tutto il resto glielo avrò dato 15 giorni).
Dentifricio: ce l’avevo sia al fluoro che non. Alternavo. Poi l’ho tolto perchè si ciucciava le setole e diceva: “Ancoa fagola” e non lavava un bel niente. Ora va meglio, tendenzialmente vuol farlo da solo, ma se gli dico “a destra in alto” o “in basso a sinistra” lui lo fa.
Dentini: credo che più piccini e più distanziati siano, meglio è: garantiscono più spazio per l’eruzione dei definitivi, notoriamente più grossi.
Vaccino: succede di non immunizzarsi, non è impossibile
Paure: ogni tanto, se c’è un cartone sui pupazzi di neve o se c’è la melevisione (con gli adulti vestiti da uomini lupo e elfi) lui dice che ha “paùa”. Credo esprima una sorta di disagio, non proprio una paura, comunque vuole che cambi canale.
In ferie un signore ha urlato: “Silenzio!” mentre i nostri quattro bimbi gridavano all’ora di cena mentre giocavano. Io allora gli ho detto che se non la smettevano di urlare e litigare veniva “il signore arrabbiato”. E lui è andato avanti tutta notte con: “Arriva il signore, mamma?” e ogni tanto lo tira fuori ancora (mi son pentita amaramente, è un bimbo molto sensibile. A proposito di questo, una volta che ha rovesciato il latte gli ho detto, senza arrabiarmi: “Insomma, dovevi stare un po’ attento! Dai, te ne do ancora…” Ma lui ha tolto il bavaglino con aria triste e ha detto: “No, batta, latte”. Allora gli ho detto: “Vuoi qualcos’altro? Cosa vuoi mangiare?” E lui: “Niente, batta, io scende”. Vi è mai capitato che reagissero così, come se si sentissero in colpa?)
Foto: anche io a volte guardo delle foto di Pietro e penso che da piccolo fosse molto più paciocco. Tuttavia, con ancora quei quattro peli in testa, sembra un neonatone molto grosso!
Asilo: dopo che Pietro ha fatto quei due giorni di febbre, sta bene. Io, ovviamente, dopo il mal di gola ho sviluppato tosse pazzesca. A questo punto penso che più che il “Tellino”, dovrei tutelare me stessa: è possibile conciarsi così??? Comunque credo che ce lo manderemo e vedremo…
Pipì: ha imparato a dirla praticamente sempre. Ieri è andato all’Ikea con mia suocera e l’ha fatta là. Lei gli ha comprato un rialzo e ieri sera a casa l’ha fatta da solo e voleva tenersi lui il pisellino (ha sparato in altissimo e poi si è un po’ bagnato verso la fine perchè il getto era scarso). La cacca, lunedì sera che siamo andati a Milano a vedere la Vanoni in concerto e lui è stato a dormire da mia suocera, l’ha fatta (dicendolo) nel vasino! Ma ieri sera se l’è fatta nelle mutande. Il pome la nanna sta senza patello e si sveglia asciutto. La notte, con tutti i bibe che beve, togliergli il patello sarà un’impresa. Voglio far coraggio a chi ancora non è riuscito a togliere il patello: anche io credo che fossi io a non sentirmi pronta. Ma alla fine confermo che c’è voluto davvero poco! Chiaro, se è una violenza per il bimbo, desistete, ma altrimenti vi confermo che è poca spesa e tanta resa. E ti fa sentire tutta orgogliosa!
Io non so bene quanti tentativi abbiate fatto. Ma il punto è che tuttora sono io a proporre la pipì a Pietro (mica è autosufficiente). E soprattutto che l’incidente capita (quasi uno al giorno), magari una cacca, magari una pipì. E sul water e sul vasino ancora non ci vuol andare (fa pipì in piedi e la cacca nel vasino è stato un caso). Ad ogni modo sono soddisfattissima del fatto che, ogni due o tre ore, se gli dico andiamo a fare pipì lui ci viene… Insomma, non è come prima che era una mina vagante!!!
Credo che fondamentalmente sia io ad aver cambiato atteggiamento.
E come al solito mia suocera mi ha aiutato, portandolo in giro senza farsi problemi senza patello.
Bisogna star sereni e basta…