30 maggio 2009
Verso mattina, ancora a letto, compaiono dei dolorini simil-mestruali. Non ci faccio caso.
Mi alzo verso le 10.00 e vado a fare il bagno nell’amido: il prurito non mi dà tregua nelle ultime settimane. Ancora nella vasca, Fabio mi avvisa che sarebbe arrivata mia suocera a trovarmi con le cuginette. Esco di corsa. Una volta arrivate, ci mettiamo a conversare sul divano. Altri dolorini. Lo faccio presente. Mia suocera dice che comincia tutto così. Usciti gli ospiti, chiamo mia madre per avvisarla. Nel frattempo, faccio colazione. Poco dopo ho necessità di andare in bagno. Mi accorgo di aver perso il tappo mucoso: tantissimo materiale, non immaginavo…
Pensando che tutto fosse definitivamente in moto, come suggerito dall’ostetrica del corso, mi faccio un microclisma e mi preparo. Comincio a contare con Fabio. Un dolorino di circa venti secondi ogni venti minuti. Rido: ci siamo, come da manuale! Mi metto davanti alla tv e comincio a spiluccare stuzzichini vari. Fabio esce in bici, va in centro a comprare un regalo per suo padre: è il suo compleanno. Rimaniamo coi telefoni aperti nel caso ci sia qualche novità. Intanto mi lavo i capelli e ricontrollo la borsa. Al suo ritorno, le contrazioni sono più ravvicinate e durano di più: nella parte centrale devo fermarmi un attimo (sto giocando on-line ad un video-game stupidissimo e ripetitivo): per pochi secondi il dolore diventa “fortino”.
Così facendo, tiriamo le quattro di pomeriggio: ora sono ogni quattro-cinque minuti e durano cinquanta secondi: insomma, ci diciamo, è ora.
Prendiamo armi e bagagli, saliamo sul Pandino e ci dirigiamo al PS ostetrico.
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