23 giugno 2009

Peso di Pietro stamattina = 4960 g. E meno male che doveva rallentare (ha preso 450 g in una settimana!). Chi lo vede mi dice: “Che bello… ha due mesi?”

Latte: non mi sono mai chiesta se non ne avessi abbastanza. Un po’ perchè come dicevano al corso preparto “lo vedi che sta bene!” un po’ perché quando metto la tetta in bocca fa “squeeeeeeeeeeez”.

A me le tette fanno sempre un po’ male, soprattutto quando passano le ore tra le poppate. Dormo con reggiseno e coppette assorbi latte (un fastidio immane, prude tutto da impazzire!). L’altra sera ho provato a dormire senza reggiseno, appiccicando con lo scotch le coppette al seno. Un consiglio: DON’T TRY THIS AT HOME! Mi sono svegliata con un’irritazione da scotch allucinante.

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18 giugno 2009

L’altro ieri siamo stati dal pediatra.

In tempo per arrivare e spogliare Pietruzzo che, posto sulla bilancia, ha deciso di battezzare lo studio con la sua ormai famosa “pipì volante”. A parte che il giorno prima aveva dato prova di sé a casa con due performances di “cacca direttamente nel lavandino durante il bidet” e “cacca nella mano della mamma, che ti sostiene sopra il lavandino subito dopo il bidet”, ma queste sono altre storie.

Fatto sta che il pediatra si è sconvolto: peso di Pietro a 18 giorni di vita = 4510 g, praticamente ha preso in due settimane quasi 1 kg! Siamo tra il 75esimo e il 90esimo percentile.

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15 giugno 2009

Finalmente venerdì sera abbiamo firmato il compromesso per la nuova casa: siamo ufficialmente quasi proprietari…con molti meno soldini di prima! 

Per l’occasione ho lasciato Pietro a mia suocera dalle 18.00 alle 20.00, ma siccome aveva mangiato alle 17.00 immaginavo che avrebbe cominciato a lamentarsi. Le cose tendevano a protrarsi, io ero sulle spine, ad un certo punto ho preso, mi sono alzata e ho detto: “Scusate, vado ad allattare” e me ne sono andata (ha firmato solo mio marito!).

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11 giugno 2009

Questa mattina la mamma ha dormito fino alle 10 e mezza. Pietro ha fatto il bravo stanotte. Le solite due sveglie, ma questa volta la mamma ha preso il sopravvento: tetta-cacca-cambio-tetta-nanna. Ce la siamo cavata ambedue le volte in mezzora.

Stamattina è venuta la nonna: siamo andati in centro, gita al supermarket, pranzo al bar all’aperto come i veri signori. Nel pomeriggio, telenovela e pulizie.

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10 giugno 2009

Questa notte nell’ordine:

-Ore 22.00 poppata serale: la mamma aveva appena bevuto un bicchiere di champagne tenuto da parte da Natale 2008…

-Ore 2.00 di notte: Pietro di sveglia… versetti… mano in bocca… La mamma si sdraia e caccia il capezzolo dx nella bocca del famelico.

-Atto primo, scena prima: dopo alcune ciucciate ingorde, inizio suoni gutturali associati a spinta defecatroria.

“Ciuc-ciuc-ciuc…mmmm-ahhhhh——- ciuc-ciuc-ciuc——-mmmm-ahhhhh” per n volte fino ad esauriente  “Prooooooooooooooooooooooot!”

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9 giugno 2009

Il compromesso è domani, dobbiamo dare un acconto e firmare. Il rogito non so. Lo scopo sarebbe riuscire a fare i lavori necessari prima che io rientri al lavoro, cioè a ottobre o al più tardi a novembre. La verità è che mi angoscia tantissimo questa cosa. La casa è  relativamente vicina ai genitori di Fabio, ma bisogna comunque prendere la macchina per raggiungerli. E’ un trilocale con due bagni e una cucina discretamente ampia. Il palazzo è di fine Anni ‘70 per cui c’è da rifare i bagni, piombare il marmo e lamare il parquet. In realtà io tenderei a fare il meno possibile: mi angosciano la spesa e il mutuo, che stiamo intanto contrattando con la banca. La casa poi mi piace: l’esterno è fin troppo “signorile” con portineria e troppe spese condominiali. Riscaldamento centralizzato e niente box. Insomma, lati negativi ne ha. Ma ha prevalso l’idea di investire i pochi soldi che abbiamo invece che pagare un affitto a vuoto e soprattutto, ora che siamo in tre, di avere un po’ più di spazio ed essere vicini almeno ad una coppia di nonni. 

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8 giugno 2009

Siamo contenti di condividere con voi le nostre piccole avventure!

Capitolo tetta: non ho più le crosticine sui capezzoli. Bruciano un po’ quando si attacca ma poi è quasi (quasi) piacevole! Sgocciolare, sgocciolano…a manetta! Se piange mentre lo cambio allago fasciatoio e pannolino pulito. Ho tutte le magliette con cui dormo che sanno di formaggini: non so più come andare in giro! Io non riesco più a tollerare il reggiseno: con le coppette dentro mi prude tutto e mi fa male e poi quando lo tolgo il prurito diventa insopportabile. Il famoso prurito che non mi passa più! Anzi, adesso ho dei rash cutanei tipo sfogo che saltano fuori appena mi gratto un attimo. Sono un po’ preoccupata, sembra allergia (mai stata allergica, ma lo dicevo anche prima di fare l’epidurale, e questa è un’altra storia). Ho paura a volte che sia qualcosa che posso passare al bambino. Irrazionale, direte. Poi detto da un medico! Ma sapete, io non mi sento più niente altro che mamma, oltre che moglie…

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3 giugno 2009

Pietro, nato alle 16:02, era 52 cm per 3890 g! Un torello… Quando piange sembra un aquilotto… non fa mai: “Ueeeeeeeeeè!” bensì: “Iiiiiiiiihhhhhhhh ihhhhhhhhh!”

Le notti in ospedale sono state tutte diverse le une dalle altre. In parte dipende da chi ti trovi accanto…

Solo l’ultima notte è stata brutta perché è cominciata la montata lattea e l’ho tenuto letteralmente attaccato alternando le tette dalle 20.00 alle 6.00.. Infatti un po’ di lesioncine ai capezzoli ora le ho, ma da quando sono a casa ed è arrivato il latte il dolore è molto meno, credo perché il seno è più gonfio. Stanotte s’è svegliato due volte… cambiato… allattato… poi ha tirato dalle 3.00 alle 8.00… speriamo che duri.

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Nascita di Pietro 31/05/2009

30 maggio 2009

Verso mattina, ancora a letto, compaiono dei dolorini simil-mestruali. Non ci faccio caso.

Mi alzo verso le 10.00 e vado a fare il bagno nell’amido: il prurito non mi dà tregua nelle ultime settimane. Ancora nella vasca, Fabio mi avvisa che sarebbe arrivata mia suocera a trovarmi con le cuginette. Esco di corsa. Una volta arrivate, ci mettiamo a conversare sul divano. Altri dolorini. Lo faccio presente. Mia suocera dice che comincia tutto così. Usciti gli ospiti, chiamo mia madre per avvisarla. Nel frattempo, faccio colazione. Poco dopo ho necessità di andare in bagno. Mi accorgo di aver perso il tappo mucoso: tantissimo materiale, non immaginavo… 

Pensando che tutto fosse definitivamente in moto, come suggerito dall’ostetrica del corso, mi faccio un microclisma e mi preparo. Comincio a contare con Fabio. Un dolorino di circa venti secondi ogni venti minuti. Rido: ci siamo, come da manuale! Mi metto davanti alla tv e comincio a spiluccare stuzzichini vari. Fabio esce in bici, va in centro a comprare un regalo per suo padre: è il suo compleanno. Rimaniamo coi telefoni aperti nel caso ci sia qualche novità. Intanto mi lavo i capelli e ricontrollo la borsa. Al suo ritorno, le contrazioni sono più ravvicinate e durano di più: nella parte centrale devo fermarmi un attimo (sto giocando on-line ad un video-game stupidissimo e ripetitivo): per pochi secondi il dolore diventa “fortino”.

Così facendo, tiriamo le quattro di pomeriggio: ora sono ogni quattro-cinque minuti e durano cinquanta secondi: insomma, ci diciamo, è ora.

Prendiamo armi e bagagli, saliamo sul Pandino e ci dirigiamo al PS ostetrico.

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