10 giugno 2009

Questa notte nell’ordine:

-Ore 22.00 poppata serale: la mamma aveva appena bevuto un bicchiere di champagne tenuto da parte da Natale 2008…

-Ore 2.00 di notte: Pietro di sveglia… versetti… mano in bocca… La mamma si sdraia e caccia il capezzolo dx nella bocca del famelico.

-Atto primo, scena prima: dopo alcune ciucciate ingorde, inizio suoni gutturali associati a spinta defecatroria.

“Ciuc-ciuc-ciuc…mmmm-ahhhhh——- ciuc-ciuc-ciuc——-mmmm-ahhhhh” per n volte fino ad esauriente  “Prooooooooooooooooooooooot!”

Segue allattamento difficoltoso con rapido gioco a “prendi e lascia sfuggire il capezzolo” per n volte alternato ad altro divertentissimo gioco “apri la bocca e, sbattendo la testa avanti e indietro cerca, nell’arco di 50 cm quadrati, qualcosa che somigli a un capezzolo –nonostante tu l’abbia esattamente sotto il naso”.

Lo show si protrae. La mamma non sa se cambiare il bambino: Pietro continua a spingere forsennatamente.

-Scena seconda: rideposto nella cullina: “Hic-hic-hic”. La mamma comincia a pensare che non berrà più champagne prima dei sei anni compiuti di Pietro. Ripreso in braccio.

-Scena terza: soggiorno… breve riattacco alla tetta… interruzione del singhiozzo… ripresa delle spinte defecatorie…massaggi addominali…

-Ore 3.00 di mattina: la mamma disperata lo cambia sul fasciatoio. Pazienza, me la farà subito sull’asciugamano o nella migliore delle ipotesi nel nuovo pannolino. Invece… Pietro si calma… rideposto nella cullina… versetti…. Si riaddormenta (col ciuccino).

-Ore 6.00 di mattina: Versetti: “Mmmmm-ahhhhh-” per n volte: ci risiamo.

-Atto secondo, scena prima. La mamma sfodera la tetta sx. Si ripetono i giochi (vedi atto primo), ma con maggior concitazione… tanto da venire a mancare la coordinazione: “Cciuc-ciuc-ciuc….mmmm-ahhhh——ciuc-ciuc-ciuc……mmmm-ahhhh—–ciuc-mmm-ciuc-ahhhhh”: momento di apnea, seguita da ripetuti colpi di tosse e sibili inspiratori. Momenti di panico. Tosse, rigurgito, rutto… e si riprende.

-Ore 7.00: il papà, sveglio da un’ora sostiene che “Mmmmm-ahhh” non sia un verso da spinta… Scocciato, prende il pupo in braccio e mentre si veste per uscire cerca di calmarlo.

Pietro risponde: “Pprooooooooot!”

Fine atto secondo.

-Atto terzo: ore 11.30 la mamma scrive al PC. Pietro dorme nella carrozzina, non fa versetti, non piange, non puzza.

La mamma pensa che non berrà più alcun tipo di alcolico fino ai diciotto anni di Pietro.

Se proprio desidererà dello champagne… lo sorseggerà alle 8.00 di mattina.

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