9 settembre 2009

Silenzio telematico? Sarà perché penso che sia ufficiale che ho creato scompensi a tutte voi (quasi tutte voi) raccontando senza filtri i miei problemi di allattamento.

E’ ufficiale: mi avete contattato tutte a turno raccontandomi cosa succedeva durante l’allattamento e chiedendomi se fossero scene uguali a quelle di Pietro. Mio marito mi ha detto: “Hai visto cosa hai combinato? Questo forum è lesivo: non c’è niente di peggio di una psicosi collettiva, che peraltro hai creato tu!”. Insomma, mi scuso se parlavo a bassa voce al telefono o se ho messo giù un paio di volte, ma non volevo che mio marito sentisse perché poi avrei dovuto dargli ragione!

La verità è che ora sono molto più serena. Continuo a dare di tetta tutte le volte (a volte solo per un minutino) in modo che un briciolo di stimolo ci sia (anche se mi sa che sta finendo la scorta!).

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5 settembre 2009

Non ho ancora trovato il tran tran giusto però:

  1. Ho ricominciato a dare una tetta per volta
  2. Eventualmente, se serve (praticamente sempre, tranne che di notte… ma solo perché non faccio la doppia pesata!) faccio giunta (60 ml o 90 ml)
  3. Una volta o due al giorno faccio solo un bibe da 180 di latte finto senza attingere alle tette
  4. Ieri ho provato a fare ogni tre ore. Ultima poppata a mezzanotte e mezza (eravamo fuori a cena: alle 21.30 tetta, a mezzanotte e mezza 180 ml di finto). Si è svegliato verso le sette di mattina permettendomi una notte tutta intera (per modo di dire: la bufera di vento di stanotte mi ha fatto svegliare tre volte)
  5. Tutte le volte che devo dare solo tetta quasi non respiro per paura che si stacchi. Visto che il bimbo non è scemo, molto spesso non si attacca perché “immagina” che non ci sia un cavolo da ciucciare e mi respinge (non vi dico la sensazione orribile). Allora (so che è folle) lo inganno: gli metto il ciuccio in bocca e lo avvicino al seno, poi furtivamente, tolgo il ciuccio e metto la tetta. A quel punto ciuccia di brutto. Mi accorgo che davvero non c’è più latte solo quando il trucco del ciuccio non funziona più (chi chiama la neuro-deliri?)
  6. La bilancia ha funzionato a meraviglia quando l’ho usata con i miei suoceri (praticamente sembravo una pazza quando gli ho detto che una volta dava una roba e una volta ne dava un’altra). Addirittura hanno fatto le prove con i pesetti da 500 g, 100 g etc…quelli di piombo per intenderci e al massimo sgarrava di 15 g. Ovviamente stamattina né io né Fabio abbiamo capito se avesse mangiato 70 ml o 140 ml (ma si può!!!!!!!) perché tra un po’ basta che Pietro sorrida perché il pesetto si sposti (alla fine ho deciso che aveva mangiato 140 ml…)

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3 settembre 2009

Ieri sera mentre guardavamo Lost in streaming (è un mese che la sera ci siamo fissati con questo appuntamento. Pietro di solito mangia e poi si addormenta verso le 9.00. Credo sia per questo che non mi ha mai tirato la mattina) ho provato ad attaccarlo un po’: volevo che la poppata serale fosse quella con il mio tirato sommato all’artificiale, ma il più tardi possibile. Dopo pochi secondi, solita scena isterica. Ormai deduco che lui ciuccia, sente arrivare e poi non sente più e si incazza a tal punto che se provo a riattaccarlo si ritrae (come dire, scemo sì, ma fesso no!). Cambiare tetta dopo un quarto d’ora abbondante non è terribile né sbagliato. E’ farlo ogni minuto e mezzo che è sbagliato. Il latte nutriente arriva proprio verso il quarto d’ora, mi sembra l’avesse detto anche l’ostetrica. Io lo spostavo a destra e a manca ogni due per tre perché era l’unico modo perché rimanesse attaccato (evidentemente schizzettavo un po’ e poi smettevo e cambiando tetta si ripeteva uguale lo schema).

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2 settembre 2009

Stamattina ho chiamato il pediatra per chiedere delucidazioni a proposito dell’introduzione pappa etc. Mi ha detto che cominceremo verso il 20 ottobre e fino ad allora farò quattro o cinque poppate più la frutta a metà pomeriggio (la frutta a partire da metà settembre). Gli ho detto che tornando al lavoro il primo di ottobre (avrei rimandato qualora avessimo introdotto la pappa prima, ma visto che sarà a fine ottobre e potrò dargliela la sera anziché a mezzogiorno mi sa che mi tocca tornare adesso), probabilmente mi tirerò il latte in modo che le nonne possano darglielo in mia assenza. Gli ho chiesto quanto dovrebbe mangiare, visto che non faccio mai doppie pesate. Mi ha risposto almeno 180 g a poppata. Mi ha chiesto quanto pesa ora e non ha battuto ciglio quando ho detto 6350 g (che alla fine è un peso giusto!). Ma quando gli ho detto che dal 28 luglio praticamente ha preso una media di 85 g a settimana (ci sono cinque settimane, non quattro… che stupida!) ha concordato con me che fosse troppo poco. Mi ha consigliato di fare doppia pesata e di vedere se la sera mangia nettamente di meno (dice che il vaccino può aver influito sul nervosismo serale, ma che potrebbe anche essere che ho meno latte e basta) e, in questo caso, di dargli pure 60 o 90 ml di giunta, a seconda di quanto mangia. Ok, mi dico, va bene. Ore 9.30 faccio la doppia pesata… dopo quasi 30 minuti di poppata, ormai la classica con cambio di tetta a metà che non si dovrebbe fare, ha preso solo 120 g! Vabbeh, mi dico… siamo sotto ma non di tanto. Pietro fa la cacca, gioca, dorme. Tutto ok. Verso l’una si sveglia. Lo attacco. Ciuccia con avidità. Poi si stacca urlando dopo 5 minuti. Lo tiro su. Ruttino. Lo riattacco. Dopo 10 secondi urla. Ok, cambio tetta (ormai era diventata un’abitudine… non mi sono mai chiesta perché seriamente…). Si attacca con voracità. Dopo qualche minuto si stacca urlando. Non c’è più verso di attaccarlo. Ok. Avrà finito. Quando fa così di solito smetto di allattare: evidentemente non gli va più. Lo peso e… 20 g! Sì, avete capito bene: v-e-n-t-i grammi. Non è possibile! Intanto lo rimetto giù. Mi strizzo i capezzoli… esce un getto di un metro. Ok, me lo tirerò e glielo darò col tiralatte… Prendo lo strumento e comincio a tirare… dopo 10 minuti, nonostante ripetuti tentativi da ambedue le tette…tiro solo dieci ml. Sì, avete capito bene: d-i-e-c-i millilitri. Ogni volta schizzetta che è un piacere, ma dopo poche pompate…smette. Voglio morire. Attacco la tettarella e gliela do. Ciuccia “tutto” quanto. Poi prende il ciuccino e si addormenta come se avesse fatto chissà che mangiata!

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1 settembre 2009

Vaccinazione.

Nell’atto in sé è stata veloce, facile e quasi indolore. Povero piccolo. Appena entrata la signorina al banco mi guarda e mi fa: “Sì… mi dica…” con aria compassionevole. E io: “Le dico cosa?” E lei: “Non so…è lei che entrando ha tirato un sospirone!”. Ebbene… probabilmente non accorgendomi trasmettevo tutta la mia preoccupazione per il povero agnellino sacrificale che, ignaro dell’esistenza del dolore propinato con volontà, si apprestava a salire sull’altare… Ok, esagero. Comunque tutto bene. L’ho preso in braccio subito dopo la pneumococcica (che brucia di più, e ti avvisano!) e ha smesso di piangere. Effetti collaterali… apparentemente nessuno.

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25 agosto 2009

Rispondo alle vostre mail.

Come avevo già scritto, io fatico a scostarmi dalle otto poppate nelle 24 ore, cioè una ogni tre ore (a volte anche una in più!). Penso possa dipendere da quella faccenda dello spurt di crescita dei 90 giorni, ma non so dirlo con certezza.

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19 agosto 2009

Nuovi giochi e sempre più appassionanti! La mattina è un profondersi di sorrisoni a tutta gengiva fino all’acme (risata sonora!) quando la mamma va arrivare le dita dalla punta dei piedini fino alle guancette sulla colonna sonora dello squalo (canticchiata con molta professionalità, peraltro…).

Per non parlare delle (beneamate, ma porca miseria…) apine della nonna: sì, sempre loro, quelle che “se ti fermi è finita”. Ormai il trucco è semplice: munitevi di un bastone molto lungo o meglio, snodabile (il massimo è quello per recuperare gli omini appesi in alto negli armadi), sedetevi sul divano con la vostra attività preferita (unico neo, questo: deve essere un’attività sedentaria) e, ogni minuto e mezzo, al fermarsi delle apine, date un colpo ben assestato a quella che vi sta più antipatica (per colore o espressione del volto, a scelta). Il pargolo, così facendo, resisterà per almeno un altro minuto e mezzo. E non preoccupatevi: se vi dimenticate di rinnovare il moto (perpetuo!) degli insettoni di legno, lui vi richiamerà all’ordine con svariati “Ahiaia, mamahia, Ah-Ih…” ed un’espressione cupa dipingerà il suo visino (questo anche quando le apine girano in modo non gradito o ad una velocità troppo ridotta: ringraziamo tutti la nonna per questo fantastico regalo!). 

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13 agosto 2009

E se qualcuno non sapesse come distrarre il pargolo… atroce scoperta: ama guardare la televisione. Atterrisce il pensiero del potere che questo mezzo può esercitare su menti vergini come quelle dei nostri bimbi. Quando eravamo piccoli noi non credo che fosse così facile finire abbandonati davanti ad uno schermo prima dei tre anni. Sarebbe bello vedere che tipo di stimoli dà (e toglie) ai piccolini che da meno di 6 mesi di vita seguono le più svariate trasmissioni.

Il fatto che fosse attratto da immagini in movimento e suoni già l’avevamo scoperto quando, in braccio a papà sul divano, contorceva tutto il collo per girarsi a guardare Paperissima Sprint (da un momento all’altro temevamo di vederlo anche ridere!).

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5 agosto 2009

Ok, iniziamo con le cose serie…

Il 28 luglio siamo stati dal pediatra, il quale mi ha detto che Pietro non è poi così grande: ha visto giusto ieri una bimba un po’ più grande di lui, anche lei di tre mesi… Peccato che lui debba compierne ancora due! (Si era confuso).

Comunque tutto bene. Mi ha consigliato tutte le vaccinazioni, come immaginavo (purtroppo mi sa che la ASL si è dimenticata di noi: non mi è arrivato ancora niente per posta). E mi ha detto che Pietro sta benone: peso 5930 g, lunghezza 60.5 cm. Mi ha detto che a metà settembre posso iniziare con gli omogeneizzati di mela e pera! Mi sono commossa: il mio piccolino diventa grande! In realtà mi fa un po’ impressione che a tre mesi e mezzo mangi qualcosa di diverso dal latte. Gli ho chiesto se non fosse presto, ma mi ha detto di no…

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