Silenzio telematico? Sarà perché penso che sia ufficiale che ho creato scompensi a tutte voi (quasi tutte voi) raccontando senza filtri i miei problemi di allattamento.
E’ ufficiale: mi avete contattato tutte a turno raccontandomi cosa succedeva durante l’allattamento e chiedendomi se fossero scene uguali a quelle di Pietro. Mio marito mi ha detto: “Hai visto cosa hai combinato? Questo forum è lesivo: non c’è niente di peggio di una psicosi collettiva, che peraltro hai creato tu!”. Insomma, mi scuso se parlavo a bassa voce al telefono o se ho messo giù un paio di volte, ma non volevo che mio marito sentisse perché poi avrei dovuto dargli ragione!
La verità è che ora sono molto più serena. Continuo a dare di tetta tutte le volte (a volte solo per un minutino) in modo che un briciolo di stimolo ci sia (anche se mi sa che sta finendo la scorta!).
Ieri mattina ho dato 160 ml (però bitetta) e non ho giuntato. Tutte le altre poppate le faccio con giunta (praticamente 60 ml tetta, 120 ml giunta). Stamattina sono dovuta andare alle 8.00 alla casa nuova a litigare col muratore. E mi sono resa conto che, se dovessi allattare al seno io alla poppata mattutina, per essere al lavoro al più tardi alle 8.30 dovrei alzarmi alle 6.30! Quindi alla fine credo ci sia stata anche una sorta di Provvidenza in questa vicenda (mi piace pensarla così), in modo che per me sia più pratico gestire il piccolo quando tornerò al lavoro! (Immaginiamoci lo sclero del tiraggio latte al lavoro o la sveglia anticipata e l’ansia tutte le mattine che non abbia mangiato a sufficienza!). Per cui, alla fine sono contenta lo stesso. Poi l’allattamento col bibe mi dà tante soddisfazioni: soddisfa in primis lui, che spalanca le braccine e ribalta gli occhi e, diciamocelo, gode come un porco! Soddisfa la mamma, che VEDE il latte che scende e sa che va tutto nello stomachino del piccolo. Soddisfa la mamma che si tiene stretto stretto il cucciolo mentre dà il biberon e, totalmente rilassata e senza ansie da prestazione, può contemporaneamente dargli i bacini sul crapino. Infine soddisfa il papà, che (finalmente) diventa utile quando la mamma decide che la poppata serale gliela può dare lui e dopo quattro mesi si strucca con calma, si profuma tutta e si infila a letto prima del marito!
Ho scoperto che questa cosa del calo latte nel quarto mese è pieno di gente che l’ha avuta (o almeno così dicono). Una collega di Fabio gli ha detto che lei ha insistito ad attaccarlo e dopo pochi giorni si è riempita di nuovo…
Poi ci sono quelle che dicono che il bimbo non è cresciuto tanto, ma che poi devono spremersi le tette perché sono dure “come una palla da bowling” (non faccio nomi, tanto chi legge sa di chi parlo!).
Ieri sono stata a trovare un’amica con bimba della stessa età di Pietro. Lui si è innamorato, ma gli ho spiegato che deve aspettare qualche anno… La mia amica ha potuto assistere allo show allattamento (anche se non ha fatto scenate isteriche, quando finiva il latte si allontanava dalla tetta e stop. Mi sa che ha capito che poi arriva il beverone). Ha visto anche che a volte Pietro mangia 60 ml in 1 minuto (peccato che il minuto dopo non ci sia più niente). Abbiamo confrontato le bilance. La mia dà 80 g di peso in più (mah!). Però i delta peso delle doppie pesate quadravano su entrambe. Infine, Pietro si è esibito in una nuova performance (che anche io non avevo mai visto!). A pancia in giù si tira perfettamente su con le braccia e sta dritto a guardarti per un bel po’ (ogni tanto tendeva a cadere a destra…) Per la verità guardava Gino Dentino (e noi due stordite che ci chiedevamo ma cosa guarderà??? finché non l’abbiamo scoperto sul fondo della carrozzina…)
Uno spettacolo!
Baci a tutte, state serene! E lo so che direte “da che pulpito…”, ma io ho imparato che la felicità del piccolo va prima di tutto e, se questa deve passare attraverso l’allattamento con il latte “finto” (come lo chiamo io in senso dispregiativo), ben venga. Il latte “finto” ha ridato serenità al mio rapporto col bimbo. il quale comunque subito prima e subito dopo, mi abbraccia tutto e si attacca a ciucciettare il mio seno finché gli va…