1 settembre 2009

Vaccinazione.

Nell’atto in sé è stata veloce, facile e quasi indolore. Povero piccolo. Appena entrata la signorina al banco mi guarda e mi fa: “Sì… mi dica…” con aria compassionevole. E io: “Le dico cosa?” E lei: “Non so…è lei che entrando ha tirato un sospirone!”. Ebbene… probabilmente non accorgendomi trasmettevo tutta la mia preoccupazione per il povero agnellino sacrificale che, ignaro dell’esistenza del dolore propinato con volontà, si apprestava a salire sull’altare… Ok, esagero. Comunque tutto bene. L’ho preso in braccio subito dopo la pneumococcica (che brucia di più, e ti avvisano!) e ha smesso di piangere. Effetti collaterali… apparentemente nessuno.

Il fatto è che il giorno prima non aveva fatto la cacca (prima volta che mi succede, o forse l’aveva fatta di notte, non mi ricordavo più) e già ero incazzata perché proprio il giorno prima della vaccinazione gli doveva capitare. Fatto sta che il pomeriggio della vaccinazione, torna a casa il papà, lo prende in braccio e… “Pprrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrooooooooooooooooooot” a ripetizione per sette-otto volte (mai successo così!). Un mare di cacca molle, puzzolentissima, trasbordante dal pannolino. Fabio! Tienigli le manine! Troppo tardi. La manina incorreggibilmente si era già portata in zona-genitali…e ora spalmava cacchina fresca sulla fronte… Morale: ho preso il pargolo e l’ho messo sotto l’acqua corrente.

Dicevo che però, a parte questo fattaccio che per altro attribuisco alla stipsi del giorno prima, mi sembrava che il vaccino non avesse causato nessuno scompenso. Non ho nemmeno provato la temperatura, le gambine mi sembravano a posto. La sera siamo usciti in pizzeria per un impegno preso tempo prima. Tutto ok. Il problema è sorto nei giorni successivi… Venerdì sono andata a trovare un’amica (quella che aspetta i gemelli). Tutta mattina un lamentino che non vi dico! Non pianto, proprio lamentino: “Uuuuuuu eeeeeeèèè u-ueeeeee”. Tutto il tempo. Noi parlavamo sul divano con questo straziante sottofondo e vabbeh.

Sabato pomeriggio siamo andati alla casa nuova (avete mai pulito le tapparelle dentro e fuori più gli infissi? Io non so voi ma sono completamente spompata dopo il parto. E dire che la casa in cui viviamo attualmente l’ho imbiancata tutta da sola!) e non c’era verso di farlo smettere di piangere. Un continuo. Di solito lo metto sul balcone con l’arietta…ma questa volta niente. E la cosa più assurda: mi rifiutava la tetta. Mai successo. Premetto che non avevo creme, cremine o profumi. Lui si avvicinava, nemmeno il tempo di ciucciare, appena apponeva la bocca sul capezzolo si ritraeva come se scottasse o fosse piccante o che so io. Un urlo belluino, poi si inarcava tutto e piangeva. Pazienza, glielo darò più tardi, mi dicevo. Alle 19 ancora non aveva mangiato. Ormai eravamo tornati a casa vecchia. Fabio mi ha suggerito di tirarmi il latte e di darglielo dal bibe (ricordo che intanto lui piangeva come un disperato). Insomma tiro 80 ml, e Fabio glieli dà e lui ciuccia di brutto. Mio marito mi dice di andare a fare una doccia e di rilassarmi, che poi gli avrei finito la poppata con la tetta. Giuro: nemmeno il tempo di sfilarmi i vestiti e di aprire l’acqua che sento lui che mi chiama: “Ele! Ha già finitoooooooooooo! Corriiiii!” Dopo, a spizzichi e bocconi ha mangiato, ma ho dovuto allattarlo da sdraiata!

Domenica tutto bene (mia suocera lo ha prelevato per permettermi di lavorare alla casa nuova: dice che è stato bravo, ma non so quanto. Intanto mi sa che si è dimenticata di ridarmi il carillon. Non lo trovo più e sono disperata!).

Ma la sera, così come anche ieri sera, un delirio.

Non riuscivamo a metterlo a letto. Pianto disperato, ma da isterico. Con grida isteriche. Si puntava con la testa e i piedini in una perfetta dimostrazione dell’arco isterico (se trovo una foto esplicativa ve la mando), gorgogliava, sbavava e vomitava il poco latte che ciucciava con voracità e rabbiosamente. Insomma: da chiamare l’esorcista! Dopo ore… finalmente si calma, mamma che tiene un manina, papà che tiene l’altra…

Insomma, da non aver mai avuto problemi che era “piccolo” ad averne tutti insieme ora! Siamo preoccupati, perché se non ha un disagio fisico (a volte mi consola che fa dei ruttoni mentre piange così) ci diciamo che ha un disagio psicologico! Ma non mi spiego perché. Smette se lo prendo in braccio (anche se non sempre) e poi riprende appena tocca la culla o la sdraietta (ma io non l’ho mai abituato a stare in braccio!!!).

Poi, nuova pazzia: ora si gira completamente nel letto. Da supino va sul fianco e poi, con un colpo di coscia, si gira a pancia in giù. Dirò di più: ora si addormenta solo a pancia in giù. Ma si incazza da morire quando nel girarsi gli resta un braccio piegato sotto. E quindi devi aiutarlo a sistemarsi come vuole. Comincia a spingere con le ginocchia (come se gattonasse) tanto che sbatte la testa contro il bordo della cullina. E allora devi tirarlo indietro, tirargli fuori il braccino, cercare di fargli distendere le gambe. E poi non solo vuole tenere il ciuccio anche a pancia in giù, ma la faccia non la tiene mica girata da un lato (troppo facile!) No: lui deve stare con la faccia in giù, pigiata contro il cuscino. Così la mamma schiatta di ansia. Cerca di girargli la testa o di togliergli almeno il ciuccio (già non respiri dal naso, come fai se hai anche il ciuccio in bocca???) scatenando ire funeste e tutto lo show che vi ho descritto prima.

Rassegnata, la mamma va a letto. Ma poi non dorme, come l’altro giorno, che si sveglia alle 4  e mezza per allattare (e poi non è come prima che lo rimetteva giù sul fianco e si addormentava subito: ora vuole essere a pancia in giù… vedi sopra) e poi torna a letto e non dorme più fino alle 8! Oppure si sveglia anche se il bimbo dorme e va a vedere se respira (non lo facevo nemmeno quando era appena nato!). Insomma… sono giorni un po’ così!

Note positive (eh, dai, qualcuna c’è!): Ecografia di controllo alle anche ieri: non c’è più l’immaturità all’anca destra. Per cui va tutto bene!

Giochi: Pietro ha imparato a stropicciare l’ala della farfalla che sfrigola. Mi sembra che gli piaccia anche se lo intrattiene poco tempo. Poi impugna “Gino-dentino” un giochino da mordere. Lo scuote un po’, ma niente di più.

Infine: mi ero dimenticata di dirvi che in montagna ho giocato un’ora a tennis con Fabio! All’inizio avevo tutti i dolori al bacino mentre correvo, ma poi mi sono sladinata bene e mi sono divertita un sacco. E’ stata la prima attività fisica dopo quasi un anno!

Nota di mezzo: ieri ho pesato Pietro in ostetricia dove ero andata a trovare la mia amica ostetrica: 6350 g. Il 28/07 dal pediatra pesava 5930. Ha preso 420 g, cioè circa 100 per settimana. E’ poco???

Magari rallenta perché sennò crescerebbe all’infinito essendo già grosso….no? Sto tranquilla?

La carrozzina inglesina, nel frattempo… è diventata corta!

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