30 ottobre 2009

E’ la terza volta in questi giorni che provo ad aprire un file word per rispondere alle mail varie e non ci riesco. Non vedo l’ora di avere il telefono a casa.

Non abbiamo nemmeno il letto: dormiamo ancora sulle reti del vecchio matrimoniale (che in realtà erano due singoli giustapposti di cui uno destinato alla camera di Pietro e l’altro attualmente in cantina).

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15 ottobre 2009

Cavolo, ma certo che vi leggo! Mi ingorgate tutti i  giorni la posta!

Io sul lavoro (come preannunciato) ho pochissimo tempo a disposizione. Ora che leggo tutto, non  posso anche mettermi a rispondere…ma sappiate che sono informatissima…

Cerco di ricordarmi tutti i vari passaggi e racconto che:

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8 ottobre 2009

Ho ripreso a pieno regime il lavoro. Otto ore complete.

Mi alzo alle 7.00 e porto Pietro a casa di mia suocera per le 7.45. Lo cambio solamente: il primo biberon della mattina glielo dà lei. Poi, se è il giorno di mia mamma, si trovano sotto casa mia e si passano il “pacco” intorno alle 11.00 di mattina

Pietro è bravissimo. In questi giorni ha il naso chiuso. Ho appena sentito il pediatra che mi ha detto di comprare Physiomer da nebulizzare nel naso. Come già detto, mangia 5 latti e una frutta. Da stamattina mia suocera provava a dargli 200 ml invece che 180 ml, in modo da tirare le quattro ore e non più le tre, nell’ottica di togliere una poppata. Di solito gli do l’omogeneizzato quando torno dal lavoro, che ormai sono le 18.00. Poi, verso le 20.00 gli do il lattino e lui crolla. Proprio così, comincia a frignottare, lo metto giù nel  letto col peluchino sotto il braccio e lui si addormenta (ora disdegna il ciuccio, non lo vuole più, al massimo si ciuccia un po’ il pollice ma non in maniera ossessiva). Io e Fabio mangiamo e dobbiamo tirarlo su alle 23 per l’ultimo bibe che praticamente si fa ad occhi chiusi in braccio. Non lo cambio nemmeno e lo rimetto giù. La mattina lo sveglio io alle 7.30, dopo che mi sono preparata per uscire.

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25 settembre 2009

Scrivo in fretta e furia. Pausa trasloco.

E’ proprio vero, quando si vuol far qualcosa d’altro, “loro” lo sentono. Come quando ero alla casa nuova in cima alla scala per pulire le tapparelle e lui piangeva. E scendi giù e torna su, e scendi giù e torna su. Provavo proprio un sentimento di avversione nei suoi confronti, di cui peraltro mi dispiacevo, associato a sensi di colpa per il fatto di non essere lì adesa a lui mentre piangeva!

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23 settembre 2009

A proposito di parti: una mia amica ha partorito con cesareo e si è ritrovata una bella sorpresa: dopo tre giorni (dico: tre giorni!) hanno scoperto che la bimba ha un piedino torto!!! Siccome in quell’ospedale non c’è il rooming-in, gliela portavano già cambiata e vestita e nessuno si era accorto di niente. Solo quando le stavano spiegando in terza giornata come fare il bagnetto si è accorta (lei!) del piedino. Ora è un casino perché devono andare fino al Gaetano Pini a Milano per applicazioni di gessetti ai piedi da cambiare ogni sette giorni! 

Un’altra mia collega invece aveva la DPP il 16 settembre. L’ho sentita oggi: contrazioni iniziate giovedì, venerdì va in ospedale e comincia un’epopea tipo la mia: non si dilatava più. Ha fatto cinque dosi di epidurale e, sabato, era ancora di 4 cm! Alla fine ha chiesto il cesareo e gliel’hanno fatto sabato sera! A questo punto vale la mia teoria che i medici sono sfigatissimi…

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22 settembre 2009

Giorni de fuego!

Il 18/09 abbiamo rogitato. Il notaio più lento e pedante del mondo, con due occhi tristissimi, le sopracciglia all’insù, la voce flebile…sembrava molto depresso anche quando ha ritirato il nostro assegno (per decenza vi risparmio l’onorario!).

La controparte assurda che cercava di far conversazione mentre aspettavamo il direttore della mia banca che arrivasse con i fogli del mutuo e gli assegni circolari. Sono anche riusciti a farsi visitare (una degli eredi, cadendo dalla scala si era tutta tumefatta e han preteso un parere medico… che avremmo voluto far pagare almeno tanto quanto hanno rialzato il prezzo della casa durante la contrattazione. Avete capito bene: hanno rialzato sul prezzo di partenza…ma questa è una storia vecchia…).

Dopo il rogito ho fatto finalmente vedere la casa ai miei (mio padre non ci era mai nemmeno stato!).

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17 settembre 2009

Mmmmmmm! Che buoni gli omogeneizzati, mamma!

Finalmente (dopo tre giorni) abbiamo imparato a mangiare l’omogeneizzato. Tutto. Sissignore, tutto il vasetto, compreso il residuo sul coperchio. E senza sbrodolarsi più di tanto! Perché la mamma, vedendo la nonna come faceva, ha capito che il cucchiaino bisogna proprio ficcarglielo tutto in bocca (e adesso che ho comprato quelli di plastica non ho paura di fargli male). Lui lo ciuccia, poi degusta schioccando la bocca e frigna se non arriva il successivo.

Che bello. Che bello. Che bello…ehm, sì… a parte qualche imprevisto…

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14 settembre 2009

Aggiornando dal principio…

La fase trasloco è cominciata. Delirio. Fabio ha voluto che smontassimo tutto l’armadio (che ora giace sul fondo della camera scomposto in 64 assi) prima di aver fissato con l’OMG, associazione di volontariato, una data per il trasloco. Vestiti dappertutto (i suoi riposti in un altro armadione che resterà qui nella casa vecchia, i miei nei sacchi neri). Ha voluto inoltre svuotare tutta la credenza (piatti di porcellana, bicchieri di cristallo) che ora giace vuota, in soggiorno. Infine ha voluto smontare tutti i lampadari.

Immaginatevi ora una donna, sola in casa, in una giornata uggiosa, seduta sull’unico spigolo libero del divano, in un soggiorno disastrato, con libri, giornali, bilance, carrozzine, ovetti, culle, vestiti, mensole appoggiati un po’ ovunque, in lontananza una lavatrice che eternamente diffonde il suo lento sciacquio, un bambino urlante… e tutto questo al buio. Meno male che ho il portatile sulle ginocchia!

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10 settembre 2009

Per fortuna Pietro trangugia tutto il biberon senza problemi.

Penso che come similitudine sia molto adatta quella coi pesci rossi. Quelli della boccia di vetro, per intenderci. Quelli che più gli dai da mangiare, più mangiano… finchè non gli scoppia la pancia.

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