8 ottobre 2009

Ho ripreso a pieno regime il lavoro. Otto ore complete.

Mi alzo alle 7.00 e porto Pietro a casa di mia suocera per le 7.45. Lo cambio solamente: il primo biberon della mattina glielo dà lei. Poi, se è il giorno di mia mamma, si trovano sotto casa mia e si passano il “pacco” intorno alle 11.00 di mattina

Pietro è bravissimo. In questi giorni ha il naso chiuso. Ho appena sentito il pediatra che mi ha detto di comprare Physiomer da nebulizzare nel naso. Come già detto, mangia 5 latti e una frutta. Da stamattina mia suocera provava a dargli 200 ml invece che 180 ml, in modo da tirare le quattro ore e non più le tre, nell’ottica di togliere una poppata. Di solito gli do l’omogeneizzato quando torno dal lavoro, che ormai sono le 18.00. Poi, verso le 20.00 gli do il lattino e lui crolla. Proprio così, comincia a frignottare, lo metto giù nel  letto col peluchino sotto il braccio e lui si addormenta (ora disdegna il ciuccio, non lo vuole più, al massimo si ciuccia un po’ il pollice ma non in maniera ossessiva). Io e Fabio mangiamo e dobbiamo tirarlo su alle 23 per l’ultimo bibe che praticamente si fa ad occhi chiusi in braccio. Non lo cambio nemmeno e lo rimetto giù. La mattina lo sveglio io alle 7.30, dopo che mi sono preparata per uscire.

E’ uno spettacolo: praticamente Fabio ed io riusciamo a stare insieme tutte le sere. Unica pecca: sto col bimbo solo dalle 17.30/18.00 alle 20.00…

Per rispondere velocemente ai vostri quesiti.

-Il pisellino se lo tocca quando tolgo il patello, ma non lo tira, lo afferra solamente. Il pediatra mi ha detto di tirare un po’ indietro il prepuzio ogni tanto, meglio se nell’acqua per pulire un po’ sotto (mai fatto in acqua!). Io ogni tanto lo faccio, ma mi ha detto di non forzare: non si retrae del tutto, non è ben aperto, ma ha detto che va bene.

-Per gli orari: Pietro ha sempre mangiato ogni tre ore circa, a prescindere da dove fossimo e da cosa facessimo. Solo se stavamo in macchina tanto e lui si addormentava, magari saltava la poppata, ma poi, piano piano rientrava nel ritmo. A me aveva cominciato a risvegliarsi di notte in effetti quando ho cominciato ad avere il declino del latte (per la verità ha cominciato a dormire bene dodici ore filate tutta notte solo da quando lavoro, boh!). E anche il lamento continuo diurno lo associo sempre a quel periodo di fine agosto, poco prima di scoprire con le doppie pesate che mangiava poco. Magari davvero la sera un po’ di finto può aiutare. Però sostituire una poppata riduce lo stimolo: potreste quindi dare a lui l’artificiale e voi tirarvelo comunque prima  di andare a letto, ma capisco che sia una sbatta.

-Per le urla e i risvegli notturni, capita. Sento urlare di botto ma non mi alzo neanche: di solito sta dormendo e grida nel sonno, ma poi si gira su un fianco e continua  a dormire.

-Omeopatia: non so niente, non me ne intendo, non ho mai usato prodotti omeopatici.

-Preparazione latte: faccio come dice sulla scatola, ma ovviamente usando acqua minerale non la faccio bollire. La scaldo al microonde poi aggiungo il latte (non la scaldo nemmeno tanto, non credo di superare i 50° come c’è scritto e poi gliela do caldina, a lui piace che quasi scotta altrimenti l’avanza). Ora do anche un po’ di finocchietto o di camomilla dopo l’omogeneizzato: ho notato che piangeva quando non glielo davo. Poverino, probabilmente aveva sete e io non l’avevo capito (quando do l’omo non devo dare il latte, mi ha detto il pediatra!). Ho scoperto che mia suocera gli dava camomilla con zucchero, miele e arance… Aarggggggh… cmq non è successo niente (abbiamo scoperto almeno che non è allergico alle arance). Quando posso do anche un po’ di tetta. Qualcosa esce ancora (una che conosco mi ha detto che se schiaccia esce latte ancora adesso che suo figlio a due anni e mezzo!), poi è una coccola, a volte si addormenta attaccato e lo metto giù.

-Incontinenza: sì, ogni tanto succede anche a me, se starnutisco. Ammetto di non aver mai fatto gli esercizi per il pavimento pelvico. Non ci penso e mi dimentico.

Infine: ho colpito ancora! L’altro giorno gli ho dato l’omogeneizzato. Gli ultimi residui, che colano, li tiro su col dito e me li ciuccio io… Peccato che l’altro giorno non mi sono accorta che il “residuo” fosse in realtà un rigurgito di Pietro… Beh, dopo aver assaggiato anche il suo rigurgito, penso che non ci sia niente di più….. “intimo”…

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