Stamattina ho chiamato il pediatra per chiedere delucidazioni a proposito dell’introduzione pappa etc. Mi ha detto che cominceremo verso il 20 ottobre e fino ad allora farò quattro o cinque poppate più la frutta a metà pomeriggio (la frutta a partire da metà settembre). Gli ho detto che tornando al lavoro il primo di ottobre (avrei rimandato qualora avessimo introdotto la pappa prima, ma visto che sarà a fine ottobre e potrò dargliela la sera anziché a mezzogiorno mi sa che mi tocca tornare adesso), probabilmente mi tirerò il latte in modo che le nonne possano darglielo in mia assenza. Gli ho chiesto quanto dovrebbe mangiare, visto che non faccio mai doppie pesate. Mi ha risposto almeno 180 g a poppata. Mi ha chiesto quanto pesa ora e non ha battuto ciglio quando ho detto 6350 g (che alla fine è un peso giusto!). Ma quando gli ho detto che dal 28 luglio praticamente ha preso una media di 85 g a settimana (ci sono cinque settimane, non quattro… che stupida!) ha concordato con me che fosse troppo poco. Mi ha consigliato di fare doppia pesata e di vedere se la sera mangia nettamente di meno (dice che il vaccino può aver influito sul nervosismo serale, ma che potrebbe anche essere che ho meno latte e basta) e, in questo caso, di dargli pure 60 o 90 ml di giunta, a seconda di quanto mangia. Ok, mi dico, va bene. Ore 9.30 faccio la doppia pesata… dopo quasi 30 minuti di poppata, ormai la classica con cambio di tetta a metà che non si dovrebbe fare, ha preso solo 120 g! Vabbeh, mi dico… siamo sotto ma non di tanto. Pietro fa la cacca, gioca, dorme. Tutto ok. Verso l’una si sveglia. Lo attacco. Ciuccia con avidità. Poi si stacca urlando dopo 5 minuti. Lo tiro su. Ruttino. Lo riattacco. Dopo 10 secondi urla. Ok, cambio tetta (ormai era diventata un’abitudine… non mi sono mai chiesta perché seriamente…). Si attacca con voracità. Dopo qualche minuto si stacca urlando. Non c’è più verso di attaccarlo. Ok. Avrà finito. Quando fa così di solito smetto di allattare: evidentemente non gli va più. Lo peso e… 20 g! Sì, avete capito bene: v-e-n-t-i grammi. Non è possibile! Intanto lo rimetto giù. Mi strizzo i capezzoli… esce un getto di un metro. Ok, me lo tirerò e glielo darò col tiralatte… Prendo lo strumento e comincio a tirare… dopo 10 minuti, nonostante ripetuti tentativi da ambedue le tette…tiro solo dieci ml. Sì, avete capito bene: d-i-e-c-i millilitri. Ogni volta schizzetta che è un piacere, ma dopo poche pompate…smette. Voglio morire. Attacco la tettarella e gliela do. Ciuccia “tutto” quanto. Poi prende il ciuccino e si addormenta come se avesse fatto chissà che mangiata!
Diario completo
1 settembre 2009
Vaccinazione.
Nell’atto in sé è stata veloce, facile e quasi indolore. Povero piccolo. Appena entrata la signorina al banco mi guarda e mi fa: “Sì… mi dica…” con aria compassionevole. E io: “Le dico cosa?” E lei: “Non so…è lei che entrando ha tirato un sospirone!”. Ebbene… probabilmente non accorgendomi trasmettevo tutta la mia preoccupazione per il povero agnellino sacrificale che, ignaro dell’esistenza del dolore propinato con volontà, si apprestava a salire sull’altare… Ok, esagero. Comunque tutto bene. L’ho preso in braccio subito dopo la pneumococcica (che brucia di più, e ti avvisano!) e ha smesso di piangere. Effetti collaterali… apparentemente nessuno.
25 agosto 2009
Rispondo alle vostre mail.
Come avevo già scritto, io fatico a scostarmi dalle otto poppate nelle 24 ore, cioè una ogni tre ore (a volte anche una in più!). Penso possa dipendere da quella faccenda dello spurt di crescita dei 90 giorni, ma non so dirlo con certezza.
19 agosto 2009
Nuovi giochi e sempre più appassionanti! La mattina è un profondersi di sorrisoni a tutta gengiva fino all’acme (risata sonora!) quando la mamma va arrivare le dita dalla punta dei piedini fino alle guancette sulla colonna sonora dello squalo (canticchiata con molta professionalità, peraltro…).
Per non parlare delle (beneamate, ma porca miseria…) apine della nonna: sì, sempre loro, quelle che “se ti fermi è finita”. Ormai il trucco è semplice: munitevi di un bastone molto lungo o meglio, snodabile (il massimo è quello per recuperare gli omini appesi in alto negli armadi), sedetevi sul divano con la vostra attività preferita (unico neo, questo: deve essere un’attività sedentaria) e, ogni minuto e mezzo, al fermarsi delle apine, date un colpo ben assestato a quella che vi sta più antipatica (per colore o espressione del volto, a scelta). Il pargolo, così facendo, resisterà per almeno un altro minuto e mezzo. E non preoccupatevi: se vi dimenticate di rinnovare il moto (perpetuo!) degli insettoni di legno, lui vi richiamerà all’ordine con svariati “Ahiaia, mamahia, Ah-Ih…” ed un’espressione cupa dipingerà il suo visino (questo anche quando le apine girano in modo non gradito o ad una velocità troppo ridotta: ringraziamo tutti la nonna per questo fantastico regalo!).
13 agosto 2009
E se qualcuno non sapesse come distrarre il pargolo… atroce scoperta: ama guardare la televisione. Atterrisce il pensiero del potere che questo mezzo può esercitare su menti vergini come quelle dei nostri bimbi. Quando eravamo piccoli noi non credo che fosse così facile finire abbandonati davanti ad uno schermo prima dei tre anni. Sarebbe bello vedere che tipo di stimoli dà (e toglie) ai piccolini che da meno di 6 mesi di vita seguono le più svariate trasmissioni.
Il fatto che fosse attratto da immagini in movimento e suoni già l’avevamo scoperto quando, in braccio a papà sul divano, contorceva tutto il collo per girarsi a guardare Paperissima Sprint (da un momento all’altro temevamo di vederlo anche ridere!).
5 agosto 2009
Ok, iniziamo con le cose serie…
Il 28 luglio siamo stati dal pediatra, il quale mi ha detto che Pietro non è poi così grande: ha visto giusto ieri una bimba un po’ più grande di lui, anche lei di tre mesi… Peccato che lui debba compierne ancora due! (Si era confuso).
Comunque tutto bene. Mi ha consigliato tutte le vaccinazioni, come immaginavo (purtroppo mi sa che la ASL si è dimenticata di noi: non mi è arrivato ancora niente per posta). E mi ha detto che Pietro sta benone: peso 5930 g, lunghezza 60.5 cm. Mi ha detto che a metà settembre posso iniziare con gli omogeneizzati di mela e pera! Mi sono commossa: il mio piccolino diventa grande! In realtà mi fa un po’ impressione che a tre mesi e mezzo mangi qualcosa di diverso dal latte. Gli ho chiesto se non fosse presto, ma mi ha detto di no…
28 luglio 2009
Ed eccoci di ritorno dalle tanto sospirate vacanze al mare.
Devo dire che il bilancio è stato buono.
17 luglio 2009
E anche questa settimana è volata. Sono successe tante cose: tanti impegni, tante spese, tante cene, tanti nuovi traguardi.
Il primo è il sorriso “vero”: quel sorrisone tutto gengiva che oramai è facilmente evocabile con una carezza o una frase detta col tono giusto o un nomignolo ben assestato (pecorino, rigurgito, puffo, formaggino, ruttolo etc). Il prossimo step sarà il sorriso “sonoro” che ho potuto apprezzare fatto bene solo una volta.
10 luglio 2009
Finalmente questa notte nuovi orari! Poppata alle 9.00, sveglia alle 3.30 e poi alle 7.00!
Non so se stanotte andrà bene così…fatto sta che erano due o tre giorni che mi tirava scema.
Quando si svegliava di notte, me ne combinava di tutti i colori (cacca e pipì sul fasciatoio) e si riaddormentava con estrema difficoltà. Poi si risvegliava frequentemente e faceva tutti i suoi versi.
Inoltre erano due o tre giorni che vomitava tanto. Ci stavamo preoccupando… L’abbiamo soprannominato “Pecorino” perché a furia di rigurgitarsi addosso, anche se lo avevi appena lavato, sembrava un formaggino ambulante!
7 luglio 2009
Riguardo alla cacca: anche io mi ricordavo che il problema del sondino fosse che poi si abituano a farla solo quando stimolati, ma credo accada se lo si usa molto frequentemente. Sinceramente io non ho problemi: di cacca ce n’è finché se ne vuole. E poi non saprei quando usarlo. Sì, ok, a volte passano delle mezz’ore con lui che spinge: “Mmmmmmgggfgfhhh” etc… ma poi si scarica sempre e non ho mai pensato di stimolarlo…