17 luglio 2009

E anche questa settimana è volata. Sono successe tante cose: tanti impegni, tante spese, tante cene, tanti nuovi traguardi.

Il primo è il sorriso “vero”: quel sorrisone tutto gengiva che oramai è facilmente evocabile con una carezza o una frase detta col tono giusto o un nomignolo ben assestato (pecorino, rigurgito, puffo, formaggino, ruttolo etc). Il prossimo step sarà il sorriso “sonoro” che ho potuto apprezzare fatto bene solo una volta.

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10 luglio 2009

Finalmente questa notte nuovi orari! Poppata alle 9.00, sveglia alle 3.30 e poi alle 7.00!

Non so se stanotte andrà bene così…fatto sta che erano due o tre giorni che mi tirava scema.

Quando si svegliava di notte, me ne combinava di tutti i colori (cacca e pipì sul fasciatoio) e si riaddormentava con estrema difficoltà. Poi si risvegliava frequentemente e faceva tutti i suoi versi.

Inoltre erano due o tre giorni che vomitava tanto. Ci stavamo preoccupando… L’abbiamo soprannominato “Pecorino” perché a furia di rigurgitarsi addosso, anche se lo avevi appena lavato, sembrava un formaggino ambulante!

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7 luglio 2009

Riguardo alla cacca: anche io mi ricordavo che il problema del sondino fosse che poi si abituano a farla solo quando stimolati, ma credo accada se lo si usa molto frequentemente. Sinceramente io non ho problemi: di cacca ce n’è finché se ne vuole. E poi non saprei quando usarlo. Sì, ok, a volte passano delle mezz’ore con lui che spinge: “Mmmmmmgggfgfhhh” etc… ma poi si scarica sempre e non ho mai pensato di stimolarlo…

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5 luglio 2009

Rispondendo alle vostre domande:

-2.30/5.00/7.00/9.00 sono praticamente gli orari tipici di Pietro! Io non ho mai dormito bene dal giorno del parto. In particolare verso mattina sarà che ciuccia svogliato (e a volte si addormenta dopo cinque minuti) sarà che sono svuotata io… ma non mi tira più di due ore… Poi, dopo la poppata delle 9.00 (o delle 10.00, dipende da come erano le precedenti) torna a fare pause di tre o quattro ore (adesso per esempio l’ho nutrito verso l’una…sono le 15.30 e mezza e ancora dorme!). Se conti che a volte ci impiego quasi un’ora per rimetterlo giù dopo la poppata dell’alba, praticamente dalle 5.00 in poi non si può dire di dormire più! 

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3 luglio 2009

A proposito di madre degenere…

Scommetto che questa non la batte  nessuno…

Avevo qualche remora a raccontarla, ma ormai non ho più pudore!

Saranno stati più di quindici giorni fa: il “piccolo” allora era davvero piccolo.

Abbiamo appuntamento all’asilo nido dove vorremmo iscrivere Pietro per vedere la disponibilità dei posti. Giunti all’ingresso ci accoglie una sorridente e giovane signorina.

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2 luglio 2009

L’esperimento del dormire nel soggiorno funziona alla grande.

Mi sveglio solo quando piange bene per mangiare.

In mezzo dormo meglio (e poi, senza reggiseno…!).

Comunque all’inizio dormiva con noi, ma al primo “Uè” lo tiravo su e andavo ad allattarlo di là per non svegliare mio marito. Poi è stato lui a dirmi di allattarlo a letto, che non gli importava (anche se ammetto che era più comodo anche per me, nonostante comunque dovessi poi alzarmi per ruttino e cambio).

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1 luglio 2009

E da ieri, che siamo diventati grandi, quante novità!

Innanzitutto il papà ha proposto di far dormire Pietro nella sua stanza (che, ops, non esiste…il soggiorno va bene lo stesso?) in modo che non venissimo disturbati tutta notte dai suoi gorgoglii e ponzamenti. La mamma stentava ad addormentarsi: era terrorizzata di non sentirlo piangere. Inoltre la notte precedente l’aveva trovato nella sua cullina con il collo tutto avviluppato da un bavaglino lasciato incautamente a portata di mano (ma che essere diabolico è!). Infine era pervasa da uno strano senso di colpa per aver “abbandonato” il piccolo a ben 10 metri di distanza (sotto sotto i gorgoglii e i ponzamenti alla mamma piacciono molto).

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28 giugno 2009

Bollettino di aggiornamento (a ritroso):

-L’attività per la nuova casa si è fatta frenetica. Ieri giornata inimmaginabile: in mattinata visita al negozio che offre varie tipologie di piastrelle per rivestimento di bagno e cucina (lunedì seconda manche), pranzo dai nonni, ore 15.00 purtroppo appuntamento per un funerale, ore 17.00 tutti all’appuntamento per ennesimo preventivo cucina (terminato alle ore 19.30), salto a casa dei nonni per cambio pannolino e allattamento, cena da amici. Durante il funerale ho lasciato Pietro con il papà (mi ha detto che ha fatto il diavolo a quattro!). Alle cucine è venuta anche mia suocera. L’ho fatta sedere davanti, mentre io stavo dietro schiacciata tra la navicella e la portiera: era ora di allattare. Esperienza quasi mistica questa: a 120 Km/h in tangenziale con la tetta di fuori ad allattare seduta su una chiappa sola!

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