30 giugno 2009

Oggi Pietro compie un mese.  In realtà lo farebbe domani, ma il 31 giugno non esiste…

Nel week end è stato bravissimo: l’abbiamo sballottato dappertutto e anche ieri siamo stati in giro dall’una fino alle otto di sera. Abbiamo fermato la cucina e poi siamo andati a scegliere le piastrelle dei bagni (la mia indecisione cronica ha fatto sì che i tempi si dilazionassero di brutto!).

Domenica per la verità  è stata la prima sera in cui abbiamo faticato a stare a tavola dai nonni: continuava a piangere e smetteva solo in braccio. Prima d’ora non avrei mai detto fosse un coccolone! Ma probabilmente era disturbato da qualcosa. Infatti sabato aveva fatto la cacca arancione (proprio così! E io mica avevo mangiato la zucca!) e per tutta la giornata di domenica ha continuato a rigurgitare il latte, anche abbondantemente (ci siamo anche preoccupati!). Da oggi invece, sarà che la mamma dopo aver staccato gli assegni e realizzato che non si può più tornare indietro è più serena, si è tranquillizzato, ha fatto il bagnetto e dorme tutto profumato.

La spellatura della testa, a furia di mettere olio, sta diminuendo. I puntini rossi sulla fronte sono ancora lì, ma pazienza, so che ci metteranno tanto ad andare via.

Ieri ho comprato i Pampers “Baby Dry” (c’erano solo quelli al discount!): stamattina me l’ha fatta nella culla, dribblando l’elastichino… olè. Mi sa che resto sui “Progressi”.

Per quanto riguarda il cibo: in questi giorni anche io ho avuto problemi, soprattutto domenica, quando rigurgitava. Mi è capitato di dargli da mangiare anche dopo un’ora e mezza/due. A volte perché in realtà la poppata precedente era durata poco ed era stata costellata da urletti e spasmi, a volte semplicemente perché me lo chiedeva.

Abbiamo pensato che potesse avere sete. Ho sfoderato il biberon contenuto in omaggio nello sterilizzatore della Avent e l’ho riempito d’acqua naturale a temperatura ambiente, come consigliatomi dal pediatra. Inutile dire che non c’è stato verso: la tettarella la schifa (notare che il ciuccio, anche quello un po’ più grosso della Avent, lo prende!) e se gli schizzavo un po’ d’acquetta in bocca, storceva tutta la faccia e piangeva disperatamente. Se cacciavo più a fondo la tettarella, tossiva o aveva i conati (e… va bene tutto, ma torturarlo non mi va!). Domandone: ma non è troppo grossa la tettarella? C’è scritto “prime poppate”… voi come fate? Adesso ho paura che rifiuterà per sempre il biberon… Forse potrei provare a tirare il latte di modo che almeno la prima volta che succhia dal biberon sia un sapore che conosce!

Per quanto riguarda il latte, anche a me sembrava fosse diminuito. Finalmente anche a me sembra di non avere più tette gonfie e dolenti (oggi sono senza coppette!). E anche io, come voi, ho pensato di non averne abbastanza, soprattutto quando mi chiede di mangiare dopo un’ora e mezza. Poi ho tirato fuori la tetta dalla sua bocca…ho stretto l’areola…e ho schizzato latte fino al televisore.

Consiglio: non facciamoci prendere dal panico. Non succede niente se per qualche giorno le poppate sono un po’ scombussolate! In Africa le donne come fanno? Mica sanno che devono guardare l’orologio o che il loro latte è poco (cosa quantomeno più plausibile che accada a chi è denutrito, no?). E la vita va avanti lo stesso (nella maggioranza dei casi). Ergo, prima di passare all’artificiale (ma dai, parlavamo sul serio?) diamoci dentro con le tette per un po’, e vedremo che tutto si sistema. Anche perché chissà, magari sono disturbati di pancia. Il mio a volte lo attacco solo perché vedo che si contorce per il male: dopo qualche poppata, per un magico meccanismo di riflesso colico, si scarica e si rilassa.

In risposta alle vostre domande sul cordone: avevano detto intorno ai 10 giorni: se ai vostri non si è ancora staccato fate un colpo di telefono e chiedete. L’importante credo sia che progressivamente secchi e non ci siano secrezioni strane. Poi quando cadrà, cadrà!

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