Santiago ha preso il suo primo aereo.
I suoi primi due aerei per l’esattezza.
Perché ovviamente la gita a Napoli è stata una toccata e fuga e quindi siamo partiti la domenica e tornati il lunedì.
In aeroporto si è comportato bene. Peccato che abbiano voluto controllare il passeggino, cosa che ci ha obbligati a prenderlo in braccio, svegliandolo (dormiva come un sasso).
La corsia prioritaria per le famiglie si è rivelata molto comoda, così come il mio passeggino pieghevole, che ci hanno consentito di tenere in cabina.
Legato alla mia cintura, in verità si è poi spostato dalle mie ginocchia a quelle di Fabio per tutto il volo. Troppo piccolo per capire che stesse volando, deve aver però avvertito l’accelerazione al momento del decollo, perché mi ha guardato per un attimo con aria interrogativa, prima di riprendere con le sue attività.
Infatti non è stato fermo un istante.