19 febbraio 2012

Cara amica insonne, se ti consola… siamo un po’ sulla stessa barca…

Le notti infinite sono continuate. In particolare terribile la notte tra venerdì e sabato. 23.30, tetta, messo giù a mezzanotte. Mezzanotte e un quarto, rabbocco dalla tetta controlaterale che prima non voleva. Poi ore 3.30, tetta. Mi rifiuto di metterlo giù, tanto lo so che un quarto d’ora dopo mi sveglia per l’altra tetta, tanto vale aspettare. Ore 4.00, non c’è verso di dargli l’altra. Metto giù. 4.15, si sveglia. Io perdo le staffe, sveglio Fabio. Non capisco che cazzo voglia da me. Non piange per la verità. Strabuzza gli occhioni e parlotta, fa: “Grrrrrrr”, ride, ogni tanto un “Uè”. Sveglio come una mina.

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17 febbraio 2012

Ok, a casa nostra è tutto un esperimento.

Diciamo che Pietro ha continuato a non dormire il pomeriggio, ma secondo me (sarà suggestione?) sono comparse due piccole occhiaie nonostante poi il monte ore totale fosse sempre di circa undici.

E una sera è andato a letto alle 22.00. E la sera che mia mamma l’ha fatto dormire mezz’ora, è andato a letto alle 22.30. E allora togli di nuovo la nanna. E crolla alle 22.00. La sera dopo, alle 21.30. Sarà stato un caso? Intanto alla mattina però non tira più tardi delle 8.15. E vabbeh. Lo faccio venire nel lettone da me sperando che si riaddormenti, ma non vuole starci (come ai vecchi tempi). E allora mi tira giù dal letto alle 8.30. Poco male. Motivo in più per uscire la mattina (se no davvero non mi passa più!).

Ma ieri è stato veramente troppo.

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15 febbraio 2012

Scusate la latitanza, cerco di rispondere alle varie cose, anche se non mi ricorderò per certo tutto.

Ho tolto (che mi facevano male!) i denti del giudizio inferiori INSIEME a 15 anni. Mi ricordo che fu molto difficile e che al momento non sentii niente se non il dentista fare molta pressione e tirare. La settimana successiva fu davvero un inferno ma fondamentalmente perché il dentista non mi aveva fatto fare la profilassi antibiotica (che confermo si parte il giorno stesso o il giorno prima) e soprattutto perché andai con le gengive sanguinanti e i punti in bocca a fare un campo di lavoro dell’Operazione Mato Grosso in Val Gerola in montagna, dove si spaccava legna e la si portava a spalla in mucchi sparsi per il bosco. Mi è venuta febbre, cefalea, mal di gola…un calvario.

Al contrario, i denti superiori li ho tolti perché cariati e perché, senza l’appoggio sugli inferiori, pare che tendano a crescere ad libitum. Li ho tolti nei mesi immediatamente precedenti al tentativo di avere un secondo figlio (in quel periodo in cui, come una pazza, ho fatto tutti i controlli possibili e immaginabili –oculistico per una piccola degenerazione retinica, neurologico per il tunnel carpale, radiologico per le mie due ernie lombari- per arrivare “perfetta” alla gravidanza; come poi si sa, le sfighe poi avvengono a prescindere – vedi citomegalo). Li ho tolti uno per volta a distanza di un mese, con profilassi antibiotica. La caverna era così grande che non mi ha messo i punti perché non ci arrivavano. Ogni ora che passava dopo l’anestesia mi dicevo che sarebbe arrivato il dolore insopportabile che ricordavo. Invece no. E’ andato tutto molto bene e non ho nemmeno dovuto prendere un antidolorifico. Il dentista mi ha chiesto chi fosse il pazzo che mi ha tolto due denti inferiori insieme (ovviamente per una settimana masticavo con gli incisivi!).

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Lo zio d’Australia

15 febbraio 2012

Giochiamo agli indovinelli.
“Qual è quell’animale grosso, marrone, con la coda lunga, una tasca sulla pancia nella quale trasporta i cuccioli, che fa grandi salti e… che vive in Australia?”
“Mmmmmmmmmm… lo zio Riky!”

11 febbraio 2012

Giornata di Pietro:
Sveglia ore 9.00.
Colazione, giochi vari, uscita al Gigante.
Giro sulla giostra dei cavalli.
Ritiro della Barbamamma coi punti.
Palloncino omaggio dello staff.
Rientro a casa, pranzo.
Uscita dai cugini dalle 13.30 alle 15.30.
Visita degli zii, giochi vari (puzzle, bolle di sapone).
Passaggio a casa della nonna.
Cena al ristorante con famiglia, nonni e zii (improvvisata all’ultimo).
Rientro a casa ore 21.45.
Denti, pigiamino.
Ore 21.49: “Forza, infilati sotto le coperte con la Barbamamma, che è come se dormisse la mamma con te!”
Dito in bocca, rotazione di 90° sul fianco destro.
Ore 21.50: perdita di coscienza.
Questa è vita.

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10 febbraio 2012

Dunque, le cose vanno meglio! Io sto benone, il mal di gola è passato e pure la nausea. Pietro è ok. Per cui stasera non vi libererete di me!

Ieri è venuta mia mamma. Dopo pranzo, invece della nanna, siamo usciti al parchetto. Il Leo nel marsupio. Pietro e mia mamma a giocare come due scemi con la neve (mia mamma giù dallo scivolo come una dodicenne…). Siamo stati fuori un’ora e l’abbiamo convinto a rientrare solo con la proposta di bagnetto e cioccolata calda. Tornati alle 15.30 circa, mentre allatto, mia mamma gli legge un libro. A metà, avendo io finito, mia mamma mi propone di farmi la tinta ai capelli (è la mia parrucchiera personale!). Lasciamo Pietro sul divano dicendogli di andare avanti a leggere da solo. Dopo un po’… silenzio. Mi alzo e vado a vedere: era seduto con il libro sulle ginocchia, la testa ciondolante, il dito in bocca, gli occhi che si chiudono e si riaprono non appena la testa cade di lato… una pietà! Lo sdraiamo sul divano e lo lasciamo dormire 15 minuti (il tempo della posa del colore!). Arriva poi la nostra amica Francesca a trovarmi, sveglio Pietro, gli faccio il bagnetto e la cioccolata.

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8 febbraio 2012

Ringraziando tutte voi per il supporto per la questione latte, sappiate che d’ora in poi NON POSSO più parlarne… Chi ha orecchie per intendere…

Vi sciorino però un’altra questione pressante, nella speranza di trovare ancora una volta comprensione ed appoggio. Sono due venerdì che il nostro amico medico, tornato dall’Africa, viene dopo cena da noi per vedere un film in DVD e scambiare due chiacchiere. Ha assistito alla “messa a letto” dei bimbi e ad un certo punto ha affermato: “Certo che voi due vivete un delirio strutturato!”. Onde evitare prolisse divagazioni da manuale di psichiatria, vi risparmio il significato esatto di questa diagnosi. Ma spenderei due parole riguardo al motivo che ha portato il mio collega ad esprimersi così.

In effetti, da alcuni MESI la messa a letto di Pietro è diventata un incubo. Ma non ne ho mai parlato perché, semplificando, siamo arrivati a questo punto in maniera così graduale che non ci siamo nemmeno accorti.

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6 febbraio 2012

Grazie come sempre per il supporto. L’allarme è “parzialmente” rientrato.

Ieri pomeriggio ha mangiato da me normalmente. Poi siamo andati su a cena dai miei. Troppo ridere, scendere con le meline giù dal giardino innevato dei miei: Pietro s’è divertito un sacco e noi ci siamo completamente infradiciati! Ho allattato Leo prima di cena e poi, dopo le ore normali, di nuovo. Alla fine ho provato con mia mamma a dargli l’artificale (ormai era aperto e va consumato entro 24 ore). All’inizio sembrava volerlo, ma poi, nemmeno 10 ml e stop. Io sono stata contenta.

Arrivati a casa verso le 23.00 cerco di attaccarlo per l’ultima poppata, ma urla come un matto opponendosi al capezzolo, ma nemmeno l’aveva preso ancora in bocca. Mi dico, oh cazzo… ma che succede? Poi finalmente mangia. Risveglio all’una e mezza, poi alle 4.30, poi alle 7.30 e poi alle 10.00. Una cosa che ho considerato è che di notte avevo deciso di cambiarlo solo al risveglio delle 4.00 (che per una settimana era coinciso anche con l’unico risveglio!). Il fatto è che quando lo cambio, lo lavo e lui si sveglia, fa il rutto e poi lo riattacco dall’altra parte. Gli altri risvegli, dopo un po’ che ciuccia si addormenta e io lo metto giù dopo avergli dato solo un seno e magari senza nemmeno ruttino. Quindi forse sono poppate che non lo saziano. Ma è un circolo vizioso perché soprattutto il risveglio dell’1.30/2.00 è pazzesco perché sono proprio comatosa e mi cade la testa e non vedo l’ora di tornarmene a letto (anche se poi è controproducente).

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5 febbraio 2012

Care ragazze… Mi dispiace disturbarvi per siffatte inezie, ma volevo un vostro parere riguardo al mio ultimo “strippo latte”.

Ebbene, Leo sta bene, mangia, defeca e dorme. Ma:

  • ogni tanto non defeca proprio (e solitamente però il giorno dopo sfonda il patello!)
  • ogni tanto piange e si contorce (e si calma solo se preso in braccio senza apparente correlazione con il fatto che poi defechi o che ciucci, magari è solo una coccola!)
  • ogni tanto fa delle poppate smozzicate che, con il continuo “attacca-stacca”, durano ore o meglio, durano 5 minuti e poi, dopo mezz’ora, altri 5 minuti e così via, tanto che ieri l’ho attaccato 13 volte (e qui non ho spiegazioni!)!

Venerdì e ieri ho cercato di tirare un po’ di latte da mettere via per venerdì. Totale: 40 ml venerdì e 20 ml sabato! Un disastro. Mi sono messa in testa che non è che è stitico, ma che non mangi a sufficienza.

Ha preso negli ultimi 18 giorni circa 330 g. Mi sembra poco (rispetto al solito), ma in effetti prima o poi il ritmo dovrebbe rallentare, no?

Di giorno non dorme continuativamente come prima. Anche ora, nemmeno venti minuti e s’è già svegliato incazzato. Ma forse sta cominciando a trovare i suoi ritmi normali (sveglio di giorno e nanna di notte). E forse ero abituata troppo bene prima…

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