6 febbraio 2012

Grazie come sempre per il supporto. L’allarme è “parzialmente” rientrato.

Ieri pomeriggio ha mangiato da me normalmente. Poi siamo andati su a cena dai miei. Troppo ridere, scendere con le meline giù dal giardino innevato dei miei: Pietro s’è divertito un sacco e noi ci siamo completamente infradiciati! Ho allattato Leo prima di cena e poi, dopo le ore normali, di nuovo. Alla fine ho provato con mia mamma a dargli l’artificale (ormai era aperto e va consumato entro 24 ore). All’inizio sembrava volerlo, ma poi, nemmeno 10 ml e stop. Io sono stata contenta.

Arrivati a casa verso le 23.00 cerco di attaccarlo per l’ultima poppata, ma urla come un matto opponendosi al capezzolo, ma nemmeno l’aveva preso ancora in bocca. Mi dico, oh cazzo… ma che succede? Poi finalmente mangia. Risveglio all’una e mezza, poi alle 4.30, poi alle 7.30 e poi alle 10.00. Una cosa che ho considerato è che di notte avevo deciso di cambiarlo solo al risveglio delle 4.00 (che per una settimana era coinciso anche con l’unico risveglio!). Il fatto è che quando lo cambio, lo lavo e lui si sveglia, fa il rutto e poi lo riattacco dall’altra parte. Gli altri risvegli, dopo un po’ che ciuccia si addormenta e io lo metto giù dopo avergli dato solo un seno e magari senza nemmeno ruttino. Quindi forse sono poppate che non lo saziano. Ma è un circolo vizioso perché soprattutto il risveglio dell’1.30/2.00 è pazzesco perché sono proprio comatosa e mi cade la testa e non vedo l’ora di tornarmene a letto (anche se poi è controproducente).

Fatto sta che stamattina alle 10.00 gli do il mio. Poi gioco con Pietro facendo quattro puzzle di fila con lui che ci guarda frignottando dalla sdraietta, ma io non cedo. Mette le manine in bocca. Dopo un po’ si addormenta. Si sveglia tre ore e mezza dopo. Con mia mamma decido di finire l’artificiale avanzato. Gli metto 180 ml e ne beve 120 ml. Nel frattempo, per non saltare la poppata, mi tiro il latte. Ho dovuto interrompermi arrivata a 150 ml perché non avevo più vasetti dove mettere il latte.

Succo del discorso: lui mangia circa 120 ml, io produco circa 150 ml. Dopo il bibe ha dormito altre tre ore. Ha mangiato da me alle 17.30 e gliel’ho appena ridato (un seno solo perché poi s’è addormentato secco e io devo cucinare che Fabio è al tennis; gli darò il rabbocco dopo).

Insomma, la sensazione è che stia calando, ma i numeri attuali sembrano smentire (oltretutto ha fatto due bei merdoni tra ieri sera e oggi e forse davvero era anche disturbato, chissà!).

Resta il fatto dei risvegli notturni, ma potrei provare a costringerlo a poppare bene alle due e magari mi tira le sette.

Resta il fatto che per il momento… non voglio fare la doppia pesata per paura di quello che posso scoprire.

Monitorerò il peso settimanale e vedremo.

Intanto… ho messo via 150 ml per la pizzata di venerdì…

Betta, la pipì la monitoro sempre (ogni tanto di notte m’è capitato di  cambiarlo asciutto, ma di solito è proprio bello pisciato!).

Grazie dei consigli (soprattutto in pessimismo tipo: “Non è che se non ne vuole più ne ha preso abbastanza” e “Non è che se non si sveglia di notte vuol dire che è soddisfatto”): ogni tanto anche se il tuo sesto senso ti dice che qualcosa non va, hai bisogno di sentirtelo dire dagli altri.

Spero che per ora continui così: non ne farò una tragedia, è il bene del bimbo che conta e quando arriverà il momento di interrompere sarà più il dispiacere di vedere passare un’era che il fatto in sé.

Per chiarire: non intendevo dire una cosa brutta con “non sono una donna da latte”… E men che meno era riferito a chi non ha mai allattato (peraltro con mille motivi diversi!). Intendevo proprio dire, anche con tenerezza, che probabilmente riuscirei a fare un altro figlio senza accorgermi a differenza di gente che magari ha mestruato anche sei mesi dopo l’ultima volta che ha allattato (la mia amica Francesca!). E’ questione di ormoni, credo…

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