Per carnevale ho lavorato.
Venerdì pomeriggio abbiamo messo su un copricapo indiano a Pietrino e siamo stati a fare un giro in centro.
Domenica tranquilla dai nonni, prima paterni e poi materni.
E a proposito di “paletti” da rispettare…
Per carnevale ho lavorato.
Venerdì pomeriggio abbiamo messo su un copricapo indiano a Pietrino e siamo stati a fare un giro in centro.
Domenica tranquilla dai nonni, prima paterni e poi materni.
E a proposito di “paletti” da rispettare…
La novità è che ultimamente non si addormenta se non ha un bibe pieno zeppo di camomilla.
Mi sa che devo davvero iniziare a lavargli i dentini!
Sono secoli che non scrivo. Questo week end è andato bene, rispetto ai precedenti intendo. Sì perché ho passato dei giorni un po’ così, con vari pensieri depressogeni e vari litigi con Fabio.
Oggi splendido pomeriggio. Siamo usciti con Pietrino tutto infighettato con maglietta e felpa Adidas (ovviamente sempre riciclate e comunque sepolte sotto il mega tutone da neve) per una “passeggiata” di due ore e mezza partendo dai giardini della Villa Reale e finendo con tour in centro e acquisti alla Ricordi (Feltrinelli!).
Ieri sera siamo usciti: Blue Note a vedere Gato Barbieri (festeggiando il compleanno della nonna). Meraviglioso. Pietro a casa con l’altra nonna (per la gioia di mio marito e i suoi complessi di “genitore degenere che abbandona il pargolo”).
Finalmente un week-end tranquillo… per ora. Non ho lavorato e non ci sono state brutte notizie.
Avevo intenzione di rispondere per bene alle varie mail, ma non mi ricordo tutto
Comincerei col dire che ce l’avevate quasi fatta. Sì, mi stavate trascinando nel turbinio delle vostre nuove, insane idee…ma ho resistito: non ho pesato la sbobba! Io penso che mangi abbastanza, anche se mi sono resa conto che in effetti è diverso dare la verdura pigiata rispetto a passarla tutta col Minipimer. Innanzitutto per la faccenda brodo (sembra il gioco del “pesano di più 200 ml di brodo con verdura passata dentro o pesano di più 200 ml di brodo senza verdura?”). E poi per la caccona: non c’è dubbio che il pargolo la faccia mooolto meglio e meno difficilmente con i pezzetti pigiati con la forchetta rispetto al brodo già passato (in questo caso fa dei cacchini tipo capra, puzzolentissimi e a rate).
Eccomi, scusate l’assenteismo.
Ma, come volevasi dimostrare, l’anno nuovo ha portato ulteriori sorprese.
Sabato mattina han trovato morta la nonna di Fabio. Soffriva da circa tre anni di una forma di demenza vascolare e, da quando aveva rotto il femore, sempre tre anni fa, era praticamente immobile sulla sedia a rotelle. Ultimamente aveva un po’ di tosse, tanto che Fabio le aveva prescritto l’antibiotico. Per il resto era sana come un pesce (a parte qualche piaga da decubito). Insomma, probabilmente covava una bella polmonite, ma era così anergica che non aveva nemmeno un po’ di febbre. Se n’è andata di mattina presto, probabilmente ha smesso di respirare poco per volta, ma sicuramente è stata una morte “serena”. Io avevo il turno (come al solito) e sono passata con Fabio a constatare il decesso prima di recarmi in ospedale. Immaginate la voglia di fare il giro letti, ma era troppo tardi per cercarmi un rimpiazzo… Sabato e domenica li abbiamo trascorsi a vegliare. Stamattina c’è stato il funerale.
Sopravvissuti a queste Feste…
Ieri sera Pietro dormiva bello soave, ma abbiamo dovuto svegliarlo per la spipettata di antibiotico (il papy gliel’ha iniettato per metà mentre dormiva, ma poi si è svegliato!). Non l’avessimo mai fatto!
Il bimbo si è attivato… e non ne voleva più sapere di dormire. Mi guardava con aria supplichevole per avere un po’ di bibe di camomilla (era tutto il giorno che non beveva), ma io cercavo di dargliene poco per il terrore puro che tossisse forte e vomitasse tutto (antibiotico compreso), cosa già accaduta. E lì è un casino perché oramai per dargli l’antibiotico ci metti mezz’ora! Stringe le labbra e “Pprrrrrrrrrrrrrrrrr” ti fa la pernacchia (è ufficiale: è il verso del fastidio. Significa: “Ho male ai dentini” ma soprattutto: “Non ne voglio piùùùùùùùùùù!”). Poi sgambetta e ad ogni sgambettata si sposta su e giù di 20 cm, che mirargli la bocca diventa un’impresa da certosino. Infine, anche il caro vecchio sadico trucco di farlo ridere e sprizzare lo stantuffo a tradimento ha fatto cilecca: ora ride a gengive strette. Ultima spiaggia: la vitamina D in gocce: oramai gli piace così tanto che la fai sgocciolare da un punto bello alto in modo che spalanchi la bocca tutto stupito e allora… zac! scarichi l’arma…
Ok. Anche la mamma stamattina ha preso l’antibiotico: la gola mi esplode e continuo ad avere febbricola. E poi ho pensato che se non mi “sterilizzo” io, continuiamo a passarcela…
Pietro sembrava stare meglio. Un pochino di pappa ieri l’ha mangiata e anche un vasetto di banana.
Ce l’abbiamo fatta. Nonostante Pietro appena vede la siringa dell’antibiotico serri la bocca e cominci e fare “Ppppppppprrrrrrrrrr” con le labbra, nonostante l’aerosol finisca per tre quarti in aria, nonostante la notte della Vigilia Pietro mi abbia vomitato in un accesso di tosse quel poco che aveva ingerito nell’arco della giornata diluito in 2 litri di camomilla, imbrattandomi tutta, maglione, jeans, parquet, barba del papà, nonostante la tosse continui in maniera impressionante… ieri siamo riusciti ad andare a festeggiare il Natale nel locale che avevamo affittato a Monticello in modo da poter essere presenti con ambedue le famiglie.
Stanotte pianti, tosse e urla. Occhiaie alle ginocchia. Beve camomilla e me la vomita addosso. Temperatura rettale 38.5. Tachi in supposta e via. Stamane 37.8. Non mangia niente (nemmeno banana!). Beve poca camomilla. Al torace rantoli catarroni, qualche fischio.
Lavaggi nasali mal tollerati.
Si tocca l’orecchio dx (otite?).