10 aprile 2012

Direi che questi giorni sono andati piuttosto bene.

La sera del mio compleanno siamo andati a mangiare la pizza fuori noi quattro e devo dire che, piano piano, anche Pietro sta imparando a stare al tavolo. Sabato sera sono venuti i nostri amici a cena. Domenica a casa degli zii di Fabio e ieri dai miei. 

La varicella di Pietro s’è “esaurita” venerdì sera o almeno noi abbiamo deciso che fosse così (erano tutte croste!) e quindi siamo tornati a casa insieme proprio quel giorno. Adesso sto in osservazione di Leo e cerco di tenerlo lontano dalla nonna, che non si sa mai! 

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5 aprile 2012

Beh, di Pietro non sto ad elencarvi tutti i suoi momenti di disobbedienza, tutti i: Nnnnnnnnnnnnnnoooooooooooooo!” urlati con voce che perfora i timpani, tutti i: “Non mi piace!” che ultimamente dice di qualunque cosa, dal cibo, alla nanna, al fare la pipì…

Ha iniziato a dire anche le parolacce (mi sembrava strano che non le dicesse!).

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3 aprile 2012

La verità è che forse avremmo dovuto organizzarci così fin dall’inizio della mia maternità. Intendiamoci, non proprio così (con me che dormo dai suoceri e faccio la spola). Ma sicuramente con i bambini alternati per un bel po’ di tempo. Lo so, me l’avete detto mille volte: “Fatti aiutare” ed io, a dirla tutta, ho anche chiesto aiuto. Ma forse ci voleva proprio un episodio di palese necessità come questo per attivare la squadra. Sì, perché siamo proprio un’ottima squadra.

Io credo che questo “incidente” della varicella, sebbene come diceva Fabio ieri sera, mi rovinerà tutto l’ultimo mese (considerato che settimana prossima si dovrebbe ammalare Leo e ne avrà per almeno altri dieci giorni e che non potremo vedere amici con bambini etc.), in realtà abbia consentito di compiere dei passi che prima non avrei saputo come attuare. E’ terapeutico. Soprattutto per i bambini.

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2 aprile 2012

Cara amica, non ho risposto subito perchè hai scritto alle 23.22!

Io e mio marito a quell’ora siamo già a letto (da un’ora almeno) e lui a volte si addormenta sul divano alle 21.30!

Non ti spaventare delle tue reazioni. Ti dirò… non volermene, ma a me la tua mail ha fatto sorridere! Perchè di scene come quella descritta da te come unico esemplare, a casa nostra ne avrò viste decine!

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30 marzo 2012

Basta chiamarle, le altre sfide, che non si fanno attendere…

Ieri nessuna necessità di tachipirina perché, nonostante un 37.9°C, ho resistito a dargliela e s’è sfebbrato da solo. Ultimi due giorni comunque da suicidio perché fondamentalmente chiusa in casa con Pietro e Leo (fatta eccezione per un’uscita meravigliosa all’Esselunga mercoledì alle 19.00 con Leo appresso).

Ieri avevo visto qualcosa di sospetto. Ma non era vescicolata. E poi era solo una. Ok, forse erano due…Stamattina guardo bene e quella lì sul collo… mi sembra una vescicola. E anche sulla pancia ce ne sono altre due, ma senza vescicola…

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28 marzo 2012

Alla amica col bimbo asmatico.

Non è proprio il mio campo… ma l’iperreattività bronchiale ci può stare, anche senza che tuo figlio sia allergico.

Di asma da sforzo soffrivo io (ma ti dirò meglio al telefono, forse era più un broncospasmo che mi sovveniva durante la competizione, come se la causa fosse l’ansia, ma migliorava col Ventolin). Mi sembra che anche tu ne soffrissi però, per cui forse sai come ci si sente…

Mi fa senso pensare che tuo figlio sia stato etichettato come allergico e non lo sia affatto.

Affatto però è una parola pesante. Alla fine lui soffriva di dermatite atopica (che era anche di famiglia) e questo, se ricordo bene, predispone alle allergie. E un po’ di reazione a uovo e pesce comunque c’è alle analisi.

Pietro broncospasma spessissimo. Mai fatti prick. Ma ha fatto esami del sangue durante il ricovero e aveva lieve allergia a uovo e latte (ma non ricordo quanto) e comunque non li ho mai tolti dalla dieta e comunque mi hanno detto che è quasi impossibile trovare negativi del tutto uovo e latte. Non lo considero allergico, ma nella famiglia di Fabio son tutti allergici. Secondo me è predisposto a broncospasmare.
Detto ciò, salvo problemi “gravi” durante la reintroduzione dei cibi incriminati, credo che rischi seri per tuo figlio non ce ne siano. La cosa migliore da fare, a prescindere da tutto, è togliere il sintomo.

Per cui se la cura funziona, proseguila!

Per il farmaco omeopatico, sinceramente non credo che ci siano problemi… ma, come ovvio, non è proprio il mio campo!

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27 marzo 2012

Cara amica puerpera, come già detto al telefono per quanto riguarda tette e patata, (per ora) sei proprio fortunata, goditela! Un consiglio: non cercare la perfezione, non esiste! Non crucciarti. Non dire: “Che paura di sbagliare!”. Purtroppo, sbaglierai di sicuro qualche volta! Ma non ci si può far niente. E se riesci ad arrivare a sera con tutto pronto, come dici tu, meglio per te! Ma se non ci riesci, non fartene una colpa. Come ormai sappiamo bene tutte, esiste l’imprevisto ed è sempre dietro l’angolo. Una poppata che non va bene, un patello appena cambiato e subito merdato… insomma, organizzarsi per tempo è sempre un terno al lotto. Mi sembra che tu sia già bravissima. Io i primi tempi, con Leo sempre dormiente, stavo sempre sempre sempre con Pietro. E la mia paura era trascurare Leonardo, non Pietro! Certo, Pietro era meno geloso di ora. Però le cose sono in continuo cambiamento. Ora, per esempio, sto scrivendo con Pietro accanto che fa un puzzle e Leonardo per terra nella palestrina che gioca da solo. Solo un paio di settimane fa sarebbe stato impossibile: Pietro si sarebbe catapultato da Leo a ciucciargli le dita, schiacciargli la pancia, baciarlo sulla bocca…

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22 marzo 2012

Questa mail a Fiona non la posso girare per pudore.

Ma non potevo non raccontarvi della tragicomica esperienza di oggi.

Di figure di merda così non ne ricordo molte (a parte quella volta in cui mi stavo cambiando un assorbente interno nel bagno del rifugio a 3000 metri di una qualche località di montagna, quando, tutta imbracata con scarponi da sci, salopette, calza a maglia e giacca a vento, avevo messo tra i denti il cordino dell’assorbente nuovo mentre sfilavo il vecchio… e un signore ha aperto la porta – che pensavo di aver chiuso –  e io ho gridato: “Noooooo!” facendo cadere l’assorbente pulito a terra e lasciando sconvolto il povero sventurato che probabilmente non era nemmeno sposato o se lo era, sicuramente non aveva figlie femmine – oltretutto il cesso era ben lontano dalla porta e posto su una specie di piedistallo, insomma, stavo su un palcoscenico).

Ebbene. Stamattina vado a vaccinare Leo. Poi, siccome sono in centro, faccio un giro al mercato.

Poi passo da un negozio che, per rispetto della privacy (la mia!), chiameremo XXX: desidero acquistare un pensierino per la piccola neonata, senza spendere tanto. Entro e vedo subito un bellissimo completino salopette-gonna jeans su maglietta a manica lunga. Prezzo: 13.70 euri. Perfetto. 

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21 marzo 2012

Sono andata a trovare la nostra amica che ha partorito dopo che mi ha giurato che non le rompevo le palle… (e anche perché mio marito è tornato dal lavoro e io gli avrei cmq mollato i bimbi per uscire un attimo nonostante le due ore al parchetto di stamattina).

Figura di merda: lei non era ancora salita dalla sala parto.

Ho incontrato i suoi genitori nella corsia che non si spiegavano chi cavolo fossi per essere lì in pole position…
Cosa ancor più bella, ho incontrato la nostra ostetrica del corso preparto:

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20 marzo 2012

Per ora noi niente varicella… ma Pietro con tosse (forse oggi un filo meglio). Ieri ha anche vomitato il pranzo. Oggi ha ingerito solo due succhi di frutta e un tozzo di pane in tutto il giorno (non è tanto per dire!).

Ricordandomi di quella amica che era preoccupata perché sua figlia malata avanzava il secondo… sorrido ancora!
Ma sì, dai passerà… Io ho avuto mal di gola nei giorni scorsi. Ora raffreddore e da stasera tosse forte… che palleeeeeeeeeeeeeeeeee

E non so come Leo possa uscire indenne… 

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