27 marzo 2012

Cara amica puerpera, come già detto al telefono per quanto riguarda tette e patata, (per ora) sei proprio fortunata, goditela! Un consiglio: non cercare la perfezione, non esiste! Non crucciarti. Non dire: “Che paura di sbagliare!”. Purtroppo, sbaglierai di sicuro qualche volta! Ma non ci si può far niente. E se riesci ad arrivare a sera con tutto pronto, come dici tu, meglio per te! Ma se non ci riesci, non fartene una colpa. Come ormai sappiamo bene tutte, esiste l’imprevisto ed è sempre dietro l’angolo. Una poppata che non va bene, un patello appena cambiato e subito merdato… insomma, organizzarsi per tempo è sempre un terno al lotto. Mi sembra che tu sia già bravissima. Io i primi tempi, con Leo sempre dormiente, stavo sempre sempre sempre con Pietro. E la mia paura era trascurare Leonardo, non Pietro! Certo, Pietro era meno geloso di ora. Però le cose sono in continuo cambiamento. Ora, per esempio, sto scrivendo con Pietro accanto che fa un puzzle e Leonardo per terra nella palestrina che gioca da solo. Solo un paio di settimane fa sarebbe stato impossibile: Pietro si sarebbe catapultato da Leo a ciucciargli le dita, schiacciargli la pancia, baciarlo sulla bocca…

Tornando a questioni defecatorie… L’altra mattina ero in bagno a cambiare Leo. Ad un certo punto sento troppo silenzio. 

“Fabio dov’è Pietro?”

“Sarà in camera sua…”

“Mammaaaaaaaaaaaaa, ho fatto la cacca da solo!!!”

Oddio. 

“Mammaaaaaaaaaaaaa, ho fatto la cacca per terra!!!”

Oddio.

Corriamo di là. Il poverino aveva cercato di fare la cacca da solo. Ma chissà, forse s’era confuso al momento di sedersi sul water, forse non è arrivato in tempo, fatto sta che, ai piedi del water, giaceva un bello stronzo arrotolato e deposto lì con grazia. L’asse del water era anche tutta sporca, come se un tentativo, poverino, l’avesse davvero fatto. Non parliamo del culetto tutto impiastricciato, che si grattava con la manina sinistra.

Preso il bambino, messo nella vasca da bagno. Presa la cacca, messa al suo posto. Non me la son sentita di sgridarlo, secondo me anzi, è stato bravo.

Ieri invece, pazzia. Da fare la pipì da solo tutte le volte… a farsela addosso. Una volta proprio bagnandosi tutto. Questo per consolare qualcuna di voi. In realtà qualche giorno fa diceva che gli bruciava un po’ il pisello. La cosa strana è che continua a far pipì. O meglio, quando s’è bagnato, mia mamma l’aveva portato a farla nel water proprio un quarto d’ora prima! E anche ieri, in giro, continuava a dirmi che gli scappava e faceva un po’ di pipì dappertutto. Stanotte mi ha chiamato due volte per fare pipì… Non so, forse è un po’ infiammato, ma se glielo chiedi oggi ti dice: “L’ho fatta perché mi scappeva!” (ultimamente è passato dall’essere palermitano all’essere barese). E sembra che non sia nemmeno una regressione come quella volta che mi disse che la faceva addosso come il Leo. Boh. Speriamo che oggi vada meglio perché ho la lavatrice piena di pantaloni e mutande sue!

Per quanto riguarda noi… non vi ho più aggiornato. Dopo una parentesi felice iniziata al mare in cui Leo si svegliava due, massimo tre volte a notte, da venerdì la situazione ha cominciato nuovamente a peggiorare, con risvegli plurimi a distanza di meno di tre ore. Sabato lo peso e scopro che pesa 7550 g, cioè che è sceso di 80 grammi (se faccio la differenza con quel famoso peso medio derivato dalla misurazione mia e di Fabio della settimana prima, altrimenti potrebbe alla meglio essere rimasto fermo oppure essere sceso di più di 150 g…). Domenica era nevrastenico. Nel pomeriggio mi sentivo le tette svuotate dai continui attacca-stacca poco proficui. Alle 16.00 gli ho provato a dare un bibe da 100 ml di artificiale. E se l’è bevuto tutto, anche trasmettendomi la sensazione che volesse berne ancora.

La sera dovevamo uscire a cena con amici in un agriturismo. Pietro andava a dormire da mia suocera e Leo ce lo portavamo dietro. Pensavo di dargli un altro bibe alle 19.00 prima di uscire, ma alle 18.30 urlava di nuovo. Questa volta gli ho fatto un bel biberone e ha bevuto 120 ml circa. Me ne porto dietro un altro pensando che magari verso le 23.00 ne voglia ancora. Invece, alle 21.00 piange al ristorante. Provo a darglielo e si beve 140 ml! A casa poi a mezzanotte gli do la tetta, questa volta bella gonfia e schizzettosa: penso che così non si sveglierà di certo. Invece si sveglia ancora due volte prima di mattina. Ero un po’ giù perché deducevo che c’era proprio un deficit di latte che non si sanava nemmeno con l’artificiale. D’altra parte ero contentissima perché stavolta l’artificiale l’aveva preso e anche bene. Ieri sera, per scelta, gli do l’artificiale alle 19.00, ma ne beve solo 50 ml (aveva ciucciato anche da me prima). Poi alle 22.30 si beve un bel 100 ml. Stanotte sveglia alle 2.30 (sedato con ciuccio) e poi alle 3.00 (allattato al seno). Ma la cosa meravigliosa è che poi… ha tirato le 8.30!!! Quindi, formalmente, un solo risveglio (peccato per gli altri due di Pietro per la pipì…). Stamane, la sorpresa: dopo due mesi che non mi venivano, ecco che mi son tornate le mie cose! A questo punto, tutto torna! 

In ogni caso, sono contenta perché stavolta, con l’aiuto dell’artificiale ho comiciato ad intravedere uno spiraglio nel tunnel delle notti in bianco. Inoltre, ribadisco, quando sei pronta per il passaggio, è proprio bello vedere il tuo bimbo che ciuccia soddisfatto. Infine, ieri sono andata a comprare patata, carota, sedano, omo di frutta, crema di riso e liofilizzati di carne.

Oggi ore 12.30 visita dalla pediatra per inizio svezzamento. Sono emozionata e non vedo l’ora. Si apre un’altra fase! E speriamo che porti buoni frutti…

Ore 16.30: di ritorno dalla pediatra…

A parte che mi odio perché, per quanto cerchi di stare tranquilla, ogni volta che ci vado sembro la classica madre ansiosa/ansiogena. Parlo velocissima (perché so quanto scocci al medico il paziente chiacchierone che poi ti sballa tutto l’ambulatorio) e intanto svesto il bambino con fare compulsivo.

Le ho raccontato del mare e di come avesse mangiato bene dal mio seno e lei ha detto: “Forse eri più tranquilla anche tu!”, cosa vera peraltro, nonostante Pietro scatenatissimo, ma che asseverava la tesi secondo cui sembravo proprio una mamma isterica.

Ho spiegato tutta la storia “biberon di latte artificiale” notando che in realtà a quella velocità era difficile seguire tutti i passaggi. Poi ho sfoderato il mio foglietto dei pesi e ho spiegato che secondo me era sceso di almeno 80 g. Poi ho cercato di spiegare che non sono angosciata per la sua salute (si vede che scoppia di salute!), ma che volevo trovar pace anche io, soprattutto di notte e capire se questa cosa dell’artificiale, stavolta documentando un calo peso, era utile da fare visto che stanotte si sarebbe svegliato solo una volta se non fosse stato per Pietro.

Insomma, lo pesa lei sulla bilancia: 7770 g (50-75° percentile)!!! Cioè 220 g in più rispetto al mio ultimo peso di sabato. Ok che non caga da venerdì (e gliel’ho detto), ma mi sembra veramente troppo! In realtà l’ho anche toccato dentro per sbaglio mentre lo posavo sulla bilancia, perché volevo che non toccasse il muro con la mano. E ho pensato di avere influito sul risultato. Ma chiederle di ripesarlo mi sembrava ancora più da “mamma psyco” e quindi ho deciso di lasciar perdere. Lei mi guardava come se fossi scema. Poi mi ha detto di non pesarlo più (e fin qui c’ero arrivata anche io, testimone la mia mail di settimana scorsa!). Adesso butto la bilancia dalla finestra!

Altezza 69 cm (90-97° percentile). Circonferenza cranica 43.5. (50-75° percentile).

Le ho chiesto cosa fosse quella chiazzetta rossa sullo scroto che vedevo da un mese e su cui mettevo la pomatina e mi ha detto che è un po’ di candida! E io che stavo per scrivere che i miei non l’avevano presa mai e che mi dispiaceva tanto per voi! Insomma, Canesten crema due volte al giorno… Poi ha sentito un piccolo soffio al cuore, che l’altra volta non aveva trovato. Morale: visita cardiologica più ecocardio! Ma tanto ormai, siamo esperti anche di questo!

E infine: inizio con la frutta oggi pomeriggio. Mela o pera. E poi tra 15 gg, spero anche un po’ prima se riesco, prima pappa a mezzogiorno. E dopo un mese, anche la cena con formaggino al posto della carne. 

Sono stracontenta e non vedo l’ora!

Pietro ieri sera era caldino: 37.7°C. Niente tachi. Oggi all’una 38.4°C. Messa tachi. Ha un po’ di raffreddore ancora (ma anche io anche con tosse), residuato dal mare. Ma non mi sembra di vedere segni di varicella. Chiedendo meglio a mia mamma pare che ieri proprio avesse tentato di fare pipì frequentissimamente, senza farla apposta addosso, ma secondo lei perché continuava ad avere ancora stimolo. Il dubbio che la febbre venisse da lì mi è venuto e allora ho fatto lo stick urine, che però per fortuna è normale (sarebbe stata proprio una bella cistite se fosse stata la causa della febbre!). Povero, probabilmente ieri comunque non stava bene e lo manifestava così.

Parlando della varicella, la pediatra ha detto che se Pietro non la prende comunque non lo vaccina (glielo avevo chiesto perché mia mamma insisteva col dire che essendo così reattivo dal punto di vista cutaneo – ogni volta che ha un raffreddore gli esce il prurito dappertutto! –  forse era meglio evitargliela, anche se io sono d’accordo con la pediatra). Mi ha detto che però se vedessi le vescicole, considerando tutta la sua storia, me lo farebbe trattare con lo Zovirax (cosa che normalmente non si fa). E mi ha già fatto la ricetta da tenere in casa.

Cosa ci insegna questa storia, cari bambini:

  1. Per quanto uno sia tranquillo, ci sono circostanze nelle quali emerge solo il tuo lato ansioso
  2. La bilancia è uno strumento fallace e menzoniero
  3. Mai pensare di essere indenni da malanni vari, perché poi te li prendi (ma questo in realtà lo sapevamo già)
  4. Mai accusare il proprio figlio di essere disobbediente fino a che non si abbiano le prove concrete che lo faccia apposta

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