Nascita di Leonardo 28/10/2011

25 ottobre 2011

Sono in ospedale perché da domenica sera ho perdite liquide limpide, senza odore, ma che mi bagnano tutte le mutandine. Purtroppo sono intermittenti, quindi non è molto chiaro. E purtroppo, sono cominciate dopo che io e Fabio abbiamo “fatto all’amore” domenica pomeriggio. Quindi ho aspettato tutta domenica notte, poi lunedì (pensando fossero secrezioni mie). Ieri ho sentito la ginecologa che mi ha detto che se non fosse passato, mi avrebbe visto stamane. Ieri sera niente. Ma stamattina appena alzata ho sentito “flop” e ho bagnato le mutandine (da allora più niente).

Dopo più di un’ora di attesa in PS, mi ha visto e detto che di liquido ce n’è a sufficienza. Mi ha visitato e ha detto che il collo è bello morbido e pervio. Che in effetti lì dentro è tutto bagnato, ma tossendo, non usciva niente. Per cui lei opta per secrezioni liquide, anche se non si può escludere una fissurazione alta del sacco.

In teoria dopo 24 ore dalla rottura  (già passate) bisognerebbe indurre il parto.

Ma lei ha detto che visto che il tampone per lo streptococco è negativo, se non mi viene la febbre e continuo a sentire i movimenti, posso stare tranquilla. 

Rassicurante???

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28 ottobre 2011

Ore 5:03

Ok, sono ufficialmente disorientata.

Mi sono messa a letto dopo X-factor. Effettivamente non riuscivo a dormire. Ho seguito i vostri consigli e mi sono messa in vasca da mezzanotte e venti fino alle 2.00 di mattina. Contrazioni anche ogni tre minuti ma non più lunghe di trenta secondi. Quando l’acqua è diventata fredda mi sono messa a letto e CREDO DI ESSERMI ADDORMENTATA. Alle 4.00 mi sono svegliata. Ora ho contrazioni più forti (ma che non mi fanno mica urlare), ma ancora non lunghe. Praticamente son passate 12 ore dall’inizio… e io sono ancora ai prodromi?

Ma cazzo! Che faccio, torno in vasca?

27 ottobre 2011

Ore 15:56

Ok, sono qui a casa con mia mamma. Stamane altro “flop” di liquido bianco, poi niente. Ho dovuto passare in Bicocca a Milano a firmare il contratto per il mio IV anno di specialità. Già che c’ero al ritorno sono andata a confessarmi (sai mai che schiatto durante il parto…). Ebbene, arrivata a casa, pranzato, messo Pietro a letto, mi accingo finalmente a sostituire il passeggino con la carrozzina Zippy. Nell’esatto momento in cui ho finito, vado in bagno per impellente impulso e scopro di avere le mutandine macchiate di rosa.

Ora: con Pietro, quando ho perso il famoso “tappo”, innanzitutto avevo già contrazioni debolissime da circa un’ora, in secondo luogo ho perso un vero tappo solido di muco e sangue (una roba piuttosto schifosa). Adesso ho messo mutandine nuove. E’ proprio sangue (poco) quello che le macchia ancora.

E ora che faccio? Cioè, se non ci fosse stata la storia della rottura delle acque dubbia, lascerei perdere e aspetterei. Anche perché il “tappo” si può perdere anche giorni prima del parto senza problemi. Ma così, anche se avevamo concluso che non fossero le acque, non sono tranquillissima.

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25 ottobre 2011

Sono in ospedale perché da domenica sera ho perdite liquide limpide, senza odore, ma che mi bagnano tutte le mutandine. Purtroppo sono intermittenti, quindi non è molto chiaro. E purtroppo, sono cominciate dopo che io e Fabio abbiamo “fatto all’amore” domenica pomeriggio. Quindi ho aspettato tutta domenica notte, poi lunedì (pensando fossero secrezioni mie). Ieri ho sentito la ginecologa che mi ha detto che se non fosse passato, mi avrebbe visto stamane. Ieri sera niente. Ma stamattina appena alzata ho sentito “flop” e ho bagnato le mutandine (da allora più niente).

Dopo più di un’ora di attesa in PS, mi ha visto e detto che di liquido ce n’è a sufficienza. Mi ha visitato e ha detto che il collo è bello morbido e pervio. Che in effetti lì dentro è tutto bagnato, ma tossendo, non usciva niente. Per cui lei opta per secrezioni liquide, anche se non si può escludere una fissurazione alta del sacco.

In teoria dopo 24 ore dalla rottura  (già passate) bisognerebbe indurre il parto.

Ma lei ha detto che visto che il tampone per lo streptococco è negativo, se non mi viene la febbre e continuo a sentire i movimenti, posso stare tranquilla. 

Rassicurante???

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21 ottobre 2011

Esperimento numero due riuscito (o quasi). Mercoledì siamo andati in fattoria a vedere le mucche con tre amichetti. Pietro s’è divertito molto. All’inizio (eravamo solo io e lui) era un po’ titubante. Non si avvicinava molto. Poi ha visto una bimba andare a toccare e dare la paglia e si è letteralmente scatenato. Corri di qui, corri di là, sbatacchia i secchi, sbatacchia i cancelli… Insomma, è stata proprio una buona idea. Alla fine mi son lasciata convincere a fermarmi per cena. In effetti ero un po’ sulle spine, soprattutto perché quando è arrivata un’altra bimba, Pietro ha cominciato a fare il prepotente, senza però passare ai fatti grazie al cielo. La pappa è stata proprio una soddisfazione. Ha mangiato tutto (pastasciutta dei grandi con ragù dei grandi, altro che pappone!) e due fruttoli. Dopo, forse per il pancino pieno, si sono dedicati alle attività ludiche in totale autonomia e lì allora mi sono veramente rilassata. 

Oggi, finalmente, sono riuscita ad andare a trovare il secondogenito della mia amica. Moro, occhi azzurri, le orecchie cicciotte e la bocca della mamma. E’ stato proprio bravo bravo. Pietro ha reagito bene. Carezze, bacini, l’ha preso persino in braccio! E lo osservava anche in braccio a me, con uno sguardo un po’ enigmatico a dire il vero, ma mai sospetto per gelosia. Ha giocato con tutti i giochi possibili ed immaginabili della primogenita (che non c’era, ovviamente). E secondo me la padrona di casa ha pensato che fosse veramente un bambino modello, visto anche come si è scofanato il risotto con la salsiccia. Insomma, sono stata proprio contenta, “peccato” che, non essendoci la figlia maggiore, fosse tutto più facile.

La cosa che mi ha lasciato un po’ così è che sono tre giorni (compreso oggi) che ogni tanto si piscia addosso, ma proprio completo. Una volta gli ho chiesto se si fosse dimenticato e lui ha detto sì. Una volta gli ho chiesto perché l’avesse fatto e lui ha detto che era ancora piccolo. Pensavo che questa regressione avvenisse almeno dopo la nascita del “Tellino” (a proposito, credo si chiamerà davvero Leonardo, ma non ditelo a Pietro perché per lui è solo ed esclusivamente “Leo”).

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19 ottobre 2011

Cara amica che hai dovuto passare al latte artificiale così precocemente: ti ammiro molto per la serenità che cerchi di tenere! Ricordo che era stato un trauma anche per me dover accettare il latte artificiale dopo meno di quattro mesi di allattamento (anche perché avevo un casino di latte all’inizio, lo perdevo dappertutto!). Poi col fatto che al corso ci dicevano di non farsi infinocchiare e di non ascoltare chi ti dice che forse ne hai poco, io non ascoltavo la zia di Fabio che ad agosto in montagna mi diceva: “Non è che sta finendo?” e men che meno Pietro che si attaccava tre secondi per poi staccarsi urlando e girando la testa dall’altra parte… 

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17 ottobre 2011

Vi scrivo dopo tre giorni un po’ bui. Diciamo che come al solito me la son tirata.

Sì perché dopo aver elogiato il mio “buon” Pietro e tutti i cambiamenti positivi fatti durante questi giorni di convivenza con la sua mamma, ho dovuto ricredermi a partire da venerdì mattina, quando è tornato ad essere intrattabile (come vi avevo accennato), capricicoso, intrasportabile in macchina (no salire, no la giacca, no fare la pipì), dispettoso e prepotente. 

Questa cosa mi ha buttato giù parecchio. Sono andata a trovare una amica e, anche se è stato abbastanza bravo con suo figlio, allo scattare della terza ora è partito il litigio-per-il-giocattolo con morso sulla manina. Insomma, dopo giorni e giorni, ecco ripresentarsi il solito problema. A sua discolpa posso solo dire che forse era nervoso per il suo stato di salute. Aveva avuto febbre nei giorni scorsi e raffreddore. Sabato mattina s’è svegliato col cagotto e sabato notte e ieri notte ha preso ad avere una tosse abbaiante che praticamente non ci ha fatto dormire fino alle 3.00 di mattina e poi, tra lavaggi, timo e umidificatore è andata migliorando (di giorno comunque non ce l’ha).

Io ho trascorso il sabato e la domenica a cercare di evitare zuccheri, frutta e dolci. Come sempre, non c’è voglia più potente che ti prenda quando hai un qualche divieto. A parte che la mattina, avendo mangiato solo the senza zucchero e qualche fetta biscottata “scondita”, mi è insorta una cefalea mostruosa (e poi al controllo urine non c’era glucosio ma, all’opposto, corpi chetonici – della serie, forse ho esagerato). Alla fine della giornata, forse perché ho bevuto mezzo litro di chinotto senza zucchero (che però a questo punto è comunque dolcificato con aspartame) ho avuto ancora un riscontro positivo di glicosuria. Ieri sera solo dubbio nonostante a cena da mia mamma abbia mangiato ben tre pasticcini. 

La cosa consolante è che Fabio ha scoperto che esiste frequentemente la “glicosuria gravidica in assenza di iperglicemia”. Sarebbe a dire che non è detto che io spari con la glicemia (e quindi dia eventuali problemi al bimbo). Potrebbe essere che la mia glicemia resti comunque nei limiti, ma il mio rene pisci fuori più glucosio di quello che normalmente trattiene. Il fatto è che la certezza di non sparare con le glicemie ce l’avrei solo facendo la curva dopo carico di glucosio. Mi sono ripromessa di telefonare alla mia ginecologa, ma alla fine, alla luce dei fatti di oggi, non ne ho avuto voglia.

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14 ottobre 2011

Volevo comunicarvi che ieri sera ho fatto stick urine che avevo a casa e è uscito un ++ di glucosio (avevo mangiato solo pollo e patatine). Mi è venuto un colpo. Ora ho l’ansia di stare esponendo il “Tellino” a botte di glicemia pazzesche, col rischio che poi quando nasce vada in ipo! Domani sento la ginecologa. Comunque stamattina l’ho rifatto a digiuno ed era negativo e dopo pranzo pure… ora vado ancora a farlo (sto strippando?)!

Ah, ieri ho svuotato la valigia-regalo del mio collega: ho centinaia di bodini e pigiamini di tutti i tipi, non so più dove metterli, sono a posto! Il fatto è che sono tutti 0-3 mesi e poi ha detto che ne ha altri!!! Cavolo!

Ieri grandi mestieri con mia mamma, abbiamo disposto tutti i vestitini nei cassettini di Pietro (la sua roba è tornata nell’armadio in camera) e ho anche fatto un po’ di repulisti nella mia roba e oggi, udite udite, ho preparato l’abbozzo della borsa per l’ospedale!
Ora comincio ad essere più pronta e tranquilla, anche perché con sta storia della glicemia comincio ad avere fretta…

Arghhhhhhhhh: stick delle 16:30 positivo con + di glucosio!

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13 ottobre 2011

Mi spiace, non pensavo di buttarvi giù con la mia mail. Io non ho nessun rapporto idilliaco con Pietro. Mai avuto (ieri sera rileggevo le mie vecchie mail dove scrivevo che quando si spaventava ero “contenta” perché mi si avvinghiava tutto e non ero abituata). Nè ho mai pensato di essere il suo fulcro, roccia, punto di riferimento.

Non nascondo che, quando era piccolo e arrivavamo dalla nonna, in cuor mio tiravo un sospiro di sollievo e pensavo: “Oh, finalmente lo gestisce lei” come se fosse suo figlio e non mio, perché mi sentivo inadeguata, stanca e poi sapevo che lei aveva più esperienza e lui con lei era sempre più bravo.

Io ho sempre pensato di fare il massimo per lui. Tuttavia è innegabile che quando tornavo dal lavoro, nonostante cercassi di essere tutta per lui, avevo i mestieri (ora almeno ho la donna 1gg/sett), avevo i cazzi miei, avevo voglia di metterlo a letto. Il gioco con lui mi risultava a volte pesante (vi ricordate che dicevo che mio marito cucinava e sparecchiava e io ogni tanto avrei voluto fare cambio? ). I suoi capricci estenuanti. Il momento della nanna, quando non era nelle fasi buone che andava a letto sparato, era una sofferenza perchè avevo fretta, volevo rilassarmi.

Sabato e domenica li passavamo a pulire la casa (rileggevo proprio le mail ieri) e a turno a trovare i nonni, gli zii, i parenti. Mi sembrava di non avere una vita mia.

Peraltro non ho mai nascosto l’invidia buona nei confronti delle vostre continue iniziative, dai giochi, alla cucina, alle gite domenicali, ai vari PacoGiochi etc che io, anche proprio per paura di non essere in grado di gestire, non ho mai osato fare. Per cui non è una questione di autostima, credetemi.

Quello che volevo dire ieri anche a me risulta confuso. E sicuramente, impopolare ancora una volta.

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12 ottobre 2011

La mia vita da mamma a tempo pieno è assolutamente bellissima, non noiosa e stancante al punto giusto.

Mi ricordo che il famoso maggio 2009 non mi passava più: non vedevo l’ora che nascesse Pietro e non facevo una mazza dalla mattina alla sera. Mi trascinavo per casa fino al divano e guardavo la tele. Soffrivo di insonnia prevalentemente dalla mattina presto in poi. Lavavo il minimo indispensabile in casa e non preparavo nemmeno la cena. Avevo caldo e nessuna voglia di uscire.

Questa volta è tutto l’opposto. Faccio fatica ad addormentarmi, mi sveglio parecchie volte per la pipì, ma poi, se Pietro non si svegliasse, credo che tirerei a dormire fino alle 10.00 tutte le mattine. Adoro stare con lui. Forse sbaglio, ma la mattina gli concedo i cartoni e nel frattempo rifaccio i letti, pulisco la cucina, faccio colazione, mi vesto e mi trucco. Ogni mattina per ora ho sempre avuto qualcosa da fare. Usciamo insieme, andiamo con la nonna a prendere il caffè (questa cosa l’abbiam fatta tre volte in realtà), oppure la spesa piccola, oppure al parchetto. Due giorni sono andata su da mia mamma dove mi sono fatta coccolare (non ho cucinato e poi ho anche dormito nel primo pomeriggio sul suo lettone, che è tutta un’altra cosa).

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