25 settembre 2009

Scrivo in fretta e furia. Pausa trasloco.

E’ proprio vero, quando si vuol far qualcosa d’altro, “loro” lo sentono. Come quando ero alla casa nuova in cima alla scala per pulire le tapparelle e lui piangeva. E scendi giù e torna su, e scendi giù e torna su. Provavo proprio un sentimento di avversione nei suoi confronti, di cui peraltro mi dispiacevo, associato a sensi di colpa per il fatto di non essere lì adesa a lui mentre piangeva!

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23 settembre 2009

A proposito di parti: una mia amica ha partorito con cesareo e si è ritrovata una bella sorpresa: dopo tre giorni (dico: tre giorni!) hanno scoperto che la bimba ha un piedino torto!!! Siccome in quell’ospedale non c’è il rooming-in, gliela portavano già cambiata e vestita e nessuno si era accorto di niente. Solo quando le stavano spiegando in terza giornata come fare il bagnetto si è accorta (lei!) del piedino. Ora è un casino perché devono andare fino al Gaetano Pini a Milano per applicazioni di gessetti ai piedi da cambiare ogni sette giorni! 

Un’altra mia collega invece aveva la DPP il 16 settembre. L’ho sentita oggi: contrazioni iniziate giovedì, venerdì va in ospedale e comincia un’epopea tipo la mia: non si dilatava più. Ha fatto cinque dosi di epidurale e, sabato, era ancora di 4 cm! Alla fine ha chiesto il cesareo e gliel’hanno fatto sabato sera! A questo punto vale la mia teoria che i medici sono sfigatissimi…

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22 settembre 2009

Giorni de fuego!

Il 18/09 abbiamo rogitato. Il notaio più lento e pedante del mondo, con due occhi tristissimi, le sopracciglia all’insù, la voce flebile…sembrava molto depresso anche quando ha ritirato il nostro assegno (per decenza vi risparmio l’onorario!).

La controparte assurda che cercava di far conversazione mentre aspettavamo il direttore della mia banca che arrivasse con i fogli del mutuo e gli assegni circolari. Sono anche riusciti a farsi visitare (una degli eredi, cadendo dalla scala si era tutta tumefatta e han preteso un parere medico… che avremmo voluto far pagare almeno tanto quanto hanno rialzato il prezzo della casa durante la contrattazione. Avete capito bene: hanno rialzato sul prezzo di partenza…ma questa è una storia vecchia…).

Dopo il rogito ho fatto finalmente vedere la casa ai miei (mio padre non ci era mai nemmeno stato!).

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17 settembre 2009

Mmmmmmm! Che buoni gli omogeneizzati, mamma!

Finalmente (dopo tre giorni) abbiamo imparato a mangiare l’omogeneizzato. Tutto. Sissignore, tutto il vasetto, compreso il residuo sul coperchio. E senza sbrodolarsi più di tanto! Perché la mamma, vedendo la nonna come faceva, ha capito che il cucchiaino bisogna proprio ficcarglielo tutto in bocca (e adesso che ho comprato quelli di plastica non ho paura di fargli male). Lui lo ciuccia, poi degusta schioccando la bocca e frigna se non arriva il successivo.

Che bello. Che bello. Che bello…ehm, sì… a parte qualche imprevisto…

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14 settembre 2009

Aggiornando dal principio…

La fase trasloco è cominciata. Delirio. Fabio ha voluto che smontassimo tutto l’armadio (che ora giace sul fondo della camera scomposto in 64 assi) prima di aver fissato con l’OMG, associazione di volontariato, una data per il trasloco. Vestiti dappertutto (i suoi riposti in un altro armadione che resterà qui nella casa vecchia, i miei nei sacchi neri). Ha voluto inoltre svuotare tutta la credenza (piatti di porcellana, bicchieri di cristallo) che ora giace vuota, in soggiorno. Infine ha voluto smontare tutti i lampadari.

Immaginatevi ora una donna, sola in casa, in una giornata uggiosa, seduta sull’unico spigolo libero del divano, in un soggiorno disastrato, con libri, giornali, bilance, carrozzine, ovetti, culle, vestiti, mensole appoggiati un po’ ovunque, in lontananza una lavatrice che eternamente diffonde il suo lento sciacquio, un bambino urlante… e tutto questo al buio. Meno male che ho il portatile sulle ginocchia!

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10 settembre 2009

Per fortuna Pietro trangugia tutto il biberon senza problemi.

Penso che come similitudine sia molto adatta quella coi pesci rossi. Quelli della boccia di vetro, per intenderci. Quelli che più gli dai da mangiare, più mangiano… finchè non gli scoppia la pancia.

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9 settembre 2009

Silenzio telematico? Sarà perché penso che sia ufficiale che ho creato scompensi a tutte voi (quasi tutte voi) raccontando senza filtri i miei problemi di allattamento.

E’ ufficiale: mi avete contattato tutte a turno raccontandomi cosa succedeva durante l’allattamento e chiedendomi se fossero scene uguali a quelle di Pietro. Mio marito mi ha detto: “Hai visto cosa hai combinato? Questo forum è lesivo: non c’è niente di peggio di una psicosi collettiva, che peraltro hai creato tu!”. Insomma, mi scuso se parlavo a bassa voce al telefono o se ho messo giù un paio di volte, ma non volevo che mio marito sentisse perché poi avrei dovuto dargli ragione!

La verità è che ora sono molto più serena. Continuo a dare di tetta tutte le volte (a volte solo per un minutino) in modo che un briciolo di stimolo ci sia (anche se mi sa che sta finendo la scorta!).

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5 settembre 2009

Non ho ancora trovato il tran tran giusto però:

  1. Ho ricominciato a dare una tetta per volta
  2. Eventualmente, se serve (praticamente sempre, tranne che di notte… ma solo perché non faccio la doppia pesata!) faccio giunta (60 ml o 90 ml)
  3. Una volta o due al giorno faccio solo un bibe da 180 di latte finto senza attingere alle tette
  4. Ieri ho provato a fare ogni tre ore. Ultima poppata a mezzanotte e mezza (eravamo fuori a cena: alle 21.30 tetta, a mezzanotte e mezza 180 ml di finto). Si è svegliato verso le sette di mattina permettendomi una notte tutta intera (per modo di dire: la bufera di vento di stanotte mi ha fatto svegliare tre volte)
  5. Tutte le volte che devo dare solo tetta quasi non respiro per paura che si stacchi. Visto che il bimbo non è scemo, molto spesso non si attacca perché “immagina” che non ci sia un cavolo da ciucciare e mi respinge (non vi dico la sensazione orribile). Allora (so che è folle) lo inganno: gli metto il ciuccio in bocca e lo avvicino al seno, poi furtivamente, tolgo il ciuccio e metto la tetta. A quel punto ciuccia di brutto. Mi accorgo che davvero non c’è più latte solo quando il trucco del ciuccio non funziona più (chi chiama la neuro-deliri?)
  6. La bilancia ha funzionato a meraviglia quando l’ho usata con i miei suoceri (praticamente sembravo una pazza quando gli ho detto che una volta dava una roba e una volta ne dava un’altra). Addirittura hanno fatto le prove con i pesetti da 500 g, 100 g etc…quelli di piombo per intenderci e al massimo sgarrava di 15 g. Ovviamente stamattina né io né Fabio abbiamo capito se avesse mangiato 70 ml o 140 ml (ma si può!!!!!!!) perché tra un po’ basta che Pietro sorrida perché il pesetto si sposti (alla fine ho deciso che aveva mangiato 140 ml…)

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3 settembre 2009

Ieri sera mentre guardavamo Lost in streaming (è un mese che la sera ci siamo fissati con questo appuntamento. Pietro di solito mangia e poi si addormenta verso le 9.00. Credo sia per questo che non mi ha mai tirato la mattina) ho provato ad attaccarlo un po’: volevo che la poppata serale fosse quella con il mio tirato sommato all’artificiale, ma il più tardi possibile. Dopo pochi secondi, solita scena isterica. Ormai deduco che lui ciuccia, sente arrivare e poi non sente più e si incazza a tal punto che se provo a riattaccarlo si ritrae (come dire, scemo sì, ma fesso no!). Cambiare tetta dopo un quarto d’ora abbondante non è terribile né sbagliato. E’ farlo ogni minuto e mezzo che è sbagliato. Il latte nutriente arriva proprio verso il quarto d’ora, mi sembra l’avesse detto anche l’ostetrica. Io lo spostavo a destra e a manca ogni due per tre perché era l’unico modo perché rimanesse attaccato (evidentemente schizzettavo un po’ e poi smettevo e cambiando tetta si ripeteva uguale lo schema).

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