Cara amica disperata: le altre hanno detto tutto.
Volevo precisare in effetti che:
Cara amica disperata: le altre hanno detto tutto.
Volevo precisare in effetti che:
Amica, non son sicura di aver capito il problema…
Tu preferiresti che tuo marito non andasse a giocare a calcetto perché sarete nella casa nuova per la prima volta quella sera?
Dunque, non so se sono impopolare. A parte che se mi sentisse Fabio, che mi accusa che quando andava a giocare a tennis (ora si è sciolta la squadra) glielo facevo pesare sempre, direbbe che mento…
La verità è che magari rientrava a casa alle 18.45 dal lavoro e poi usciva alle 19.00 per andare al tennis e poi rientrava alle 21.45 e io nel frattempo gli preparavo la cena e lo aspettavo per mangiare, poi allettavo da sola i bimbi e lui quando rientrava faceva la doccia e poi mangiava e magari si metteva al PC per poi passare direttamente dal divano al letto: insomma, io criticavo il fatto che non tornasse un po’ prima dal lavoro perché così non ci si parlava nemmeno…
Ma in realtà non sono così sconvolta dalla cosa. Cioè non capisco la gravità dell’atto.
Pediatra: “Eh sì, darei l’antibiotico a Pietro, visti questi rantoli bibasilari e la febbre…”
Mamma: “Ah, sì, vero? Coff-coff. E cosa mi dici di Leo, che ha ancora la tosse?”
Pediatra: “Mmm, ma questo bambino non è ancora a posto… Anche se ha solo febbricola serale… ha dei rantolini sparsi e qualche sibilo. Mi spiace, ma a questo punto lo darei anche a lui.”
Leo sabato non ha avuto febbre e domenica sera non gliel’ho neanche misurata. Continua con questo moccio perenne e la tosse, ma mangia molto bene e dorme tutta notte, salvo colpi di tosse sparsi.
Pietro un disastro. Venerdì sera 38.8°C. E così pure durante tutta la giornata di sabato. Non mangia quasi niente. Ieri a pranzo ha voluto uno yogurt (vomitato nel piatto). Ieri pomeriggio è arrivato a 39.4°C. La tosse è molto forte, fa aerosol mattina e sera e gli ho messo un po’ di Broncovaleas perché mi sembra ci sia un po’ di broncospasmo. La notte per dormire gli do un misurino di Nitossil perchè altrimenti non riesce ad addormentarsi tanto è scosso dalla tosse. Stamane era sfebbrato, non gli ho dato Tachipirina e oggi pomeriggio la febbre è tornata su e ora l’ho messo a letto con 38.6°C.
Non ero io a chiedere del doposcuola, anche se mi ha fatto piacere leggere riguardo alle vostre organizzazioni. Quanti dei vostri fanno attività pomeridiane sportive? E quando dite che vanno a musica intendete con l’asilo o un’altra cosa? E cosa fanno?
Noi siamo messi proprio male. Leo si è sfebbrato definitivamente, ma ha una tosse da camionista.
Ieri pomeriggio Leo, sempre molto tossicoloso, aveva 38.6°C. Mia suocera gli ha messo una tachipirina alle 17.00. Alle 20.00 aveva 38.1°C e non ho fatto nulla, pensando di metterne un’altra verso mezzanotte. Ma alle 23.30 Leo era sfebbrato, così non ho fatto niente.
La notte è andata bene, Fabio si è alzato alle 4.00 per partire per Pordenone e non so come sia possibile, ma nonostante la malattia di questi giorni, Leo continua a non svegliarsi di notte (o meglio, tossisce, ma poi si riaddormenta; io mi sveglio, ma non mi alzo).
Stamane mi aspettavo febbre, invece no. E così fino a questo pomeriggio, quando verso le 17.00 ha avuto 37.8°C e mia suocera, sua sponte, gli ha messo una tachipirina. Ora è andato a letto con 37.5°C. Sta facendo aerosol con Clenil mattino e sera e mette Daktarin 3 vv/die. Niente antibiotico per ora. La lingua sembra un funghetto (bianca e rossa). L’afta mi sembra più piccola. Forse ha ridotto un po’ il muco, ma la tosse è abbastanza paurosa. Diciamo che l’unica cosa oggettiva è che la febbre è calata.
Ora l’ho scritto alla pediatra perché l’antibiotico ero convinta di darglielo oggi, ma questa storia della febbre che è migliorata mi ha spiazzato.
Pietro ha cominciato con tosse ieri, molto cavernosa. Oggi è tornato da scuola con 38.1°C. Aerosol anche per lui. Non ha cenato, mentre Leo continua a mangiare tutto.
Io ho mal di gola ieri e oggi tosse dolorosa e catarrale che, dal saporaccio (scusate!), mi sembrerebbe proprio batterica. Vabbeh… Ci siamo impestati tutti.
Per rispondere a voi:
Ragazze… brevemente: da martedì Leo ha febbre (fino a 38.8°C). Stamane l’ho portato ancora dalla pediatra per questo (alle 7.00 aveva già 38.7°C) e poi perché è aumentata tosse e ha la lingua tutta bianca con delle afte enormi all’interno delle guance. Insomma, mi ha dato un antifungino in gel sospettando candida orale, poi Clenil aerosol e ha prescritto Amoxicilllina dicendo però di aspettare a prenderla. Ma domani se va avanti così gliela do perché è una pietà. Non so come faccia a mangiare.
In risposta a voi:
-Pietro è già stato ad uno spettacolo teatrale per bambini con la nonna e Fabio mentre io ero al lavoro un sabato. Pare gli sia piaciuto molto. Purtroppo ho Leo malato e Pietro che comincia con la tosse. In ogni caso ditemi luogo e ora dello spettacolo a cui vi riferite che ci faccio un pensiero, sperando di trovare ancora biglietti all’ultimo, ma d’altra parte prima non lo posso sapere…
Cena da amici sabato scorso (due colleghi). Chiedo a Fabio se è certo di portare anche i bimbi.
“Ma certo che sì, siamo una famiglia!”
Per fortuna (o purtroppo) le altre due coppie invitate danno buca. Pappa enorme per Leo, crema di riso e ricotta, sembra che il bimbo stasera non abbia il fondo. Uscita fantozziana con passeggino, borsone, borsa dei giochi e bambini incappucciati sotto il diluvio universale. Coda per incidente con tanto di fiaccole al suolo. Fabio non sa la via esatta dei nostri ospiti.
Di qui, di lì, di là: tre inversioni a U consecutive. Sentiamo tossire timidamente. Sentiamo una puzza indicibile. Fabio, mi sa che Leo ha rigurgitato.
Animiamo il forum con un argomento sempre molto discusso: la cacca.
Pietro non aveva più problemi di “incontinenza” né di cacca né di pipì.
Una sera fa la cacca e mentre Fabio lo pulisce gli domanda chi lo pulisca a scuola. Sapevamo che era la sua maestra, la quale fa portare a ciascun bimbo una scatola di salviettine all’uopo, tanto che una volta anche Pietro aveva detto che veniva pulito con le salviettine (a casa nostra mai e questo mi aveva dato la conferma che fosse vero). Invece lui risponde candidamente che nessuno lo pulisce. E spiega: “Perché io vado da solo a far la cacca, poi quando finisco chiamo, ma il salone è lontano, bisogna fare una curva, e non mi sentono”. E quindi? Guardiamo le mutandine e scopriamo (l’avevo notato anche la sera prima, ma era stato il primo episodio) che sono sporche di cacca come quando un bimbo si gratta il buchino e lascia il marroncino. Dico che non va bene e che da domani deve dirlo alla maestra. La mattina dopo dico alla baby sitter di far presente la cosa all’asilo. Ero convinta che il problema si verificasse perché magari Pietro diceva di andare a fare la pipì e poi invece faceva la cacca e che quindi la maestra, vedendolo riapparire, non si ponesse il problema di chi l’avesse pulito…