Come sopravvivere all’allattamento al seno

Ho allattato quasi ovunque. A letto, sul divano, in poltrona, al ristorante, in chiesa, ai margini di un campo da calcio, camminando, mangiando, tra una partita di tennis e l’altra, in gita all’acquario, al minigolf, in spiaggia, in funivia, in una macchina in corsa (è successo una sola volta, lo giuro. Non lo farò più. E comunque non guidavo io…).

Alla fine allatti dappertutto. E in ogni modo. Alla fine si attacca anche se stai a testa in giù. Se lo tieni con una mano sola. Se con l’altra stai cucinando. Alla fine sembra tutto così semplice. 

Infatti il difficile è l’inizio. Con ogni figlio. Almeno per me è stato così.

Mi ritrovo a dare consigli sull’allattamento quando anche io ho avuto qualche difficoltà. Ma forse è giusto così, perché posso condividere con voi vere esperienze di vita vissuta, problemi e loro risoluzioni.

Il primo consiglio in assoluto, soprattutto con il primo figlio, è una regola aurea, da tatuarsi su un braccio (o un seno, che forse è meglio): chiedete aiuto all’ostetrica fin da subito.

Continua a leggere →

12 marzo 2022

La seconda tornata vaccinale è stata superata brillantemente. Meningococco e seconda dose di Rotavirus. Le addette ai vaccini erano affascinate dal bimbo di quattro mesi che si metteva il ciuccio in bocca da solo. “Venite a vedere!” Sembrava un’attrazione dello zoo. SG è stato bravo, nel pomeriggio un po’ frignoso. A scanso di equivoci gli ho infilato la prima suppostina di Tachipirina 125 mg della sua vita: non aveva la febbre ma non volevo nemmeno che soffrisse inutilmente. E’ stato irrequieto un paio di giorni. Ma anche questa volta non abbiamo dovuto assistere nè a diarree profuse nè ad occlusioni intestinali. 

In piscina siamo tornati altre due volte. La prima volta abbiamo testato l’immersione verticale: ciuccio in bocca, testa contro il mio petto. Giù e su. Non pare essersi quasi accorto. Ha strabuzzato gli occhi, dato un colpetto di tosse e stop. L’ho poi messo nel salvagente e sono uscita per fargli una foto. Purtroppo ho dimenticato di levargli il ciuccio di bocca e, si sa, acqua tiepida, recente evento stressogeno, ciuccio in bocca… il tempo di prendere il telefono e il bambino aveva la testa che ciondolava letteralmente a pelo d’acqua, gli occhi chiusi, un sonno profondo che si è protratto anche mentre lo tiravo fuori, lo lavavo, lo vestivo, lo riponevo nell’ovetto e lo portavo a casa. 

Continua a leggere →

4 marzo 2022

Settimana scorsa siamo stati al corso di acquaticità regalato dagli zii per la nascita di SG. 

Non l’ho mai fatto con gli altri figli, ero curiosa di provare.

Arrivata in piscina, mi sequestrano le ruote della carrozzina per evitare di portarle in piscina. Trasporto negli spogliatoi Santiago, dormiente nel suo ovetto. Ho avuto la lungimirante idea di indossare il mio costume sotto i vestiti (l’unico intero che ho, di dieci anni fa, ma che ancora mi sta!), pertanto devo solo spogliarmi e depositare pantaloni e felpa in un armadietto. Guardandomi in giro individuo un paio di mamme con pargolo che paiono veterane del luogo. A mia domanda rispondono che il bambino va cambiato dentro e quindi ci avviamo alle vasche. Arrivati alla piscina piccola, seguendo l’esempio delle altre, mi approprio di un fasciatoio sul quale comincio a disporre costumino, cuffietta e asciugamano. Mentre Bruno Mars a tutto volume si vanta del suo successo con le ragazze, Santiago non dà segni di vita: dorme come un sasso. Alla fine, suo malgrado, lo prelevo e lo spoglio dolcemente. Piano piano si sveglia.

Si avvicina l’istruttrice: “Prima volta?”

Continua a leggere →

28 febbraio 2022

Quante cose sono successe in questi giorni!

Nuove esperienze per mamma e bimbo!

Intanto la mamma si è buttata e ha deciso di iscriversi ad un torneo di tennis dopo un anno circa dall’ultimo al quale ha partecipato senza sapere, all’epoca, di essere già incinta. 

Continua a leggere →

18 febbraio 2022

A inizio settimana siamo stati dalla pediatra: il pargolo cresce, paffuto e coccoloso. Pesa 7 Kg ed è lungo 63 cm. La sua circonferenza cranica è di 44 cm e, se i due precedenti valori antropometrici si attestano tra il 75esimo ed il 90esimo percentile, quest’ultima supera il 97esimo: degno fratello dei precedenti miei due.

Ho cercato di spiegare alla pediatra le mie perplessità sull’ipotetica carenza di latte e, non dico che mi ha riso in faccia, ma diciamo che mi ha fatto capire che problemi non sembrano essercene. In verità io so che non ce ne sono fintanto che lo pompo di latte a richiesta come e quando vuole lui, ma temo sempre di non riuscire a soddisfarlo pienamente (di fatto mangia ancora ogni 3-4 ore al massimo e, ogni tanto, ciuccia con una tale ingordigia che sento il fluire del latte via da me e mi domando come possa un seno funzionare come un rubinetto aperto). Stessa cosa quando le ho chiesto come mai ogni tanto passasse giorni interi a rigurgitare. “Eh, con tutto quello che manda giù…!” è stata la sua laconica risposta. Ho cercato strenuamente di sostenere il mio punto di vista anche riferendole che, nel periodo in cui mi era sembrato di essere agli sgoccioli (letteralmente parlando), il bambino aveva avuto ben due giorni di stipsi. A questa osservazione non ha ribattuto in alcun modo.

Continua a leggere →

15 febbraio 2022

Il 5 febbraio ho avuto perdite rosate che poi si sono tramutate in vere e proprie perdite da ciclo. A questo punto deduco che, quando due settimane prima perdevo abbondante liquido trasparente e mi chiedevo come mai, in effetti stavo ovulando. Pazzesco. Allattando dieci volte al giorno. Mah. Fatto sta che posso dire che questo capoparto è stato piuttosto devastante, sembravo un vitello scannato ed è andata avanti così per più di sette giorni.

Latte ne ho ancora a sufficienza, pare. Santiago ciuccia e si strozza come da copione. Rigurgita e vomita per ore anche dopo la poppata. Penso che questo sia legato in parte anche ad un certo sconquasso causatogli dal vaccino del Rotavirus. Non ha avuto diarrea profusa, in effetti, ma il numero dei rigurgiti è aumentato significativamente la settimana successiva alla somministrazione e, ogni qual volta la sua pancia borbottava, specie durante la poppata, si staccava e cacciava grida belluine come se lo stessero scuoiando, per poi riattaccarsi pacifico e terminare il pasto come se nulla fosse.

Continua a leggere →

9 febbraio 2022

Un paio di settimane fa Santiago Gabriele è stato sottoposto al controllo ecografico delle anche. 

Arrivati in anticipo, ci ha ammessi ugualmente alla visita un medico molto cortese, affiancato da una specializzanda. 

“Vediamo un po’: Santiago Gabriele! Come mai Santiago?”

Eccoci qua. Mai una volta che mi chiedano come mai Gabriele!

“Perché nel 2020, in piena pandemia, abbiamo fatto il Cammino di Santiago…”

“Tutto???”

“No, solo gli ultimi 125 Km, eravamo con gli altri due figli…”

“Altri due figli? Ma quanti anni hanno per aver camminato?”

“Il più grande quasi 13 e il piccolo 10…”

“Ma lei quanti anni ha?”

“Eh, 38…”

“E quindi, diceva, avete fatto il Cammino e, tra una tappa e l’altra, avete concepito?”

Continua a leggere →

5 febbraio 2022

Il cosiddetto “strippo latte” è una costante per ogni donna che allatta. O almeno posso dire, alla terza esperienza, che lo è per me. 

Ti avvisano che ci sono i cosiddetti scatti di crescita, ma a quello del novantesimo giorno di vita teoricamente mancavano ancora due settimane e quindi perché mi sembrava di avere meno latte? Dopo qualche minuto che ciucciava avidamente, si staccava e cominciava a urlare, poi si riattaccava, ribaltava gli occhi indietro in segno di godimento, ma dopo qualche minuto ancora, riprendeva ad urlare. A differenza degli altri due figli, finora a Santiago ho quasi sempre dato una tetta alla volta e quindi, sembra stupido, ma ho fatto fatica all’inizio a ricordarmi che di tette ne ho due. Pesa quasi 7 Kg, ci sta che una tetta non gli basti più. E quindi, quando la scena si è ripetuta, specie in occasione delle poppate dalle ore 18.00 in poi, ho cominciato a dare la tetta controlaterale e così ho tamponato un paio di giorni. 

Continua a leggere →

26 gennaio 2022

Ho cantato vittoria troppo presto. Dopo essermi liberata dei ragazzi alla fine delle festività natalizie, ecco che mi ritrovo Leonardo a casa in DAD. Connettiti di qua, interrogami di là, cosa mangiamo, vediamo un film, facciamo un gioco. Il povero SG è passato in secondo piano, cadenzando le mie giornata con le sue poppate.

Da oggi però, finalmente, siamo tornati soli.

Aggiornamenti:

Continua a leggere →

Cambiare il bambino di notte

E’ come cambiarlo di giorno. O no?

Con l’esperienza si impara a farsi furbe, ovviamente quando si può…

Nel primo mese non c’è scampo: solitamente il neonato come mangia, fa la cacca. A volte anche due volte di fila (io la chiamo la “doppietta”). E questo accade anche di notte. E la cacca, si sa, sarebbe meglio sempre lavarla con l’acqua corrente. Tuttavia, di notte qualche eccezione si può fare. E vi spiego il perché.

Continua a leggere →