26 gennaio 2022

Ho cantato vittoria troppo presto. Dopo essermi liberata dei ragazzi alla fine delle festività natalizie, ecco che mi ritrovo Leonardo a casa in DAD. Connettiti di qua, interrogami di là, cosa mangiamo, vediamo un film, facciamo un gioco. Il povero SG è passato in secondo piano, cadenzando le mie giornata con le sue poppate.

Da oggi però, finalmente, siamo tornati soli.

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Cambiare il bambino di notte

E’ come cambiarlo di giorno. O no?

Con l’esperienza si impara a farsi furbe, ovviamente quando si può…

Nel primo mese non c’è scampo: solitamente il neonato come mangia, fa la cacca. A volte anche due volte di fila (io la chiamo la “doppietta”). E questo accade anche di notte. E la cacca, si sa, sarebbe meglio sempre lavarla con l’acqua corrente. Tuttavia, di notte qualche eccezione si può fare. E vi spiego il perché.

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Come vestire il neonato

Beh, che domande! Con un bodino e un tutino! Semplice, no?

Non sempre…

Specie quando sono appena nati, che sono flaccidi (quasi tutti), che non tengono su la testa, che non controllano gli arti, insomma… che non collaborano! Ecco qualche spunto per facilitare la vita.

Partiamo dal bodino. Spesso le neomamme fanno un po’ fatica a far passare la testa per il foro previsto (uno psicanalista fantasioso ci vedrebbe un significato freudiano, almeno per quelle che non hanno dovuto subire un cesareo…). Capita di vederle armeggiare con questo capo di vestiario, nel vano tentativo di infilarlo dal basso, facendo passare prima i piedi: tutto apparentemente semplice, fino a quando il bodino si incastra irrimediabilmente sotto le ascelle dell’infante e, a quel punto, se non vogliono correre il rischio di lussare un braccio al proprio figlio, devono arrendersi all’evidenza e desistere dall’ardua impresa. In verità infilare la testa non è poi così difficile, basta avere fiducia nel fatto che lo scollo del bodino è stato disegnato e studiato per questo scopo e infatti è diverso dalle nostre T-shirt. Ammetto di non essere in grado neppure io di spiegare come facciano le ostetriche ad arrotolare tutto il bodino riducendolo ad una sorta di pozzetto che poi posizionano sotto la testa in modo che magicamente, pluf, cada all’interno e ci si ritrovi già con il bambino mezzo vestito…

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Il cambio del pannolino

Sembra una banalità, ma non lo è. Perché se all’inizio il bimbo è piccolo e sta quasi (quasi!) immobile, mano a mano che cresce bisogna spesso imbastire una lotta greco-romana per riuscire a fissare i cerottini adesivi sulla pancia. E anche perché, sebbene non si direbbe, è stupefacente la mole di escrementi che una creatura così piccola può produrre.

-Scegliere come posizionarsi rispetto al fasciatoio non è una cosa irrisoria. Durante la degenza in ospedale insegnano a cambiare il pannolino stando frontali, ma a casa spesso il fasciatoio è addossato ad una parete per il lato lungo e quindi si tratta di scegliere almeno per i primi tempi, una posizione che rimanga quella, in modo da creare un certo automatismo nei movimenti. Personalmente tengo la testa del bambino a sinistra e i piedi a destra

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10 gennaio 2022

E (finalmente) oggi è ripresa la scuola. Intendiamoci, abbiamo passato tanti bei giorni insieme, i ragazzi ed io. Però stamattina, la casa silenziosa, la mia colazione in solitaria, la mia doccia rituale, la passeggiata con SG e il cane… sono stati un toccasana.

Santiago è stato sempre bravo, sono gli altri due che hanno richiesto più attenzioni. Innanzitutto per impedire loro di accedere indiscriminatamente a televisione e computer. E poi perché i miei figli adorano giocare con me ai giochi in scatola. Per questo la colazione era seguita sempre da una partita, a volte interminabile, scandita solo dalle poppate di Santiago ogni due/tre ore. Una volta non ci siamo neppure accorti che fossero arrivate le 14.00 e abbiamo saltato il pranzo!

Per il resto, grandi passeggiate al parco, in centro, qualche cena con amici a casa, qualche serie TV da vedere tutti insieme…

Oggi però sono di nuovo sola con il mio ultimo nato.

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4 gennaio 2022

Santiago Gabriele è un bimbo scoreggione.

Fa le puzze, proprio come un adulto. 

La cacca liquida la fa con le bolle, il rumore è quello che fa una cannuccia quando soffi dentro la lattina di Cocacola. Ma le scoregge sono proprio dei “proooooot” lunghissimi, asciutti e… puzzolenti! Non ricordavo questa cosa negli altri miei figli e a volte ridiamo come matti perché, nel silenzio generale, partono due o tre peti sonori seguiti spesso da un eclatante sospiro di liberazione.

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