E (finalmente) oggi è ripresa la scuola. Intendiamoci, abbiamo passato tanti bei giorni insieme, i ragazzi ed io. Però stamattina, la casa silenziosa, la mia colazione in solitaria, la mia doccia rituale, la passeggiata con SG e il cane… sono stati un toccasana.
Santiago è stato sempre bravo, sono gli altri due che hanno richiesto più attenzioni. Innanzitutto per impedire loro di accedere indiscriminatamente a televisione e computer. E poi perché i miei figli adorano giocare con me ai giochi in scatola. Per questo la colazione era seguita sempre da una partita, a volte interminabile, scandita solo dalle poppate di Santiago ogni due/tre ore. Una volta non ci siamo neppure accorti che fossero arrivate le 14.00 e abbiamo saltato il pranzo!
Per il resto, grandi passeggiate al parco, in centro, qualche cena con amici a casa, qualche serie TV da vedere tutti insieme…
Oggi però sono di nuovo sola con il mio ultimo nato.
Aggiornamenti:
Qualche volta, di giorno, è arrivato a ciucciare a distanza di cinque ore dalla poppata precedente ed ho intravisto la luce in fondo al tunnel.
Qualche notte, tra cui ieri notte, ha tirato di più. Ieri addirittura dalle 23.00 alle 4.50 e dalle 4.50 alle 8.30. E non è affatto male. Strano, perché ieri non ci avrei scommesso una lira: era stato agitato tutto il pomeriggio e la sera aveva continuato a rigurgitare massivamente il latte (che io pensavo poco, visto che frignava ed ero già rientrata nel mood “oddio non c’è più latte!”). Probabilmente tutto quel piangere e contorcersi l’ha stancato e stanotte ha dormito come un sasso (un sasso di tufo però, considerando che comunque un paio di volte si è svegliato e sono riuscita a sedarlo con il ciuccino).
Mio marito ha la sua teoria, che il bambino stia diventando capriccioso (?!?).
Cioè che a volte pianga solo perché vuole stare in braccio.
Che gli do troppo spesso la tetta.
Che se non lo abituo di giorno a stare qualche ora in più senza tetta, come posso pensare che di notte mi tiri più ore consecutive.
E infine, questa è la novità di ieri, che forse potrei dargli ogni tanto un po’ di latte artificiale, così magari si sazia di più e non mangia così spesso.
Saltando gli improperi che ho solo pensato (solo pensato, giuro!) e che non vi riferisco perché non utili ai fini della dissertazione, le mie considerazioni sono ovviamente differenti.
E’ vero che è cresciuto, lo dicono anche i ragazzi. Che è più partecipe, che richiede più attenzioni (e per fortuna!). Che gli piace stare in braccio, che si guarda allo specchio. Che ride, con una risata aspirata che sembra un singhiozzo ma non lo è, che ride anche di notte, senza apparenti ragioni, che ride se ridi ma anche se sei serio, che ride ogni volta che incroci il suo sguardo. E’ vero che quando è felice adesso pare dica “Yuhuuu!” ed è troppo simpatico. Che a volte piange (oddio, anche lui sa piangere?), emette due o tre “Ueeee” e poi si cheta subito se lo prendi in braccio. E qualche volta erompe in un rutto fragoroso appena lo verticalizzi e quindi “Ueeee” stava per “Tirami su, che devo rigurgitare!”.
Ma non mi sembra di dare troppo la tetta. Anche di giorno ormai siamo sempre attorno alle tre/quattro ore ogni poppata. E secondo me in ogni caso non ha senso dargliela di meno per abituarlo a stare senza di notte. Anzi, dal mio punto di vista, più gliene do di giorno e meno fame avrà la notte. Per quanto riguarda il latte artificiale, pur essendo la prima ad avere le paturnie sulla qualità/quantità del mio, non credo abbia alcuna logica pensare che ieri frignasse perché insoddisfatto. E la riprova è che prima di andare a letto rigurgitava tantissimo, cioè di materiale ne aveva a iosa, probabilmente era solo disturbato dall’acidità. Di fatto poi ha tirato quasi sei ore stanotte (record assoluto) dopo la poppata delle 23.00, che mio marito diceva di non fare in primis perché aveva mangiato alle 21.00 e poi perché rigurgitava. Però, sarà stato l’istinto materno o altro, quando piangeva (e ieri sera piangeva eccome) e muoveva la testa avanti e indietro con la bocca spalancata a cercare qualcosa che somigliasse ad un capezzolo nel raggio di metri, mi è sembrato chiaro che volesse mangiare…
Infine, ho provato ad indossare il marsupio della Chicco. L’avevo montato con il riduttore un mese fa, ma ricordando che l’ostetrica nel primo mese sconsigliava il marsupio in favore della fascia (che non ho), non l’ho mai usato. Ieri invece ho deposto Santiago all’interno, seguendo le istruzioni per i bambini da 1 mese in su (da neonato le gambe non devono penzolare fuori, adesso invece sì). Una volta capito il meccanismo è abbastanza facile, a parte il fissaggio della cinghia dietro le scapole, che però è fondamentale. Lui si è lamentato un po’ appena messo dentro, ma poi si è addormentato. A me fa senso quando stanno con la faccia così appiccicata al corpo, ho sempre paura che facciano fatica a respirare, ma evidentemente mi sbaglio. Nonostante avessi tolto il maglione, però, mi ha sudato tutto il petto dove lui era appoggiato. La sensazione è comunque bella, hai le mani libere e in effetti ho potuto fare diversi mestieri in casa, però a me dopo un po’ hanno cominciato a bruciare i muscoletti della schiena. Forse ero contratta io e non lasciavo andare completamente il peso del bambino. Forse, semplicemente, il peso del bambino, 6.030 Kg settimana scorsa, per la mia schiena malridotta non è il massimo. Vi dirò meglio più avanti.