29 dicembre 2021

Questi quindici giorni sono volati letteralmente. Fabio è stato in ferie fino a Natale e quindi, a scuole terminate, abbiamo fatto qualche giro in centro in assetto completo, due ragazzi, la carrozzina e il cane a goderci il clima festivo. Una sera siamo addirittura usciti a cena con i tre pargoli (questa volta il cane è rimasto a casa) insieme ad alcuni amici e, come al solito, Santiago ha ronfato tutto il tempo e io mi sono scofanata tutto quello che potevo.

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15 dicembre 2021

Ieri sera siamo andati al ristorante!

Ospiti di amici, abbiamo cenato al Ceresio7 a Milano. Posto elegante, ma con musica leggera nemmeno troppo soffusa, camerieri gentili e, soprattutto, cucina divina. Ho mangiato una tartare di orata con arance e avocado e un rombo con carciofi e fagiolini. Al mattino avevo fatto la terza dose di vaccino ed ero preoccupata di non stare bene, ma a parte il solito male al braccio e un po’ di mal di testa, sono riuscita a godermi pienamente la serata. Pietro e Leonardo sono stati dai nonni, mentre Santiago è venuto con noi. Allattato prima di uscire, ha dormito tutto il tempo. Si è svegliato tra il primo e il secondo. Fabio l’ha preso in braccio e si è riaddormentato. Quello che mi ha stupito è che quando si è svegliato non ha cominciato ad emettere tutti i suoi soliti versi di ponzamento vario, ma è stato abbandonato tra le  braccia del papà a succhiettare il suo ciuccino, fino a che si è riaddormentato. Prima di venire via mi hanno suggerito sia di allattare che di cambiare il bambino proprio lì, al tavolo dove mi trovavo. Mi sono fidata dei miei amici, habitué di quel posto, perché a me non sarebbe mai venuto in mente di togliere il pannolino sporco sul divanetto di un ristorante così chic, ma devo dire che la procedura è filata liscia e senza intoppi. La notte è andata come al solito, risvegli multipli, allattamenti e cacche liquide a ripetizione, compresa una doppietta. L’unica novità è che stamattina, dopo la poppata delle 7.30 ho deciso di trasgredire: mi sono messa Goga nel letto e, ancora una volta con mia sorpresa, senza ponzare nè grugnire, si è riaddormentato all’istante. Quando sono stata svegliata dal suono del telefono fisso di casa (era Fabio che chiamava per sapere se fossi morta nel sonno, visto che non rispondevo al cellulare) erano le 11.00.

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13 dicembre 2021

Il weekend scorso è stato molto intenso e sono accadute diverse cose degne di nota.

Venerdì sera sono uscita con tre amiche. Avevo tirato il latte il giorno prima (questa volta direttamente nel biberon Medela) e l’avevo lasciato nel frigo. Mio marito mi ha convinto a scegliere un ristorantino sotto casa, “in caso di necessità”. Sono uscita alle 20.30 e sono rincasata alle 23.30. Ovviamente avevo allattato alle 20.00 in modo che l’autonomia di Santiago fosse massima. E ovviamente al mio rientro Santiago dormiva della grossa, nella stessa posizione nella quale l’avevo lasciato uscendo. Appena rientrata si è svegliato e il latte alla fine gliel’ho dato dalla tetta. La serata è stata piacevolissima, ho mangiato salmone e bevuto birra e, per quanto mi sembrasse di aver dimenticato una parte del mio corpo a casa, la sensazione di libertà (e di leggerezza, visto che non ho più il pancione) è stata stranissima.

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10 dicembre 2021

“Santiago Gabriele è un bimbo meraviglioso”. Così dice mia mamma che le ho risposto al telefono quando è nato, mentre ancora stavo sulla barella in corridoio in attesa di un posto letto in reparto e lei mi domandava come fosse. Io non mi ricordo. Ma lo penso davvero.

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3 dicembre 2021

Sabato scorso sono venuti amici a cena, eravamo in tredici, bambini compresi. Ovviamente il momento allattamento ha coinciso con il momento di sedersi a tavola, quindi mi sono unita agli altri quando già avevano finito le lasagne. Per il resto Santiago è stato bravissimo, ha dormito per tutta la sera, per poi svegliarsi come un orologino svizzero dopo due ore esatte.

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