6 luglio 2013

Scusate la latitanza. Vi leggo regolarmente.

In risposta all’amica incinta: sì, l’ostetrica viene anche a casa su richiesta e gratuitamente. Per il resto, sono d’accordo anche io con il tuo pediatra. Anche la mia nuova pediatra mi aveva fatto una serie di domande sull’autonomia di Pietro l’anno che ci siamo conosciute (io avevo cambiato il mio pediatra), ma niente “giochi mirati”.

Pietro si veste da solo (a volte in maniera non idonea), si lava la faccia da solo e i denti (anche se poi io li ripasso). Ma ricordo che qualcuno dei vostri figli lo fa già da più di un anno! Su passeggino e biberon non ho niente da dire. Il biberon non lo usiamo più da anni e il passeggino idem (non lo usa più nemmeno Leo, anzi, non so come facciano i vostri a starci dentro, i miei non l’hanno mai amato, ma secondo me è una di quelle cose che distingue i maschi dalle femmine!).

All’amica che ha osato lasciare per una sera i bimbi: bravissima. Fatelo anche voi altre: rinascerete!

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29 aprile 2013

Le cose stanno migliorando. Innanzitutto mia mamma è stata dimessa il giorno stesso. Ha dovuto fare un farmaco per via endovenosa che le facesse passare l’aritmia e poi modificare la programmazione del Pace-Maker in modo che qualora si ripresenti l’aritmia, la frequenza non salga così tanto e lei possa tuttavia accorgersene. 

Mi hanno riparato dopo sette giorni la linea telefonica e ripristinato internet. Abbiamo sistemato il telecomando di Sky.

Io cammino con il mio scarpone obbrobrioso, che mi consente di appoggiare il piede e di andare senza stampelle.

Leo è guarito dalla gastroenterite, ma ha iniziato con tosse, soprattutto notturna e da ieri gli faccio l’aerosol. Dal canto mio, sono due giorni che ho il raspino, ma stamane proprio sono conciata perché ho la laringe in fiamme, sono completamente afona e ogni volta che tossisco vengono su pezzi di muco verde rappreso. E ho appena finito l’antibiotico!

Nei giorni scorsi siamo stati un po’ in giro, forse forzando un po’ il piede. Siamo stati in centro il 25 aprile (la mattina a fare la schiumetta, occasione nella quale mi ha persino cagato un piccione in testa…) e anche sabato, nonostante il tempo di merda (ed è lì che ci siamo ammalati?).

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23 aprile 2013

Questa infelice serie di eventi sembra non avere fine. Leonardo venerdì ha cominciato ad avere attacchi di vomito subentranti. Peraltro, senza aver introdotto cibo, continuava ad avere conati a vuoto. La pediatra mi ha consigliato telefonicamente il Bioketasi supposte, che sul vomito sembrava aver sortito qualche effetto. Peccato che la sindrome sia evoluta con diarrea.

Ora, immaginatemi a casa da sola sul divano, il piede appoggiato ad una seggiolina per tenerlo sollevato. Leonardo che arriva e comincia a fare i conati a vuoto. Io che mi alzo dal divano e “corro” a prendere un secchio saltellando sul piede “sano” (quello che mi fa male per altri motivi da più di un anno e per cui ho anche acquistato i plantari specifici prescritti dall’ortopedico e che dopo questa esperienza sicuramente non migliorerà!).

Torno e mi butto goffamente a terra, il piede rotto allungato sul tappeto, il secchio sotto il mento del Leo che vomita liquami vari e subito dopo rilascia un litro di diarrea che esce dai lati del patello…

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19 aprile 2013

Bollettino di guerra:

Leo, dopo l’esantema esordito domenica sera, ha sviluppato congiuntivite purulenta e da mercoledì anche la febbre, che ieri è arrivata a 39°C. Pur non avendo mangiato nulla, stanotte attorno a mezzanotte ha vomitato a letto. Cambiato il lettino, rideposto il bimbo, successivo nuovo vomito e nuovo cambio letto. Stamattina solo 37.9°C. Speriamo bene.

Io sono uno straccio per via di questo “raffreddore”, se così si può chiamare. Ho il naso completamente occluso da litri di muco verde per cui sto prendendo antibiotico locale. Tuttavia credo che passerò all’antibiotico sistemico perché l’aspetto è proprio batterico e ho cominciato lunedì e non vedo via d’uscita. Stanotte mi sentivo morire, mi svegliavo con naso chiuso bilateralmente e fame d’aria.

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15 aprile 2013

Il giorno del mio compleanno ci hanno tamponato. In coda al parcheggio del centro. Un vecchio rimbambito che voleva darci 20 euro per il danno. Non abbiamo fatto la constatazione. “Facciamo da signori”, ha detto mio marito. “La porto a vedere e poi mi dà la cifra che dice il carrozziere.” Il carrozziere ci ha detto 150 per riparare (malamente) o 500 per cambiare il paraurti. Noi abbiamo detto al signore: “Guardi, non ci interessa, se non vuole tirare in ballo l’assicurazione (cosa che io avrei fatto), ci dia pure le 150 euro per riparare”. Il tipo ha sostenuto che fosse impossibile e che noi ci volevamo lucrare. Ha voluto fare uscire il perito dell’assicurazione. E ora siamo in ballo. Peccato che il perito ci ha stimato 250 euro! E io ora temo che la cosa andrà per le lunghe, perché figurati se il signore accetta di pagare 250 euro (erano 150, prima che lui pretendesse il perito!).

La sera del mio compleanno siamo usciti fuori a cena con la mia amica Francesca e il compagno. Senza figli. E’ stato un sogno. Semplicemente cenare e chiacchierare in pace. Mio marito mi ha regalato un pendente su catenina d’oro, uno zaffiro blu con attorno dodici diamanti. Una meraviglia.

Venerdì parco giochi, finalmente. Con i bimbi bravi. E la promessa di una primavera alle porte.

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29 marzo 2013

Quando ti accorgi di non essere all’altezza…
Porti i tuoi figli un secondo in chiesa per andare a vedere Gesù che è morto.
Durante il tragitto inizia il canto festoso del primogenito: “Gesù risorge dalla sua tomba, ora è con noi e vittorioso! Alleluia Alleluia! Vive col Padreeeeeee!”

(Ma chi gliel’ha insegnata?).

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24 marzo 2013

Ragazze io sto meglio, ma oggi non vado in piscina. Vi ho detto che ho preso questo impegno ogni domenica mentre i bimbi dormono e Fabio lavora di andare a spararmi 100 vasche? L’ultima volta ne ho fatte 120! Beh, oggi non mi sembrava il caso…

Comunque l’altra sera un disastro.

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21 marzo 2013

Ieri, 20 marzo 2013, Leonardo per la prima volta si è gettato fuori dal lettino con rovinosa caduta al suolo: inauguriamo la stagione delle trapunte distese a terra!

L’altro ieri ho vomitato tutta notte! Avevo guardia alle 7.30, ma poi non ce l’ho fatta e sono  tornata a casa. Anche Leo aveva vomitato due volte…

Sono rimasta a casa dal lavoro un giorno, più per precauzione e coccola auto-inferta che per reale malessere, anche se non ero ancora effettivamente a posto. Ho mangiato pastina a pranzo. La sera ha cucinato Fabio e ha fatto la pasta col pesto. Io ero titubante, ma poi l’ho mangiata. Ieri sera a letto ho ricominciato a sentirmi nauseata e stamane verso le 6.30 ho vomitato tutto. Poi mi ha preso la diarrea… e insomma, sono ancora a casa con un mal di testa pazzesco. 

Lato positivo: Pietro è a scuola, Leo l’ha preso mia suocera e io sto guardando “Una mamma per amica”…

Ieri colloquio con la maestra di Pietro a scuola.

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10 marzo 2013

Ragazze la cena è il 22 marzo? Perché mi sa che ne ho un’altra!

In realtà mi hanno invitato oggi… Ovvio che ho detto di no… volevo solo essere sicura che fosse il 22 marzo! Mi dispiace perché è una mia ex collega con due bimbe (la seconda l’ho vista neonata!) e invita anche un’altra mia collega che ha partorito due mesi fa e che viene col bimbo… però, pace! Le ho detto se si poteva fare un altro giorno e mi ha detto di no…

Semmai, se la nostra dura fino alle 21.30 come l’altra volta (!!!!) poi le vado a salutare….!

In risposta a voi:

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04 marzo 2013

Giungo in ritardo e non so quanto io riuscirò a scrivere, vediamo se ce la faccio.
Amica, anche io a tratti posso dire di vivere questa situazione con mia mamma. Perché mentre mia suocera è sempre (e dico sempre) disponibile, mia mamma è più facile che non lo sia. Lei ha due giorni fissi a settimana, lunedì e giovedì. Viene all’una e va via “possibilmente entro le 16.30”. Il che significa che quei due giorni lì o io o Fabio dobbiamo tornare a casa, di solito facendo i salti mortali. E mentre è capitato anche che il lunedì mia suocera andasse a rilevare i bambini alle 16.30 aspettando o me o Fabio, giovedì proprio non può, è il suo giorno della lezione di canto! Raramente di giovedì, quando non poteva tornare nessuno alle 16.30, è andato mio suocero (che ora è in pensione).

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