25 maggio 2022

Stiamo seduti. Sul tappeto. Con i cubotti morbidi da mangiucchiare. 

Questa volta devo ringraziare Fabio che, con il suo fare scapestrato, un bel giorno ha abbandonato il bambino sul tappeto del soggiorno. A pancia in giù. A leccare peli di cane e riccioli di polvere. Al che ho subito inveito: “Tiralo su!”. Messo seduto, ancora non controllava il tronco e tendeva a cadere a guisa di pendolo ora da un lato, ora dall’altro. Un tuffo al cuore ogni volta che pensavo che il suo fragile cranio stesse per frantumarsi al suolo come un vaso Ming. Grazie all’intervento del padre però, il bambino veniva intercettato prima dell’impatto e riportato in posizione.

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18 maggio 2022

Ciò che sto per scrivere è degno di uno dei miei diari del 2010. O del 2011. 

Incredibile come certe cose si ripetano e non si impari mai abbastanza.

Ieri, per la prima volta, ho provato a dare un biscottino Plasmon a Santiago. 

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12 maggio 2022

Oggi SG compie 6 mesi. Pesa 8.8 Kg. Mangia tette a colazione, merenda a metà mattina, pappone con carne a pranzo (e abbiamo introdotto già anche vitello, manzo e prosciutto), merenda a metà pomeriggio, tette come aperitivo, pappone con formaggino a cena (ricotta o robiola) e latte finto della buonanotte, che avviene attorno alle 21.00. Verso mezzanotte si sveglia e, fino a pochi giorni fa, lo raggiungevo in camera e lo attaccavo. Seguiva un risveglio alle 3.30 circa, durante il quale mi ero abituata ad andare al microonde a scaldare il latte finto che avevo già predisposto dalla sera prima. Se l’operazione di incastonamento del biberon nelle mani di Santiago andava a buon fine, grazie anche all’ausilio dell’orso musicale che fa da puntello, tornavo a letto e venivo svegliata solo verso le 7.00. O le 8.00. O addirittura alle 8.30. Se il risveglio avveniva presto, andavo a prelevarlo e me lo portavo in camera (non mi sono ancora disfatta della Next to me, anche se l’etichetta riporta che ne è proscritto l’utilizzo sopra i 9 Kg). Qualche volta invece l’ho trovato a rigirarsi nel lettino in camera sua perché, nonostante i preparativi dei fratelli per andare a scuola, non si era svegliato. 

Una sera ho avuto un’illuminazione: e se invece di allattare a mezzanotte, avessi provato a dare latte finto anche alla prima tappa? Ed è così accaduto un miracolo: dopo il biberon, nessun risveglio fino alle 6.30. Vale come notte intera? Secondo me sì.

Messo da parte l’orgoglio (e le tette), decido che di notte darò solo latte finto, riservando il materno per la prima colazione e verso sera, quando nonostante la merenda mi sembra che sia insoddisfatto. Tutto bene all’inizio.

Ma si sa, le piccole vittorie di solito hanno vita breve. 

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3 maggio 2022

Santiago Gabriele dorme nella sua stanza. La stanza che, al momento dell’acquisto della nuova casa, avevamo soprannominato “la camera della bambina”, perché convinti avrebbe ospitato una femminuccia. La “camera della bambina” è gialla, è dotata di un letto singolo sormontato da un armadio a ponte, una libreria, una scrivania provvista di PC dal quale sto scrivendo in questo momento e un lettino da campeggio. 

Il lettino classico non l’abbiamo più. L’avrò regalato? E chi si ricorda. Un’amica mi ha donato questo, che al momento svolge umilmente la sua funzione. 

La “camera della bambina” di recente era stata presa d’assalto dal figlio maggiore, che aveva improvvisamente stabilito che fosse diventato grande e che quindi potesse abbandonare il letto a castello nella “camera dei ragazzi” per trasferirsi in un luogo più appartato. L’avevo avvisato che, a breve, SG avrebbe preso possesso della “camera della bambina”. E così è stato. Pietro ha detto che non si sarebbe spostato. Gli ho dato due notti di tempo. E così è stato. Anche se ammetto che un po’ mi dispiace. 

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