Oggi SG compie 6 mesi. Pesa 8.8 Kg. Mangia tette a colazione, merenda a metà mattina, pappone con carne a pranzo (e abbiamo introdotto già anche vitello, manzo e prosciutto), merenda a metà pomeriggio, tette come aperitivo, pappone con formaggino a cena (ricotta o robiola) e latte finto della buonanotte, che avviene attorno alle 21.00. Verso mezzanotte si sveglia e, fino a pochi giorni fa, lo raggiungevo in camera e lo attaccavo. Seguiva un risveglio alle 3.30 circa, durante il quale mi ero abituata ad andare al microonde a scaldare il latte finto che avevo già predisposto dalla sera prima. Se l’operazione di incastonamento del biberon nelle mani di Santiago andava a buon fine, grazie anche all’ausilio dell’orso musicale che fa da puntello, tornavo a letto e venivo svegliata solo verso le 7.00. O le 8.00. O addirittura alle 8.30. Se il risveglio avveniva presto, andavo a prelevarlo e me lo portavo in camera (non mi sono ancora disfatta della Next to me, anche se l’etichetta riporta che ne è proscritto l’utilizzo sopra i 9 Kg). Qualche volta invece l’ho trovato a rigirarsi nel lettino in camera sua perché, nonostante i preparativi dei fratelli per andare a scuola, non si era svegliato.
Una sera ho avuto un’illuminazione: e se invece di allattare a mezzanotte, avessi provato a dare latte finto anche alla prima tappa? Ed è così accaduto un miracolo: dopo il biberon, nessun risveglio fino alle 6.30. Vale come notte intera? Secondo me sì.
Messo da parte l’orgoglio (e le tette), decido che di notte darò solo latte finto, riservando il materno per la prima colazione e verso sera, quando nonostante la merenda mi sembra che sia insoddisfatto. Tutto bene all’inizio.
Ma si sa, le piccole vittorie di solito hanno vita breve.
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