28 novembre 2021

La settimana è stata molto piacevole. Tempo permettendo, sono riuscita a fare grandi passeggiate con bimbo e cane al seguito. A piedi fino in centro, fermandomi poi per un caffè, e al parco, camminando per almeno quattro chilometri. Quando ha piovuto mi sono invece dedicata alla sistemazione della casa. In cinque e con il cagnolino, c’è sempre qualcosa da fare.

Camminare mi fa stare bene, mi sento in forma. Mi è tornato il mio solito cronico mal di schiena lombo/sacrale, ma il dolore al bacino mi è completamente passato, le perdite stanno scemando piano piano (ho terminato anche il ciclo di eparina) e mi sentirei pronta per tornare a giocare a tennis… L’unica cosa che non migliora come vorrei è il tunnel carpale, soprattutto per quanto riguarda la mano destra, ma forse, impercettibilmente, qualcosa si sta modificando. L’altro giorno però ho avuto un incipiente tendinite al polso per cui ho cercato di sforzarlo di meno e di tenere il bambino prevalentemente con il braccio sinistro (i vantaggi di essere ambidestri!).

Sono calata di peso di quasi 11 Kg, senza fare nulla di particolare, tranne mangiare e allattare. Probabilmente ora mi stabilizzerò sui valori attuali per un po’. Teoricamente ne ho ancora almeno sei da perdere per tornare al peso di completa forma fisica, ma onestamente non ho nessuna fretta e soprattutto mi trovo bella così. Sarà che gran parte dei chili sono finiti su sedere e tette e mi sento molto JLo.

Venerdì sono stata al consultorio secondo precedenti accordi. Il pargolo, dopo la ormai rituale pipì sul fasciatoio, pesava 4600 g (praticamente ha messo su quasi mezzo chilo in dieci giorni!). L’ho attaccato al seno sinistro spiegando che, mentre il destro sembrava andato a posto, a sinistra ho cominciato ad avere dei problemi: quando comincia a ciucciare sento un forte dolore, che poi va riducendosi. Tuttavia, al termine della poppata, anche quindici minuti dopo, sento come bruciare, scottare, come se avessi qualcosa che sfrega e questo fastidio si irradia anche alla schiena.

Ho spiegato anche che il bambino ha avuto un eritema al sederino, come non ne avevo mai visti negli altri miei due figli: oltre ad essere arrossato, aveva proprio delle aree quasi petecchiali, disepitelizzate, come se fossero lì lì per sanguinare, motivo per cui, sentita la pediatra, ho iniziato con lavaggi con bicarbonato e pasta allo zinco al 30%. Approfondendo per conto mio però ho scoperto che l’aspetto poteva essere tipico dell’infezione da candida e quindi, un paio di volte al giorno, ho iniziato a spalmare un sottile velo di Canesten, con miglioramento del quadro. L’ostetrica a questo punto ha ribadito che i miei disturbi al capezzolo potevano essere correlati a questa situazione e che non era necessario che una eventuale infezione da candida dovesse per forza presentarsi con arrossamento al seno o mughetto nella bocca del bambino (cose che non abbiamo). Mi ha consigliato Daktarin gel orale, da applicare sui capezzoli quattro volte al giorno dopo la poppata. Se entro quattro giorni avessi apprezzato miglioramenti avrei dovuto proseguire per il ciclo completo, pari a dieci giorni. E così da venerdì sto seguendo le indicazioni e, sarà suggestione?, mi sembra di andare meglio.

Così come mi sembra che Santiago sia meno disturbato: di giorno ha provato a dormire anche quasi quattro ore consecutive. Di notte finalmente dà l’impressione che abbia trovato il ritmo ogni due ore, che sembrerà poco ma per me è tantissimo. E soprattutto, dopo il ciclo tetta-cambio-tetta-rutto, messo nella cullina, mi pare impieghi meno tempo a riaddormentarsi.

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