28 settembre 2012

Andando con ordine…

In realtà la posta non si apre e non posso sapere esattamente né a che punto ero rimasta coi resoconti, né tutto ciò che avete scritto voi.

Dunque… giovedì notte scorsa arriva Pietro a dire che ha mal d’orecchio. Riesco a convincerlo a tornare a letto ma alle 7.00 è di nuovo in piedi. Gli fa malissimo a toccare sotto il mento a sinistra e ha la febbre (38°).

Chiamo la pediatra che però è sostituita. Allora, dico, vado in ospedale che trovo un otorino e glielo faccio vedere (sicuramente meglio della sostituta ignota). In H, lo vede una mia cara amica ORL che mi dice che i timpani sono belli e la gola anche. Che potrebbe essere una virosi qualunque, ma magari una mononucleosi, visto i mega linfonodi che ha sotto il collo (se così fosse stato, sarebbe stata una rottura, perché c’è il rischio della rottura di milza e allora ti dicono di non farli correre e poi di stare un po’ fuori dalla comunità).

Ma cazzo, mi son detta, ha frequentato 25 ore in totale (9 giorni di inserimento) e già siamo in ballo con la febbre? Che depressione! Mi ha dato l’antibiotico dicendo di prenderlo solo se la situazione non migliorava. Invece già sabato pome era sfebbrato e siamo usciti a cena sia sabato sera che domenica sera.

Lunedì mi dicono che “il bambino non è ancora ben inserito” e quindi non lo tengono a dormire fino a mercoledì. Quella stessa sera c’è stata la riunione dell’asilo con la presentazione dei programmi e dei bilanci. Ho conosciuto le varie maestre dei vari laboratori, anche se sono dispiaciuta nel vedere che tutte le attività carine (Magic English etc…) sono riservate ai bimbi grandi.

Poi ho scoperto che a marzo faranno una gita in un parco divertimenti. Solo i bambini con gli insegnanti! E poi ho scoperto che c’è una tale tipa (un po’ schizzata a prima vista) che insegna IRC (Insegnamento Religione Cattolica). Ma si può? A casa mia IRC sta per Insufficienza Renale Cronica! Vabbeh.

Martedì avevo il vaccino di Leo. Il quale ha cominciato giustamente a snarigiare e a smoccicare dappertutto in concomitanza con la febbre di Pietro. Io nel frattempo decido di stare a casa un giorno, vuoi per il vaccino, vuoi perché volevo andare a farmi visitare un piede che mi duole da un mucchio e per il quale un ortopedico mi ha mandato a far fare (appunto) delle solette dal podologo. Insomma, giornata campale.

Senza contare che il giorno di ferie in realtà non l’avevo. Alle 9.00 io e Leo portiamo Pietro a scuola dove noto che effettivamente il bimbo non vuole entrare e si mette a frignottare finché non lo convinco allettandolo dicendogli che poi va a prenderlo mia mamma.

Poi vado a ritirare un altro grembiulino in merceria, che con uno solo ero impiccata.

Poi chiamo la pediatra e chiedo conferma del fatto che Leo possa fare il vaccino. Mi dice ok e allora vado in centro. Coda. Vaccino. Torno a casa, pappa Leo. Arriva mia mamma, prendiamo Pietro a scuola. Torniamo a casa e io mi metto in macchina per andare la mia visita. Torno a casa a dare il cambio a mia mamma. Ore 19.99, Leo ha 39°C di febbre. Tachi e via.

Il  giorno successivo Pietro sempre meglio all’asilo (nessuna riferita lite). La maestra alla riunione aveva anche precisato che dei 10 bimbi piccoli, ce ne sono “almeno 7 che non sanno ancora tenere le manine a posto e che se vogliono qualcosa se la prendono senza troppi complimenti” e di “non preoccuparsi perché li mettiamo in riga in poco tempo”. La cosa mi ha consolato assai. Mercoledì è rimasto a dormire e pare senza alcun problema.

Nel frattempo ancora Leo con febbre e gnola violacea nella sede della pneumococcica. Uffa, non so più se è ancora l’effetto del vaccino oppure se è un virus!

La notte tra mercoledì e giovedì un incubo. A letto i bimbi attorno alle 21.00 (anche Pietro, come i vostri, ieri mi ha chiesto di andare a nanna, ma erano comunque le 21.00 passate… secondo me nessun asilo è in grado di sfiancarlo!).

Faccio l’errore di star su fino alle 23.00. Poi mi metto sotto le coperte e parte il Leo. Primo risveglio (classico). Bibe e via. Un’ora dopo, nuovo pianto. E così avanti ogni ora fino alle 3.00. Ora in cui si sveglia e non dorme più. Piange in braccio. Piange se lo metto giù. Piange con ciuccio e senza. Butta via il bibe. Decido di farlo piangere, ma dopo mezz’ora di urla isteriche, non si riaddormenta.

Finalmente, non so come, Fabio riesce a farlo addormentare. E noi di conseguenza. A un certo punto vengo svegliata da Pietro che grida qualcosa da camera sua. E dico: “Cos’ha detto?” E Fabio: “Niente, parla nel sonno”. Alle 4.30 arriva Pietro tutto completamente pisciato.

Erano mesi che non si pisciava a letto! Effetto asilo? Lo cambio tutto e cambio tutto il letto. Torno a letto anche io e si risveglia il Leo. Insomma, un incubo.

Ieri in ospedale ero uno zombie. Ieri sera metto a letto i bimbi e vado a letto ancora (stupidamente, ma c’erano i provini di X-Factor e allora come si fa?) alle 23.00.

A mezzanotte primo risveglio. Bibe e via.

All’una si sveglia e ci risiamo. Non vuol dormire. Alla fine gli ho cambiato il pigiama (nel sospetto che la ciniglia fosse troppo pesante, ma lui non tiene la coperta), provato la febbre (aveva preso Tachi perché aveva 38°C alle 19.00, ma quando l’ho misurata era 36°C!).

Ne abbiamo fatte di tutte (lasciarlo piangere per 40 minuti tra le altre cose).

Senza beneficio. Alla fine, alle 3.45 s’è riaddormentato.

Io stanotte ho perso le staffe. Gli ho urlato di “chiudere quella cazzo di bocca” e Pietro, dal suo lettino, s’è sfilato il pollice di bocca e mi ha redarguito: “Non si dice cazzo” e poi s’è girato dall’altra parte.

Giuro che non sapevo che fare. Stavo perdendo proprio la testa. Ho pregato Fabio di aiutarmi perché se no facevo una strage. Non paghi, alle 7.00 erano svegli tutti e due come grilli.

Io non so più che fare. Non so se dipenda dal fatto che non sta bene ed è intasato o dal fatto che è più sgamato e ora sa come attirare la nostra attenzione. Ad un certo punto l’abbiamo portato nel lettone e s’è calmato e anzi rideva e giocava a lanciare il ciuccio e andarlo a riprendere, da cui abbiamo dedotto che non è che stesse soffrendo particolarmente.

Insomma. Io non sopporto più mio figlio piccolo che non dormiva di notte (se non a cluster di tre ore in tre ore) e che ora non dorme proprio per un cazzo. Giuro, stanotte vado a letto alle 20.30 anche io, così almeno dormo fino alle 23.00!

PS Come potete vedere, sono le 22.30… e io non sono ancora a letto… ma ora ci vadoooooooo PENSATEMI, soprattutto quelle che si svegliano stanotte!!! Pensiamoci a vicenda!

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