Visto che il papiro vi è piaciuto…
Vi giro questo “scambio epistolare” tra me e mia mamma, scritto con il telefonino mentre ero in ferie.
Qualcosa si ripete. Qualcosa no.
Mi piace la risposta di mia mamma…
IO
Tutto bene. Clima torrido, direi. Di notte soprattutto.
Con Leo che comunque si sveglia innumerevoli volte e Pietro che stanotte ha dato il suo meglio con 4 risvegli (pipì, acqua, pipì, CACCA).
Francesca con l’otite (trascinatasi da casa) in antibiotico.
Pietro oggi punto sull’orecchio da una vespa (dopo che un nugolo si era posato sul capo di Clara e sua madre l’ha letteralmente annegata per farlo volare via).
Io mestruata che attiro gli squali.
Fabio preso da una sacra fiamma che l’ha traformato in padre modello.
Pietro ti vede ovunque. Dalle bagnanti financo nei disegni che la sabbia fa sullo sterrato.
Ha morso un bracciolo e pertanto sta in acqua senza e bisogna ricordargli che dove non si tocca non si va.
Leo fatica a mangiare e ad addormentarsi.
Nonostante i quattro o cinque bagni al giorno sembra essere inesauribile. E prepotente. Forse sta troppo nel passeggino (dopo i bagni, durante la cena e praticamente sempre quando è a casa).
Abbiamo iniziato a farlo gattonare un po’ in giro, anche in spiaggia, nella speranza che si affatichi e si affami.
Io sto seguendo uno schema sportivo tutto mio. Nuoto un’ora con Pietro dentro la macchinina gonfiabile.
Alla fine credo che siano le ferie più belle degli ultimi anni…
NONNA
Sono tanto contenta di sapere tue notizie. Ci ho pensato tanto anche stanotte. Non mi spiego il ricordo che Pietro ha di me.
Per Leo penso che non vada bene che resti sempre nel passeggino: anch’io sarei prepotente o nervosa se dovessi essere costretta seduta e ferma per la maggior parte del tempo.
Ma perchè in casa non lo lasciate libero?
Non commettere l’errore di profittare della sua bonomia, altrimenti gli modifichi il carattere e la disponibilità. Per il resto mi spiace per Francesca e sono impressionata da Fabio.
Spero che tu gli significhi il tuo apprezzamento, cosi lo rinforzi nel proposito.
Mi piace che tu nuoti tanto insieme a tuo figlio “grande”, da un lato mi fa tenerezza e dall’altro gli dai un ottimo esempio.
Ma non avete qualche euro da investire in braccioli nuovi?
IO
Perchè non ti spieghi il ricordo che ha di te?
E’ tutto un continuo, se vuoi mettici anche che siamo a “casa della nonna al mare” e che quindi sei costantemente richiamata dalla quotidianità (non toccare quello, che è della nonna!; mamma, ma perché nella “casa della nonna al mare” la lavatrice è in cucina?; (annusando il costume) mamma, ma questo costume è della nonna?).
Pietro e Clara si beccano come al solito, un po’ meno in realtà.
Lei comunque è sempre frignona e lui ne approfitta. Il grande cambiamento di quest’anno è proprio il fatto che nuotino (prevalentemente Pepi) da soli.
Così possiamo anche stare in spiaggia e guardarli fare il bagno da soli (braccioli rimpiazzati da un salvagente di Clara per ora).
E’ una magia, questa, anche perchè fino a che non l’ho portato in piscina due volte, non si era mai staccato da me.
E così ogni tanto mi ritrovo a pensare cavolo, se non avessi il Leo sarebbe una pacchia.
Ma in realtà il povero Leo è bravo e poi Fabio come dicevo mi aiuta parecchio. Lo porta a riva lui, lo asciuga, lo patella, gli da il bibe e lo fa anche addormentare così io posso fare un bagno interminabile.
Poi lo svegliamo e devo dire che, da quando lo lasciamo gattonare, sembra più felice e stanco.
Anche se si trasforma in una cotoletta alla milanese.
Anche se ogni tanto lo trovi che ti guarda con un sasso in bocca.
O una ciabatta.
Cioè, devi sempre guardarlo perchè fosse per lui si mangerebbe la spiaggia (adora le alghe).
A casa il rischio sono i vari cassetti o gli oggetti sulle mensole.
O il computer o lo zampirone (siamo invasi dalle mosche) o le aiuole.
Insomma, anche a casa non si può farlo gattonare a piacimento.
L’altra notte ho avuto la cattiva idea di tirarlo un po’ nella speranza che mi dormisse fino all’alba e ho messo a letto prima Pietro (impossibile metterli giù insieme perchè si galvanizzano vicendevolmente).
Alle 23.00 non era ancora addormentato e alla fine credo di essere riuscita che era passata mezzanotte. Un disastro.
Ieri sera invece ha mangiato tutto (caga come un cammello) e l’ho messo giù prima delle 21.00 ed è avvenuto un miracolo: brevissimo risveglio verso mezzanotte sedato con ciuccio e poi più
nulla fino alle 7.00 (dato latte).
Peccato per una mosca che poi mi ha tenuto sveglia fino alle 8.30, ora in cui si son svegliati tutti…
Mi sa che oggi gli faccio fare la maratona di gattonamento in spiaggia…
Un solo giorno di vento. Poi tornato il bel tempo.
Col vento siam stati nella caletta coi sassi qui sotto e il pomeriggio al centro di Biologia Marina, dove io e Pepi abbiam fatto il bagno dal pontile.
Le vespe han mietuto un’altra vittima, Clara, che stava prendendo dei sassi per fermare l’asciugamano di sua mamma.
Leo per ora indenne. Forse se le mangia pure.
Oggi bagno lungo, ho nuotato con la maschera fin dove potevo, desiderando a tratti di non tornare più…
Ho giocato anche con Francesca ai racchettoni e poi a freesbee con Pietro. Due bagni con Leo e poi ancora uno con Pietro nuotando fino alle boe.
Gli ho spiegato la questione dei cavalli nei motori delle barche e lui è tutto entusiasta di vedere
quanti ce ne sono.
Ogni tanto fa girare le balle, soprattutto con Clara, per questa sua mania di primeggiare in tutto. Primo a vestirsi, primo a salire in casa, primo a finire di cenare (mangia come un lupo e fa persino colazione con latte, Nesquik e brioches).
Grazie a Clara, che lo tiene impegnato, lascia in pace il piccolo Leo.
Il quale per due notti ha ripetuto il miracolo.
Ma stanotte s’è svegliato alle 3.00 convinto fossero le 9.00 e ci ho messo più di un’ora per farlo
riaddormentare.
Temo il ritorno a casa, nella fattispecie credo che voi baby sitter dobbiate cominciare a insegnargli a fare le flessioni, in modo da equiparare il consumo calorico attuale (4 bagni al giorno, 3 ore/die di gattonamento) che consenta poi a lui di dormire di notte…
Quando tornate qui? A settembre quando?
Noi partiamo da qui giovedì notte.
Ci sarà da ridere in cabina, quella notte già la pregusto…