23 febbraio 2012

Amica babysitter: quindi, quando tua figlia fa i capricci, tu sei favorevole allo scapaccione? Mi fa piacere sentire il parere di una vera babysitter!

Noi attualmente abbiamo abolito quasi del tutto scapaccioni etc (funziona molto bene la punizione nell’angolino della sua cameretta, non l’avrei  mai detto. Ci sta e urla come un matto finchè non vado a prenderlo!). Solo quando mi fa perdere la testa con suo fratello (lo schiaccia o va apposta a limonarlo in bocca con il moccio e la bava) vado di scapaccione o di scappellotto sul coppino di striscio (rendo l’idea?). Il fatto che lo uso così poco (e in realtà nemmeno molto premeditatamente) fa sì che simbolicamente secondo me per lui sia diventato veramente importante. E secondo me, quando ci vuole ci vuole.

Stanotte multipli di due: ore 2.00, ore 4.00, ore 6.00, ore 8.00. Tutti risvegli di Leo (con associate poppate).

Pietro s’è svegliato cinque minuti alle 4.30.

Il fatto è che mentre sono lì con la testa ciondolante e lui mi si addormenta dopo solo una tetta… la cosa che vince più di tutte è il desiderio di tornare subito a letto. E allora lo metto giù dormiente, senza rutto e non fa una piega (mentre tempo fa non riuscivo). La cosa fa sì che la mia levata duri un quarto d’ora. Ogni volta penso, ora lo sveglio, lo cambio, gli do l’altra tetta. Ma il solo pensiero che questo potrebbe:

  1. farlo svegliare a tal punto da non riaddormentarsi più (come quella notte orribile di qualche tempo fa);
  2.  fargli rifiutare la tetta e ingenerare una lotta, che si concluderebbe con una mia resa, salvo poi riattaccarlo dopo un quarto d’ora;
  3.  farmi svegliare a tal punto da non riuscire più a riaddormentarmi;

mi convince tutte le volte che è meglio svegliarsi quattro o cinque volte per un quarto d’ora piuttosto che due per un’ora.

Non so…

Stamane sono andata al centro commerciale da H&M per comprare una cintura per Pietro. Non l’ho trovata. Esco e vedo la Chicco: stupidamente prendo una cintura (15 euri!). Molto bella. Giro l’angolo e c’è OVS Kids: cinture a 7 euro. Ma porca… Ho preso un paio di bretelle perché mia mamma sostiene che siano meglio (vedremo). Mi consola il fatto che le cinture dell’OVS erano bruttine, mentre questa è spettacolare (eddai, non gli compro mai niente, mi son levata uno sfizio!)
Infine: sono uscite le graduatorie dell’asilo: siamo 24esimi (su 38). Quindi a settembre il mio omino andrà all’asilo!

“Quando ho tre anni vado all’asilo!”

“Sì”

“Da solo?”

“Sì”

“In macchina? Guido io?”

“Oddio, Pietro, addirittura?”

“Sì, io sono grandeeeeee”

Non vi ho più aggiornato a riguardo, ma mia suocera ha trovato una persona che conosce da trent’anni (e che ha tirato su una figlia e poi due gemelli) che baderebbe a Pietro e Leo da maggio in poi. In realtà la modalità non siamo ben riuscite a concordarla.

Perché si tratterebbe di farla venire in casa per le 8.00 di mattina (in modo da non dover tirar giù dal letto i bimbi e portarli da mia suocera così presto).

Lei aspetterebbe che si sveglino, darebbe le colazioni, li laverebbe e vestirebbe etc. Poi verso le 11.00 arriverebbe mia suocera (o mia mamma), la quale preleverebbe o Pietro o Leo e la lascerebbe fino a dopo pranzo con l’altro dei due (da decidere).

Poi, da settembre, avrebbe solo Leo da gestire. Oppure potrebbe portare Pietro a scuola (entrano fino alle nove e qualcosa) evitando a noi di pagare l’ingresso anticipato e di tirar giù dal letto Pietro alle 7.00…

Insomma, la signora l’ho vista una volta. Mi è sembrata un po’…come dire… troppo calma. Mi son detta, questa qua Pietro se la mangia. Poi ho parlato con mia mamma e abbiamo concluso che forse è un bene: forse Pietro ha bisogno di una persona calma, che lo rallenti un po’. E’ venuta su in casa, ma non sembrava molto interessata a ingraziarsi né Pietro né me (lui giocava per i fatti suoi e, alla mia domanda se i suoi figli fossero stati degli scalmanati da piccoli, ha cominciato a sciorinarmi tutta una serie di infortunii accaduti ai bimbi – televisore caduto addosso, ustione con il ferro da stiro – insomma, mi son detta… ma ha capito che devo decidere se assumerla?).

Alla fine abbiamo detto di sì, sia perché probabilmente ci fa un prezzo di favore, ma soprattutto perché è l’unica persona fidata che conosciamo che faccia questo mestiere, abiti vicino e abbia tirato su tre figli…

Fatto sta che non l’ho più vista. C’è stata la neve di mezzo. L’idea era di cominciare ad abituare Pietro a vederla, magari ogni tanto, presentandola come un’amica della mamma, in modo che per il primo di maggio lei sia autonoma e si sia guadagnata la sua fiducia (già pare che al momento di andare via lui le abbia dato manina e bacino).

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