Vero che sotto le feste non si ha mai un attimo.
Soprattutto se hai il marito a casa in ferie e ogni giorno somiglia ai tuoi sabati (notoriamente il giorno della settimana più impegnativo perché con il marito esci con piacere coi due bambini, vai in centro al mattino, compri la focaccia, cammini per un’ora e mezza e torni a casa. Poi vai a bere il caffè dagli zii, metti a letto i bimbi, riesci nel pomeriggio e la sera ceni dalla tua amica del cuore).
Mettici la corsa ai regali (quello di Fabio preso a inizio dicembre, così non ci ho più pensato).
Mettici i giorni “no” di Pietro (il giro in centro tutto fatto trascinandolo come un sacco di patate).
Mettici l’organizzazione del Battesimo della cuginetta australiana, rientrata il 26 dall’Oceania, per la quale insieme a tua mamma hai preparato il libretto del battesimo stampato all’uopo e sei poi andata a scegliere personalmente e a costituire con confettini rosa le 15 bomboniere.
Mettici l’organizzazione del Battesimo di Leo, previsto per l’8 gennaio, con libretto nuovo, e bomboniere ancora da costituire.
Mettici i pranzi, di Natale (con relativa cena), di Santo Stefano, del 27 a casa dei miei.
Mettici gli amici che passano per un saluto, mettici i vicini che suonano appena tu sei rientrata in casa facendoti sgamare (nonostante il tentativo di passare inosservati) perché hai girato la chiave nella toppa e il bimbo grande parla a voce alta…
Insomma, giornate impegnative!
Natale di Pietro: