13 dicembre 2010

Settimana scorsa stacco totale dal lavoro. Lunedì avrei dovuto andare al congresso che, come ben sapete, ho bigiato causa neve. Martedì e (udite udite) anche mercoledì 8 dicembre sono però andata (per senso del dovere). Soprattutto perché ho preso giovedì e venerdì di ferie. E in realtà non ero molto d’accordo con Fabio (che ha lanciato l’idea nonostante lui stia lavorando gratis attualmente, ma questa è un’altra storia). Perché le ferie son preziose. E mi sembrava di aver staccato abbastanza con il congresso. Invece è stata una buona idea. Perché, per la prima volta, abbiamo sperimentato due mattine libere (solo per noi due) mentre Pietro era al nido! Il primo giorno siamo andati a Milano da Buscemi (negozio di dischi) a cercare qualche rarità. Il giorno dopo volevamo andare alla fiera a Milano, ma era chiusa al mattino. Per cui abbiamo optato per il mercato di Vimercate. Senza contare che, nelle ore in cui Pietro ha dormito nel pomeriggio, sono riuscita a uscire da sola e ad andare a comprare il regalo per Fabio, mentre il giorno dopo lui è riuscito a fare delle commissioni e ad andare a tagliarsi i capelli. Insomma… una pacchia.

Finché, venerdì pomeriggio di ritorno dal nido…38.8°C. Senza sintomi. Abbiamo fatto quindi tutto sabato e domenica a casa (alla faccia nostra che, prendendo due giorni volevamo farne quattro!). Lui era asintomatico. Non tosse, non naso colante, non diarrea (che tra parentesi ha finito non più di sette giorni fa). Sabato notte l’ecatombe. Non so come ho fatto, giuro. Ma mi sono svegliata con un fortissimo presentimento. Mi son messa seduta e ho sentito come un rumore di acqua sgocciolante nella grondaia. Mi sono catapultata da Pietro e lui, come un bravo benedettino, in perfetto silenzio ed in ginocchio, stava vomitando l’anima sulla trapunta del lettino. Ho chiamato Fabio, non sapevo che fare. Se tirarlo su o lasciarlo vomitare. Poi ho colto l’attimo e l’ho portato in bagno, sul lavandino, dove ovviamente ha smesso di vomitare. L’ho cambiato tutto mentre Fabio cercava di sciacquare la trapunta con la doccia. Il tutto a mezzanotte. Cambiato il lettino, lo rimettiamo giù. E lui: “Quacqua!” Non posso Pietro, poi vomiti! Gli diamo giusto due ciucciate di bibe e lui urla perché, povero, ha sete. Poi si tranquillizza. Torno a letto, ma sono tutta un fascio di nervi. Dopo un quarto d’ora sento un gemito. Corro di là: ancora vomito, questa volta poco e liquido, ma ha sporcato tutto di nuovo e tutto il pigiamino. Ricambiamo il tutto. Gli do un po’ d’acqua col cucchiaino e lo tengo in braccio. Finalmente lo rimettiamo giù. Alle 8.00 di mattina si sveglia. Vado di là rassegnata ad aver finito il mio sabato mattina. Invece di alzarsi in piedi però lui sta giù e prende la mia mano. Allora gli do la sua tartarughina di peluche per fargli compagnia e lui, non rendendosi conto, la afferra e la mette in bocca per bere! Non vi dico la faccia schifata quando s’è accorto che non era il bibe. Me l’ha lanciata dietro! Ho dovuto cedere e dargli un 100 ml di camomilla tiepida che si è scolato per poi riaddormentarsi. Stessa scena alle 9.00. Alla fine siamo riusciti ad alzarci alle 10.00. 

Fatto sta che sabato e domenica sono stati proprio dedicati a lui. Che oggi non ha avuto febbre e pertanto domani credo andrà al nido, anche se stasera non ha ingerito NIENTE di tutti i cibi che gli ho proposto, compresi i biscotti…

Oggi rientro al lavoro meno traumatico di quanto previsto… In ogni caso, viva le ferie! Anche io comunque, come capita a voi, ero contenta della febbre asintomatica, ma quando si è presentato il vomito inatteso… ho quasi rimpianto il raffreddore! (Scherzo!)

Un pensiero su “13 dicembre 2010”

  1. quanti ricordi delle mie nottate….. pensavo di meritare l’Oscar per le svegliate notturne con vomito…. ma dopo la lettura degli ultimi diari un po’ mi ricredo…..😬

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