24 gennaio 2012

Che giornata! La mattina ho tirato il latte, ho bevuto la tisana, fatto un po’ di pulizie, giocato a memory, fatto giro fuori con i bimbi (passeggiata, poi al bar, poi ad accendere la candelina in chiesa e poi ai giardinetti – Pietro, un angelo). Oggi pome ho lasciato i bimbi dalla nonna con il latte tirato e sono andata ad una lezione in Nefro. Tornata a casa, uno strano senso di vuoto (Fabio era andato a prenderli dalla nonna e io ero, dopo mesi, completamente sola!) durato ben cinque intensi minuti. Poi tutto un daffare: libro, canzoni, puzzle, cena, poppata, patello, cacca, coccole, manina, succo… 

In tutto ciò ho tentato un paio di volte a connettermi a internet, ma il PC non dava segni di vita.

Rassegnata, faccio per prepararmi ad andare a letto.

E Fabio: “Ah…dimenticavo… Io ho uno scoop!”

E io (stravolta): “Non mi interessa, grazie, ciao!”

“Riguarda la tua amica gemellare! Io so il sesso perché è passata da noi stamattina…!”

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20 gennaio 2012

Riprendendo con le ferie natalizie…

Lo zio Riky è arrivato dall’Australia con la fidanzata (ormai ufficiale, si sposano civilmente in Australia il 18 febbraio (notizia fresca fresca di ieri) e poi in Italia in chiesa il 12 luglio!) e la bimba.

Ci siamo visti meno di quello che mi sarebbe piaciuto: erano spesso in giro a cercare ristoranti e a parlare con i vari sacerdoti per capire come avrebbero dovuto fare. Poi ci siamo visti in occasione del Battesimo (celebrato in casa con un sacerdote della Fraternità che frequentano i miei genitori, visto che mio fratello non aveva più una parrocchia di residenza). Poi sono venuti a cena una sera.

Avrebbero dovuto venire a Capodanno con i nostri amici coi gemelli e Claretta. Ma sia Clara che i gemelli erano malati e alla fine mio fratello ha deciso che era meglio soprassedere (ho scoperto poi che non hanno retto fino alla mezzanotte dato il jet-lag). Per cui Capodanno da soli (ma con champagne e astice!) e cena con loro successivamente. Lei mi sta simpatica e poi è sempre divertente parlare in inglese. Lui è stato carino. La bimba, dimensionalmente più piccola di Leo, abbastanza brava. I miei li hanno convinti a dare la giunta di artificiale e magicamente la bambina ha cominciato a cagare quotidianamente (prima la faceva ogni tre giorni e meno male che l’artificiale dà stipsi!) e a frignare di meno. Son tornati a casa che lei era bella paffutella. D’altra parte, checché lui dica che si è informato e che non è controindicato, secondo me fare 10 Km di corsa un giorno sì e uno no è un’attività fisica un po’ troppo pesante per una donna che allatta e secondo me o bevi 4 litri di acqua al giorno o per forza il latte non è sufficiente. Ma guai a parlarne. Anzi, quando sono andati via lei sosteneva di avere un inizio di ingorgo mammario perché la piccola mangiava più dal bibe che da lei…

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18 gennaio 2012

Dunque, per quanto riguarda la televisione Pietro va a periodi. Quando ero all’ultimo mese di gravidanza, ne vedeva decisamente troppa, ma non riuscivo a uscire così spesso. Più si esce e meno ne vede. Diciamo che un conto totale non l’ho fatto… ma potrebbe essere:
-Un quarto d’ora appena alzato (prima era quasi un’ora), mentre allatto o mi vesto dopo che ho preparato lui.

-Mezz’ora in zona pranzo (variabile, oggi per esempio non abbiamo proprio acceso)

-Mezz’ora verso tardo pomeriggio, dopo il giretto e il bagnetto, mentre sistemo casa (questo è il

 momento più frequente) 

-Mezz’ora variabilissima in zona cena (ieri sera ha giocato con me al memory mentre la tv era accesa

ma il papà guardava il TG)

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12 gennaio 2012

Da dove partire!?!

Innanzitutto da dove avevo terminato! Il libro puzzle, continuo a sostenere che, se fabbricato bene, è uno spettacolo perché i pezzettini restano bene dentro alle pagine e non vanno dappertutto. E’ un gioco da fare in maniera “mirata”. Da sfoderare come fa mia suocera alla bisogna. Cioè non da lasciare alla mercè del bimbo, che in effetti potrebbe spargere pezzettini in ogni dove. 

Al bar, al ristorante, durante le noiose cene di famiglia. Il piccolo viene allettato dal gioco e, solitamente, lo gode stando sulle ginocchia di un commensale, servendosi del tavolo come piano d’appoggio. Abbiamo tirato ore intere con il libro puzzle della cicala e della formica. Il secondo, acquistato finalmente dopo Natale da mia suocera e raffigurante i cavalieri di tutti i Paesi del mondo, è meno stabile del primo e concordo con voi che a volte i pezzettini escono anche involontariamente, facendo innervosire il bimbo (e la madre).

Per quanto riguarda noi…

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