Ok, iniziamo con le cose serie…
Il 28 luglio siamo stati dal pediatra, il quale mi ha detto che Pietro non è poi così grande: ha visto giusto ieri una bimba un po’ più grande di lui, anche lei di tre mesi… Peccato che lui debba compierne ancora due! (Si era confuso).
Comunque tutto bene. Mi ha consigliato tutte le vaccinazioni, come immaginavo (purtroppo mi sa che la ASL si è dimenticata di noi: non mi è arrivato ancora niente per posta). E mi ha detto che Pietro sta benone: peso 5930 g, lunghezza 60.5 cm. Mi ha detto che a metà settembre posso iniziare con gli omogeneizzati di mela e pera! Mi sono commossa: il mio piccolino diventa grande! In realtà mi fa un po’ impressione che a tre mesi e mezzo mangi qualcosa di diverso dal latte. Gli ho chiesto se non fosse presto, ma mi ha detto di no…
L’altro giorno abbiamo collaudato l’ovetto. L’ho usato senza riduttore, ma mi sa che ho sbagliato. Poverino, stava rattrappito e la testa tendeva a ciondolare. Siamo andati fuori a cena da amici e per fortuna che avevamo portato la sdraietta. Così è stato sul balcone con noi a tavola, rimirando le stelle…finchè si è addormentato. Credo che per ora continuerò ad andare in giro con la carrozzina, anche perché la base dell’ovetto sta sul Pandino di Fabio. Certo che però andare in giro con l’ovetto per il centro di Vedano fa molto “bimbi grandi”: sembra che sia in passeggino e probabilmente anche la sua visuale è diversa rispetto alla carrozzi!
In questi giorni sono sempre in giro, ma questa volta per piacere e non per scegliere tra capitolati vari. Siamo stati a passeggio, a trovare una amica che ha avuto a febbraio la sua seconda figlia (uno spettacolo vederli uno di fronte all’altra a farsi i sorrisoni!) e poi due volte su dai nonni, gita in giornata (abitano lontano, nella bergamasca a 600 m di altitudine, tra i bricchi).
Ieri per l’appunto, eravamo dai nonni. Prima di andare via decido di dare una pompatina a Pietro e poi di cambiarlo, per poter fare il viaggio in serenità (tentativo per altro mal riuscito: ha pianto in maniera straziante da Arcore a Biassono).
Lo metto sul fasciatoio, tolgo il pannolino, lo porto in bagno per il bidet rinfrescante…insomma, normale amministrazione. Tornato sul fasciatoio lo asciugo ben bene, prendo le gambine e le sollevo per infilare il pannolino pulito sotto il sedere. Ad un certo punto…: “Coff-coff aghrrrrrrr coff coff………….uu-uèèèèèèèèèèèèèèèè!” (colpi di tosse strozzata, rantolino, pausa, pianto poco convinto). Penso: ha aspirato qualcosa: avrà rigurgitato, gli sarà andato di traverso. Tiro giù le gambine e mi si presenta il seguente spettacolo: Pietro, completamente fradicio. Testa bagnata, capelli inzuppati, narici e occhi allagati… al punto di non riuscire né a respirare né a vedere…. ma che cavolo?!? Solo osservando dietro la testa l’unico sprazzo liquido che l’ha mancata ho dedotto la dinamica del drammatico incidente: Pietro, ma con tutto lo spazio che avevi, dovevi farti la pipì proprio dritta in faccia???