Leo è un bimbo bellissimo. Mi trovo spesso a pensare che, a differenza del fratello, ha subito molti meno servizi fotografici. Temo che me lo ritroverò cresciuto e non me ne sarò neppure accorta.
Adoro quando lo porto in cameretta per far la nanna: si accoccola nell’incavo del mio collo e comincia a canticchiare la ninna nanna. Ogni tanto si confonde e canticchia “Tanti auguri a te”, la sua canzone preferita.
Gioca col telefono (o con qualunque cosa ne abbia la parvenza) e quando risponde dice: “Aiàia”. Adora stare in piedi in una nicchia della libreria (il nonno ha dovuto fissare per sicurezza tutte le mensole e la libreria stessa al muro). Ogni tanto finge di nascondersi, ma in realtà si mette solo sdraiato con la testa sotto il braccio.
Odia essere cambiato, è forte come un mulo e si inarca tutto fino a che non ti rassegni a cambiarlo in piedi (o in braccio).
Mangia tutto e con appetito. Per comodità gli do spesso pastina, ma mangia anche le penne col tonno. E la frutta intera.
E’ geloso di me e ogni tanto, se mi sta in braccio, scaccia Pietro. Se Pietro gli impedisce di toccare troppe volte di fila qualche gioco, lui reagisce e, come ieri, gli tira il gioco addosso. Una volta ha morso Pietro sulla manina (e io, sommessamente, ho ridacchiato). Ho fatto notare a Pietro che mordere faceva male e gli ho ricordato di quando lui mordeva. Poi ho sgridato Leo.
Ama l’acquetta in fondo al water, una cosa che mi fa accapponare la pelle. Non si possono più lasciare porte aperte. Il problema è che secondo me Pietro un paio di volte l’ha aperta apposta. E poi mi ha chiamato per dirmi che Leo era andato nel water.
Ama anche la pattumiera e oggi mi è volato il primo scapaccione quando l’ho sorpreso a ravanare con la bocca dentro un Fruttolo vuoto (che era appena stato buttato insieme ad un pannolino). Lui è rimasto male, ma veramente, ero raccapricciata (non mi dite di comprare i fermini per le antine, che la pattumiera viene aperta così tante volte di fila che impazzirei. Inoltre mio marito ne ha già buttato freudianamente uno “senza accorgersene”…).
Leo è ancora malato. Ricapitolando: s’è ammalato a inizio mese. Dopo una settimana si è sfebbrato e si è ammalato Pietro, con tosse e febbre. La pediatra ha prescritto antibiotici a entrambi (anche se Leo non aveva febbre, ma polmoni pieni). E poi l’ho preso anche io. Poi anche Fabio. Poi Pietro, sfebbrato, ha ricominciato ad avere febbre venerdì sera scorso, che sabato ha toccato i 39°C. E io ero in crisi, volevo cambiare l’antibiotico (che era quasi finito, oltretutto). Ho resistito, perché mio marito (e la pediatra) sostenevano che avesse avuto una sovrapposizione virale (in effetti l’antibiotico aveva funzionato all’inizio per cui non era molto logico pensare che non facesse più effetto). Infatti, senza Tachipirina, sabato sera si è sfebbrato e da martedì ha ripreso ad andare a scuola.
Per questo il 26 sera, quando Leo ha avuto di nuovo 37.9°C ho detto, sarà il virus di Pietro che ha ricircolato (anche perché sia io che Fabio abbiamo uno stranissimo mal di gola che va e viene a giorni alterni). Invece il 27 ha avuto 38.3°C, il 28 38.5°C, il 29 38.9°C, il 30 l’ho portato dalla pediatra perché già di mattina aveva 38.3°C. E lei non ha riscontrato niente di niente, nemmeno ai polmoni, anche se sta ricominciando con la tosse. E mi ha detto di aspettare, che sparare con un antibiotico a caso non ha senso (e io sono perfettamente d’accordo con lei). Mi ha dato un’impegnativa con degli esami da fare lunedì se non dovesse passare la febbre. Per ora, oggi non ne ha. Come una scema sono però un po’ suggestionata dalla vicenda della nostra amica che ha avuto il bimbo con la polmonite perché:
-il bambino sta male da un mese quasi
-la pediatra stessa originariamente mi aveva detto che se non fosse passata la tosse, gli avrebbe fatto fare una lastra del torace
-per la prima volta posso dire che ci siamo davvero presi un germe schifosissimo perché, per arrivare anche Fabio a prendere l’antibiotico, non vi dico come eravamo messi
-anche la mia vicina ha fatto la polmonite
Insomma, quando ieri sera lo sentivo tossire con lo strozzo, mi sono angosciata. Speriamo che passi. Altrimenti… speriamo che ci mettano vicine di stanza, cara amica!
Per Natale, Pietro ha cominciato un abbozzo di letterina. Scrive sotto dettatura.
Per ora ha scritto “Caro babbo Natale, io sono Pietro”. Ci mette un bel po’! Pensa ogni letterina prima di scriverla. Diciamo che potenzialmente sa scrivere tutto. Ma non da solo. Devi dirgli cosa scrivere e lui fa lo spelling e poi mette giù le letterine (non sempre giuste!)
Scrive bene, ma ogni tanto all’incontrario, da destra a sinistra e, cosa ancor più buffa, con le lettere rovesciate come scritte allo specchio. Ogni tanto mette le lettere una sotto l’altra invece che in orizzontale.
Ha detto che vuole un cane per Natale. Gli ho spiegato che quando sarà grande abbastanza per portarlo fuori da solo a far la pipì ne riparleremo, perché al momento la mamma e il papà lavorando entrambi non possono occuparsene.
E lui ha accondisceso tranquillamente.
Una volta sola ha detto che gli piaceva una cosa vista in TV (secondo me non capisce molto delle pubblicità: cioè le vive un po’ come Carosello, come canzoncine con giocattoli vari di sottofondo. Non credo che abbia realizzato che sono oggetti in vendita). O meglio, gli stavo parlando e lui mi ha detto di aspettare un attimo che stava guardando la pubblicità dei dinosauri (e c’era una specie di Lego coi dinosauri). Allora gli abbiam chiesto se gli sarebbe piaciuto avere quel gioco per Natale e lui ha detto di sì.
Mia mamma poi gli ha sapientemente imboccato il desiderio di avere un gioco della Battaglia Navale (che lei ha già acquistato!) perché di solito ci giocano insieme, solo che lei deve disegnare tutte le volte i tabelloni con le coordinate…
Io non credo comprerò niente di particolare. Giochi ne hanno a iosa. Mi piacerebbe qualche bel libretto per Leo (ne abbiamo tanti ma la maggior parte divelti in mille fascicoletti).
Per Pietro pensavo di farmi prendere dei pigiamoni belli pesanti (dorme scoperto e ne ho solo di cotone!).
Poi forse un seggiolino auto per Leo perché l’ovetto ormai è piccolo e ne abbiamo solo due (uno grande per Pietro che per Leo non va bene e uno metà strada) e se prendi la macchina sbagliata ti ritrovi a dover fare il travaso o ad utilizzarne uno solo (ogni tanto facciamo dei trasbordi e ci dimentichiamo di portarne uno dall’altra parte). Insomma, cose utili. Poi vedremo se salta fuori qualcos’altro…