22 aprile 2012

Cara amica, come sai io avevo piuttosto il senso di colpa nei confronti di Leo, che abbandonavo in cameretta (dormiente) tutto il dì mentre giocavo senza tregua con Pietro.

Poi, chiaro, le dinamiche sono cambiate, Leo è diventato più vispo e bisognoso di attenzioni e Pietro è cresciuto di un altro “mezzo anno”.

Pietro è geloso, come tutti i bimbi, ma “responsabilizzarlo” secondo me ha aiutato nel costruire un rapporto affettuoso col fratello.

“Piange! Secondo te perché?” provo a dirgli.

“Mi sa che ha fame!” risponde lui.

“Dai, fallo ridere, tu che sei bravo! Guarda come è felice di vederti!” (il che peraltro è vero: quando Leo vede Pietro gli brillano gli occhi!).

E lui è visibilmente contento. Così come quando gli do il permesso di mettergli il ciuccio o di giocare con lui o mi faccio aiutare col pannolino o con la giacca a vento.

Insomma, piano piano ha capito che se mi distolgo da lui non è perché gli voglio meno bene, ma perché il fratellino è bisognoso di attenzioni e di aiuto (perché è più piccolo).

Poi, diciamolo, anche io passo da un momento in cui lo bacio e lo abbraccio e lo saluto per la nanna, al momento immediatamente successivo in cui lui urla “Mammmmmmaaaaaaaaaa!” dal suo letto e io lo vorrei uccidere… Questo non fa testo, non possiamo sentirci in colpa per questo: i nervi saltano a tutti, specialmente con due bimbi (e se non dormi, ma non ti chiedo nemmeno come vanno le tue notti perché mi sa che vanno piuttosto bene e che per pudore non ne vuoi parlare con noi, o sbaglio?).

Poi c’è da dire che i momenti per noi riesco a riservarli bene. E non parlo di giocare (quello lo facciamo sempre, anche con Leo tra le balle o che piange). Intendo dire che ci sdraiamo sul letto e me lo bacio tutto, ci diciamo le parole dolci, ci saliviamo tutti e ci abbracciamo! Insomma, amore allo stato puro. E lui lo sa che lo amo alla follia. Non farti colpe che non esistono: cerca di vivere appieno i momenti più intimi che hai con la tua maggiore. Lei sentirà che sono solo per lei e che ci metti l’anima!

Per il patello non saprei. Con Pietro non mi è capitato di dovergli dire: “Ormai sei grande, ora lo togliamo” (ormai sei grande gliel’ho detto solo negli episodi di recidiva).

Il fatto è che era più piccolo e la cosa è avvenuta anche un po’ per gioco. La pipì gliel’ha insegnata il papà (la fa tuttora in piedi e secondo me è un buon metodo perché si diverte a vederla uscire, ma se hai una femmina non è la cosa migliore…). La cacca ha fatto più fatica a sentirla (stranamente, perché, come diceva qualcuno di voi, dovrebbe dare uno stimolo maggiore) e siamo passati dalla cacca addosso, alla cacca nel water, al vasino, alla cacca di nuovo (e definitivamente) nel water. Il riduttore l’avevamo ma non gli è mai piaciuto.

Il punto è: perché tua figlia non vuole togliere il patello?

Probabilmente perché la fa sentire ancora piccolina e le dà sicurezza… ma non è detto solo per quello!

Io, vista anche l’età, ci parlerei. Svia la sua attenzione dal discorso “grande” e “piccola”. Non dirle che è grande (anche Pietro se glielo dico mi risponde: “Sì, grande, ma così così!”).

Chiedile perché non lo vuole togliere e se c’è qualcosa che la spaventa (essere ingoiata dal water o cadere nel vasino o sporcarsi: ma non dirgliele tu le opzioni, lascia che te le dica lei se ci sono!).

Poi secondo me le devi far capire che, se anche si bagna o si sporca, non succede niente, ci si lava e ci si cambia. Magari ha solo paura di deluderti! Dille che di notte lo tiene ancora per un po’, che piano piano insieme ce la fate… Insomma, non farglielo sentire come un dovere, ma come una sfida da fare insieme, un gioco… Secondo me le sgridate infatti vanno riservate a dopo (quando lo farà apposta, magari), ma all’inizio deve sentirsi libera di fare un patatrac!

Spero di non aver fatto troppo la maestrina, mi piace l’argomento (ma va?) e mi piace pensare che tua figlia sia molto sensibile e intelligente e, se fosse mia figlia, proverei così (anche se ho un figlio maschio che capiva poco e niente quando ho provato a toglierglielo).

Anche io ho comiciato al mare (molto comodo), ma poi ho ceduto perché faceva la cacca sullo scivolo comune del villaggio. E lo spatellamento è avvenuto a casa (avrebbe potuto essere anche inverno: non l’ho mai lasciato nudo per casa, come qualcuno di voi). Se è vestito fai più lavatrici, ma spesso risparmi divani e tappeti. Se è nudo… secondo me è peggio!

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