Scrivo in fretta e furia. Pausa trasloco.
E’ proprio vero, quando si vuol far qualcosa d’altro, “loro” lo sentono. Come quando ero alla casa nuova in cima alla scala per pulire le tapparelle e lui piangeva. E scendi giù e torna su, e scendi giù e torna su. Provavo proprio un sentimento di avversione nei suoi confronti, di cui peraltro mi dispiacevo, associato a sensi di colpa per il fatto di non essere lì adesa a lui mentre piangeva!
In risposta a voi: per quanto riguarda il ruolo del papà: quando eravamo a Cattolica ci sentivamo un po’ sotto esame perché c’era la mia amica gemellare incinta e noi cercavamo di “dimostrarle” che con tranquillità si superano tutti i pianti e i momenti no in modo da rasserenarla (lei era molto preoccupata della gestione). Per cui ogni volta era un: “Vedi? Aveva solo fame!” oppure “Visto? Aveva da fare la cacca!” Oppure, quando piangeva disperatamente in Autogrill in attesa di cambiarlo (fila kmetrica) che aveva fame e tutti ci guardavano: “L’importante è non farsi prendere dal panico. Se piange, pace. Se ti guardano, fregatene. Tu sai che ha fame e che fra poco lo soddisferai. Intanto basta consolarlo”. E così via. Insomma, dispensavo perle di saggezza, cercando di darle conforto. Poi accadeva che Pietro impazzisse, cominciasse a piangere in maniera inconsolabile. Lo prendevo in braccio, ma niente. Poi arrivava Fabio, lo prendeva su e come per magia smetteva! Immaginati il dolore che ho provato quando lei mi ha detto (testuali parole): “Certo che tu e Fabio sortite proprio un effetto diverso sul bambino!”. Mi veniva da piangere. Poi mi son sfogata con Fabio e lui mi ha rincuorato (anche perché i giorni successivi Pietro si è comportato in maniera opposta (piangeva con lui e rideva con me! Tiè!)) e poi una sera ha approfittato durante la cena per puntualizzare a tutti che quando sono in crisi marcia marcia…solo la mamma li fa calmare. Tutto questo insomma per dire che ci siamo passate (come sempre!) tutte quante! State tranquille e serene e non cercate di far tutto assieme che io ho cominciato ad allattarlo male proprio alla casa nuova per l’ansia che avevo di fare tutte le cose in un certo tempo!
Infine…sorpresa sorpresa… Mi alzo stamattina e…mi son tornate le mie cose!
Ma porca… A parte che non c’era più un assorbente in tutta la casa (Fabio e la sua mania di portare tutto di là prima che portino via i mobili!). E’ stato uno shock. Ora mi rendo conto che davvero “tutto” è finito… Che son tornata quella di prima. Insomma…smetto di allattare, torno al lavoro, torno fertile…
Ho avuto proprio un momento di depressione totale. Non fosse per Pietro (vivo e vegeto), non mi sembrerebbe vero di aver avuto una gravidanza! Per fortuna che c’è lui!