Il 5 febbraio ho avuto perdite rosate che poi si sono tramutate in vere e proprie perdite da ciclo. A questo punto deduco che, quando due settimane prima perdevo abbondante liquido trasparente e mi chiedevo come mai, in effetti stavo ovulando. Pazzesco. Allattando dieci volte al giorno. Mah. Fatto sta che posso dire che questo capoparto è stato piuttosto devastante, sembravo un vitello scannato ed è andata avanti così per più di sette giorni.
Latte ne ho ancora a sufficienza, pare. Santiago ciuccia e si strozza come da copione. Rigurgita e vomita per ore anche dopo la poppata. Penso che questo sia legato in parte anche ad un certo sconquasso causatogli dal vaccino del Rotavirus. Non ha avuto diarrea profusa, in effetti, ma il numero dei rigurgiti è aumentato significativamente la settimana successiva alla somministrazione e, ogni qual volta la sua pancia borbottava, specie durante la poppata, si staccava e cacciava grida belluine come se lo stessero scuoiando, per poi riattaccarsi pacifico e terminare il pasto come se nulla fosse.
Resta un mistero come mai io non riesca quasi mai a cavare più di 50 ml di latte dal tiralatte (se va bene), quando non succede che proprio non ne esce nemmeno una stilla. Ho cercato di seguire tutti i consigli reperiti da siti più o meno certificati, ma il successo o meno dell’impresa sembra essere legato più al lancio di una monetina che ad una effettiva tecnica. Ci sono le volte che provo a tirare dal lato che non ho usato per ultimo per allattare, aspettandomi litri di latte fresco, mentre non esce nulla. E poi magari provo subito con l’altra, appena usata e quindi svuotata e, come per magia, comincio a raccogliere. Ci sono le volte che, seguendo le varie dritte, sto bella rilassata, comoda, col bambino a fianco e mi dimentico quasi dello strumento che lavora e dopo quindici minuti lo guardo e scopro che non è uscito nulla e spengo. E ci sono le volte che, dopo quindici minuti che non è uscito nulla, decido di andare avanti, magari leggendo o guardando il telefono e, dopo ulteriori cinque minuti scopro che sono usciti 50 ml. Infine ci sono le volte, come oggi, che provo a tirare il latte da ambedue le tette e non succede nulla, nemmeno una gocciolina. Poi smonto tutto, faccio una passeggiata col cane e la carrozzina, torno a casa, mi riattacco e, in dieci minuti, da una tetta sola, escono 120 ml. Io sinceramente non so se sia un problema mio o del tiralatte. Fatto sta che vorrei tirarlo almeno un giorno sì e uno no per poter lasciare il bambino ogni tanto a mia suocera e al momento ho solo tre sacchettini surgelati in freezer. Tra l’altro io mi ostino a voler tirare almeno 100-150 ml di latte perché mi aspetto che mangi così ad ogni pasto (l’unica volta che ho fatto la doppia pesata dopo una poppata al seno aveva preso 170 g!). Ma poi, quando lascio a mia suocera la misera razione che sono riuscita a prelevare (l’ultima volta erano solo 80 ml), dicendole anche che, se il bambino si fosse lamentato, era autorizzata a dargli una giunta di artificiale, il pargolo ha tranquillamente ingerito i suoi 80 ml e poi si è fermato serafico. Anzi, avanzandone anche un po’ sul fondo. Fatto sta che c’è una bottiglia di latte artificiale in casa mia che ogni giorno penso sia da aprire, ma che poi rimane irrimediabilmente chiusa…