20 gennaio 2012

Riprendendo con le ferie natalizie…

Lo zio Riky è arrivato dall’Australia con la fidanzata (ormai ufficiale, si sposano civilmente in Australia il 18 febbraio (notizia fresca fresca di ieri) e poi in Italia in chiesa il 12 luglio!) e la bimba.

Ci siamo visti meno di quello che mi sarebbe piaciuto: erano spesso in giro a cercare ristoranti e a parlare con i vari sacerdoti per capire come avrebbero dovuto fare. Poi ci siamo visti in occasione del Battesimo (celebrato in casa con un sacerdote della Fraternità che frequentano i miei genitori, visto che mio fratello non aveva più una parrocchia di residenza). Poi sono venuti a cena una sera.

Avrebbero dovuto venire a Capodanno con i nostri amici coi gemelli e Claretta. Ma sia Clara che i gemelli erano malati e alla fine mio fratello ha deciso che era meglio soprassedere (ho scoperto poi che non hanno retto fino alla mezzanotte dato il jet-lag). Per cui Capodanno da soli (ma con champagne e astice!) e cena con loro successivamente. Lei mi sta simpatica e poi è sempre divertente parlare in inglese. Lui è stato carino. La bimba, dimensionalmente più piccola di Leo, abbastanza brava. I miei li hanno convinti a dare la giunta di artificiale e magicamente la bambina ha cominciato a cagare quotidianamente (prima la faceva ogni tre giorni e meno male che l’artificiale dà stipsi!) e a frignare di meno. Son tornati a casa che lei era bella paffutella. D’altra parte, checché lui dica che si è informato e che non è controindicato, secondo me fare 10 Km di corsa un giorno sì e uno no è un’attività fisica un po’ troppo pesante per una donna che allatta e secondo me o bevi 4 litri di acqua al giorno o per forza il latte non è sufficiente. Ma guai a parlarne. Anzi, quando sono andati via lei sosteneva di avere un inizio di ingorgo mammario perché la piccola mangiava più dal bibe che da lei…

Averli visti qui mi ha dato l’impressione che in realtà non siano poi così lontani (ovviamente solo un’illusione!). Mio fratello mi sembrava di averlo visto il giorno prima. La bimba mi ha fatto un po’ impressione. In braccio mi dicevo: “Questa è mia nipote…mia nipote!” eppure non riuscivo ad essere completamente “intenerita”, la vivevo un po’ come un’estranea (in effetti, te la ritrovi di quattro mesi, senza aver avuto il tempo di elaborare che è nata…!). Lei mi sta piuttosto simpatica. Certo, non la conosco minimamente, ma cosa si può fare? Niente. A parte che lei (e la sorella, che è venuta a trovarla qui in Italia perché vive a Denver e fa prima a venire qui che ad andare in Australia) mi ha detto che per lei non sarebbe un problema venire a vivere in Italia (che suscita comunque ancora un certo fascino agli stranieri!). Quindi il punto è che è proprio mio fratello, che, credo a maggior ragione ora che ha una famiglia, non voglia rinunciare al “sogno australiano” e mai e poi mai tornerebbe a vivere qui. Al ritorno sono passati per Dubai a trovare l’altra sorella e ora sono a casa loro, a Sydney.

Il battesimo di Leo è stato più convenzionale. In chiesa ha dormito bene. Pietro ha resistito fino alla seconda lettura quando il lettore ha detto: “Egli è colui che è venuto con acqua e sangue…” e lui ha urlato: “Mammaaaaaaaaa, ha detto sangueeeeeeeee!”. Poi c’è stato un impareggiabile siparietto nel momento del Battesimo, quando il giovine prete ha esordito davanti al fonte con: “Volete dunque che Monica (?!?) riceva il Battesimo…?” E noi in coro: “Leonardooooooooooooooo!”. Insomma, stavamo per battezzarlo Monica. C’è anche il filmato, se riesco ve lo mando via mail!!! Festicciola in famiglia e poi tutti a casa; mio fratello direttamente in aereoporto!

Per tornare all’argomento TV: sono un paio di giorni che non l’accendiamo proprio! Incredibile! Il fatto è che Pietro è in strippo completo per questo CD di musica brasiliana di cui ormai ha imparato tutte le canzoni e che devo mettere su tutti i giorni. A me piace molto, intendiamoci, ma mentre prima alzava il volume a palla e io mi incavolavo e quindi poi lo toglievo causando pianti irrefrenabili, ora ha imparato a tenerlo basso, cosicche va a ripetizione (anche ora mentre scrivo e in questo modo l’ho convinto ad andare a letto da solo). Il lato positivo (se così si può dire) è che posso ricattarlo su molti punti (andiamo a far la pipì se no spengo, metti le scarpine se no spengo…). Dall’altro lato, giuro, me lo sogno di notte. E’ giusto dargli così tanta corda? Forse no, ma che male gli fa? Al massimo impara il portoghese…

Per la TV, ho dato orari indicativi. Certi giorni mi ricordo che andavano anche ore intere… E i capricci quando gliela spegnevo li faceva eccome (e anche se non gliela accendevo). Ma non credo fosse un teledipendente (infatti in questi giorni, come dicevo, ha smesso!). E poi il trucco mio era di responsabilizzarlo: spegni tu col telecomando (che lui chiama “il lecomando”)… Sì, concordo con voi che come sempre vadano a fasi…

L’altro punto che volevo toccare con voi è il dito in bocca. Come sapete, Pietro ha usato il ciuccio poco, credo fino ai quattro mesi circa. Poi si ciucciava il dito, ma solo di notte. Ora, quando è stanco, lo mette in bocca (e vagli anche a spiegare che è tutto sporco!) e se di notte provo a toglierglielo, anche se dorme è pressoché impossibile sfilarglielo dalla bocca. S’è formato un piccolo callo e l’unghia stessa è molliccia a furia di stare in bocca a macerarsi. A lui è stato detto che il dito cade se va avanti così e che i denti davanti si stortano tutti e lui, poverino, lo sforzo lo vedi proprio che lo fa, soprattutto di giorno (perché a volte, non si accorge nemmeno e lo mette in bocca sul divano). Avete qualche consiglio/trucco?

L’altro giorno siamo stati dalla pediatra. Leo è in forma smagliante: 61.5 cm per 6.5 Kg, circonferenza cranica 41 cm. Prossima visita a fine marzo. Poi, un po’ titubanti, le abbiamo spiegato il problema del pisellino di Pietro. Lei ha detto: “Ci do un’occhiata” e io tremavo al pensiero che si bloccasse di nuovo una volta scappucciato. Invece… mentre lo intratteneva chiacchierando e palpandogli la pancia, a tradimento ha preso il pisellino e TAC, l’ha scoperto e ricoperto con una facilità disarmante. Ha detto che non c’è niente di niente che dobbiamo fare e che è normalissimo. E di non toccarlo più e poi, rivolto a lui: “Poi te lo farai da solo!” Al che ho detto: “Speriamo almeno fra qualche anno!” Insomma, sono contentissima! Pietro s’è spaventato un po’ quando s’è accorto che si armeggiava lì sotto, ha cacciato un urletto e poi basta ed è andato di là a giocare coi giocattoli. Tuttavia, non appena s’è accorto che era la volta del Leo a salire sul lettino, è corso nella stanza gridando: “No, mamma, non faglielo fae al Leo, che poi piange! Noooo!” frapponendosi tra il lettino e la pediatra. Che amore!!!

Per quanto riguarda i vestitini, io sono molto fortunata, perché da quando è nato Pietro, non ho praticamente mai avuto bisogno di comprare niente (se non per mio piacere personale ed escludendo qualche maglietta della salute e le mutande) perché ho sempre ricevuto dalla Francesca (il cui compagno ha una sorella con ben cinque figli!) di tutto e di più. Ho l’armadio che trasborda di roba. E quasi quasi ogni tanto vorrei che si sporcasse la felpa per potergliela cambiare (anche io lo rivesto uguale per più giorni di fila!). A volte salta fuori qualcosa che è passata di misura. Sono piena di jeans, pantaloni di velluto a righine, tute. Giacche di tutti i pesi e misure. Se qualcuna avesse bisogno di qualcosa e vuol venire a dare un’occhiata… tutta roba usata, s’intende! L’unica clausola (purtroppo) è la restituzione: nel senso che la mia amica ha in programma un figlio (ovviamente non si sa se maschio o femmina!) per l’anno venturo e mi ha chiesto cortesemente di farle poi avere indietro tutto ciò che era ancora utilizzabile…

Infine… viva viva la galega! Da sabato scorso assumo un litro di tisana/die. All’inizio mi piaceva (sa quasi di the verde). Ora mi nausea abbastanza. Non so se è suggestione, ma mi sembra di avere più latte (m’è capitato di sgocciolare da una tetta, cosa che non accadeva da un bel po’). Martedì sono anche andata ad un corso di nefrologia in Bicocca lasciando il latte tirato per metà mattina e metà pomeriggio (son tornata a pranzo ad allattare). La sera alle cinque il bimbo non aveva fame e, utilizzando l’eccezionale tiralatte elettrico che mi avete prestato, ho tirato fuori 150 ml in un quarto d’ora! Ero al settimo cielo. E domani pomeriggio, se va tutto bene (perché Fabio ha avuto raffreddore e tosse e io sto iniziando ora con raffreddore!) vado ad un Acquapark con la mia amica Francesca, lasciando al povero papà, oltre ai due bambini, anche il bibe di latte… Per fortuna si può star dentro solo quattro ore, così sono obbligata a tornare ad una cert’ora, ma vi confesso che sono un po’ preoccupata, anche perché mia suocera domani pomeriggio non c’è…

In risposta all’amica disperata coi due figli piccoli: coraggio per i bimbi, che gli scleri, si sa, li hanno tutti. E poi il tuo bimbo ama la tua pappona. Quando c’ero io l’ha mangiata bene, vedrai che è solo una questione di “giorno sì/giorno no”. E non gufarmela col “bimbo soprammobile” che poi mi se mi si attiva tutto d’un tratto te lo porto!

E comunque… io non scherzavo riguardo al negozio di fiori. Fra voi non c’è qualcuna che si occupa di contabilità? E poi manca solo qualcuno che si intenda di fiori e qualcuno che sappia stare dietro al bancone… Chi si unisce?

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