Cavolo, ma certo che vi leggo! Mi ingorgate tutti i giorni la posta!
Io sul lavoro (come preannunciato) ho pochissimo tempo a disposizione. Ora che leggo tutto, non posso anche mettermi a rispondere…ma sappiate che sono informatissima…
Cerco di ricordarmi tutti i vari passaggi e racconto che:
-Pietro è anche lui raffreddato con catarrino in regione posteriore alta. Gli sparo il Physiomer nel naso mane e sera, ma mi sembra funzioni poco. Ogni tanto tossicchia, specialmente quando lo sdraio supino, il che mi fa pensare ad uno scolo retronasale. Tutte le mattine, tuttavia, sono obbligata ad uscire alle 7.30 per portarlo dalla suocera. Lo imbacucco su tutto, ma vi lascio immaginare il freddo che fa a quell’ora.
-Lui è bravissimo. Mangia alternando i 210 ml ai 180 ml. Nel pomeriggio mangia l’omogeneizzato di frutta (ora anche alla prugna, che gli piace assai). Praticamente mangia con così tanta foga che devo tenere il vasettino sotto il mento con la mano destra e scucchiaiargli la frutta al volo in bocca, cucchiaio dopo cucchiaio, prima che gli venga la tentazione di mettersi le mani in bocca per ciucciarsele e imbrattarsi tutto. Con questo metodo non si sporca praticamente più.
-Di sera va a letto costantemente verso le 19.00. Se mangia l’omogeneizzato tardi, tipo alle 18.00, gli faccio solo un 100 ml di latte. Poi verso le 22.30/23.00 lo tiro su ancora dormiente e gli sparo 180 ml in pompa mentre ronfa tra le mie braccia. Niente rutto. Orizzontalizzazione cauta dopo qualche minuto di posizione verticale e poi a nanna. Lo sveglio io alle 7.00 di mattina. Ogni tanto è già sveglio, ma gioca coi piedi nel letto finché non entro. Ogni tanto caccia qualche urlo notturno, ma poi si addormenta: secondo me sono sogni.
-Adora la camomilla solubile purtroppo zuccherata della Mellin. Consiglio medico: idratarli molto. Date loro da bere qualcosa, soprattutto se sono raffreddati con il catarrino o se hanno febbre.
-Il vento gli fa un baffo sull’umore, per fortuna. Piange solo se non ha bevuto da un po’. Oggi mia mamma gli cuce dei pezzetti di trapunta, così gli fa un piccolo piumino per la culla (siamo ancora in attesa che arrivi il lettino in prestito!). Se no dorme con bodino e tutino di ciniglia e copertina di lana.
-Sabato a mezzogiorno avrei avuto da dare la prima pappa. Peccato che mi han messo di turno a lavorare. Non so come farò. Magari la faccio a cena… ma dovevo andare su dai miei per cena, quindi mi sa che rimando. Che palle. Io non vedo l’ora, anche se so che sarà dura (tanto poi se la cuccano le nonne…e anche questo tuttavia mi fa dispiacere). Dopo il “trauma”dell’interruzione dell’allattamento al seno, non ho nessun dispiacere ad iniziare lo svezzamento. Anzi, non vedo l’ora. Mi piace pensare che il mio puffo stia crescendo. Sono proprio felice
-Il lavoro è bello, ma intenso. I ritmi sono concitatissimi. Dopo che porto il bimbo dalla suocera vado al lavoro. Martedì e giovedì pomeriggio torno tardi, per cui lo va a riprendere Fabio. Poi a casa non hai un minuto per te, perché vuoi stare col bimbo, fargli il bagnetto, giocare un po’… Ma se lui non va a letto intorno alle 19.00 comincia a frignare. Per cui il tempo è proprio poco per stare insieme (soprattutto quando torno alle 18.30) e questo mi rattrista molto. Figuratevi poi il fare le pulizie: o dopo cena o tutte al sabato. Come l’ultimo sabato che, ora che ho pulito tutto e poi ho stirato, ho finito che era domenica. Per fortuna che ora ho la lavapiatti!!! Figata!!!