29 aprile 2013

Le cose stanno migliorando. Innanzitutto mia mamma è stata dimessa il giorno stesso. Ha dovuto fare un farmaco per via endovenosa che le facesse passare l’aritmia e poi modificare la programmazione del Pace-Maker in modo che qualora si ripresenti l’aritmia, la frequenza non salga così tanto e lei possa tuttavia accorgersene. 

Mi hanno riparato dopo sette giorni la linea telefonica e ripristinato internet. Abbiamo sistemato il telecomando di Sky.

Io cammino con il mio scarpone obbrobrioso, che mi consente di appoggiare il piede e di andare senza stampelle.

Leo è guarito dalla gastroenterite, ma ha iniziato con tosse, soprattutto notturna e da ieri gli faccio l’aerosol. Dal canto mio, sono due giorni che ho il raspino, ma stamane proprio sono conciata perché ho la laringe in fiamme, sono completamente afona e ogni volta che tossisco vengono su pezzi di muco verde rappreso. E ho appena finito l’antibiotico!

Nei giorni scorsi siamo stati un po’ in giro, forse forzando un po’ il piede. Siamo stati in centro il 25 aprile (la mattina a fare la schiumetta, occasione nella quale mi ha persino cagato un piccione in testa…) e anche sabato, nonostante il tempo di merda (ed è lì che ci siamo ammalati?).

Sabato sera da Francesca a cena (erano settimane che non ci andavamo!). E domenica sera a cena da un nostro amico. Senza figli. Pietro doveva venire in realtà, ma l’ho punito lasciandolo a casa perché, mentre ero in vasca (dopo avere avvisato Fabio che per piacere li guardasse un quarto d’ora), sentendo un silenzio sospetto ho gridato se andasse tutto bene e se non fossero per caso in camera mia. Pietro ha negato. Per fortuna finalmente Fabio si è alzato e li ha sorpresi in camera mia dove si stavano ciucciando lo spruzzino con flurbiprofene per la mia gola. Leo in particolare l’ha ingerito tutto, svuotando la bottiglia. Ho chiamato il centro antiveleni che mi ha detto di non fare niente e di stare tranquilla. Poi abbiamo sgridato Pietro (già nei giorni scorsi per caso gli avevamo fatto la ramanzina sui farmaci che non vanno presi da soli perché aveva provato a raggiungere con la sedia lo sciroppo di lumache per berselo). Insomma, sono rimasta molto delusa perché mi ha mentito e soprattutto perché ha lasciato che suo fratello si bevesse la boccetta senza chiamarci. Poi è andato avanti a fare lo scemo, lanciando oggetti o facendolo piangere mentre giocavano e così alla fine non gli ho fatto il bagno e non l’ho portato con noi. Non credo che comunque sia servito a granché. 

Volevo poi dirvi che ho appurato che sa perfettamente cosa vuol dire “andare in cielo” e che quella volta me l’ha sicuramente gufata perché anche mia mamma dice che ogni tanto è capitato di parlare di andare in cielo e lui ha detto che si va in cielo a 100 anni e che sicuramente andrà in cielo prima la nonna di lui, (“…ma non subito vero?”). E che “…nonna, ti crescono le ali, diventi un angelo e vai con Gesù!”.

Domenica a messa ha voluto chiedermi per la centesima volta quanti anni ha Gesù. Gli ho detto che ne ha 33 e lui mi ha detto: “E poi è morto?” E io: “Sì, ma poi è risorto!” E lui: “Il papà compie 33 anni, quindi poi muore?” E’ pazzesco sto bambino, davvero!

Ieri mi ha chiesto cosa fosse il vapore sullo specchio e gli ho spiegato che è sempre acqua: acqua liquida, acqua sotto forma di vapore come nelle nuvole e sullo specchio e poi esiste anche l’acqua solida. Gli ho detto secondo te cos’è l’acqua solida? Ovviamente non sapeva rispondere. Allora gli ho detto: “Acqua dura e fredda!” E lui: “Il ghiaccio!!!” Secondo me è stato proprio bravo e quando gli ho chiesto chi gliel’avesse già detto lui mi ha risposto: “Eh, sono stato io che ho usato i pensieri e l’ho capito!”

Leo dal canto suo è un bimbo meraviglioso. Non dice niente che non sia “mamma”. Se dice “sì”, annuisce e produce un verso gutturale tipo “uh”. Se dice “no”, scuote la testolina. Sta diventando un po’ ricciolino sulla nuca. E’ simpatico, canta e balla. Corre come un disperato. Non si vuol fare cambiare. Gioca coi lego e ama il cavalluccio. Non è paziente e non riesco a leggergli nemmeno un libro perché vuol girare tutte le pagine e poi cambiarlo. Mangia esclusivamente da solo. Altrimenti si inarca e butta via piatto e posata. Ieri si è mangiato le lasagne. Mangia tutto. E deve farlo lui. E’ fortemente attratto dal vino, specialmente se rosso. Vorrebbe bere dai bicchieri, ma si sbrodola sempre. Il suo frutto preferito è la banana, ne mangerebbe due al giorno. Impazzisce per cioccolato e caramelle. Capisce tutto. Ed esegue ordini semplici. Saluta tutti con baci e abbracci. Se vuole uscire, va e prende le sue scarpine e la giacca e te le porta eloquentemente in grembo. Da solo è tenero e bravo. 

In coppia sono estenuanti, salvo rari momenti di requie nei quali giocano, dimentichi di se stessi e del mondo, in camera loro. Altrimenti Pietro resta il dispettoso della coppia. Leo subisce e se gli viene sottratto un gioco, urla come se fosse in una fornace ardente. Poi, per vendicarsi, apre la bocca e morde qualunque cosa passi a tiro. Insieme sono terribili: ieri hanno messo le seggioline dentro il lettino del leo. Leo, usando il tavolino, ci si è proiettato dentro e poi insieme sono saliti sulle seggiole e cercavano di staccare i quadri appesi sulla parete in alto. Ieri Pietro ha chiuso fuori sul balcone Leonardo e ha tirato giù la tapparella.

A parte questi ameni siparietti, la vita procede.

Io ricomincerò a lavorare dopodomani. E che Dio me la mandi buona. Quella brutta persona della mia capa ha mandato via mail gli orari di maggio (cosa mai fatta) dai quale risulta che io sono “in ferie” (notare che esiste anche la colonna “malattia”) fino al 15 maggio! Dopo di che, fino al 25 (perché poi parto per Parigi al congresso con Fabio) mi ha piazzato quattro guardie di 12 ore, praticamente in 10 giorni. A parte che le avevo detto che tornavo il 2 maggio (al massimo le avevo detto che per un mese dall’incidente, cioè fino al 15 maggio, avrei dovuto portare lo scarpone!), ma io spero proprio che mi faccia fare dei cambi in modo da spalmare meglio le guardie. Il problema è che per fare guardia devo poter guidare la macchina perché nessuno mi può portare alle 7.20 e riportare alle 20.00!

Per quanto rigurarda le ferie estive, credo che non ne faremo.

Pensavamo giusto ieri che Pietro potrebbe andare finalmente con i miei in ferie al mare a luglio 15 giorni. Ma probabilmente le nostre ferie, se mai le faremo, le faremo a settembre.

Così la capa non rompe che ho appena fatto due settimane di “ferie” adesso…

E mandate aggiornamenti: spero che non vi ammaliate tutti di nuovo anche voi, ma davvero con questo tempo non se ne può più!

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.