Il 12 novembre è stato il compleanno di Santiago Gabriele.
Rifletto su questa cosa e mi rendo conto che è già passato un anno. Un anno da quando è nato. La gravidanza, a questo punto, dovrebbe essere solo un lontano ricordo, ma non lo è. Mi sembra ieri, che avevo la pancia. Forse perché è durata più di nove mesi. Che sembravano infiniti. Ed eccoci qua, a festeggiare un anno di vita extrauterina. Il tempo vola e quando si invecchia se ne ha maggior consapevolezza.
Ripenso alla mia infanzia, ai pomeriggi trascorsi al campo sportivo, a giocare a calcio o a basket. Si usciva dopo pranzo e si tornava per cena e la giornata era infinita. Credo che quelli siano gli unici anni nei quali il tempo passa lento anche se ti stai divertendo. Ora mi guardo intorno, guardo la mia famiglia, il mio lavoro, la mia vita. E mi accorgo che tutto sfugge, che tutto passa. Giorni, mesi, anni. Cosa è veramente importante nella vita di ciascuno? Cosa effettivamente alla fine resta?