10 febbraio 2012

Dunque, le cose vanno meglio! Io sto benone, il mal di gola è passato e pure la nausea. Pietro è ok. Per cui stasera non vi libererete di me!

Ieri è venuta mia mamma. Dopo pranzo, invece della nanna, siamo usciti al parchetto. Il Leo nel marsupio. Pietro e mia mamma a giocare come due scemi con la neve (mia mamma giù dallo scivolo come una dodicenne…). Siamo stati fuori un’ora e l’abbiamo convinto a rientrare solo con la proposta di bagnetto e cioccolata calda. Tornati alle 15.30 circa, mentre allatto, mia mamma gli legge un libro. A metà, avendo io finito, mia mamma mi propone di farmi la tinta ai capelli (è la mia parrucchiera personale!). Lasciamo Pietro sul divano dicendogli di andare avanti a leggere da solo. Dopo un po’… silenzio. Mi alzo e vado a vedere: era seduto con il libro sulle ginocchia, la testa ciondolante, il dito in bocca, gli occhi che si chiudono e si riaprono non appena la testa cade di lato… una pietà! Lo sdraiamo sul divano e lo lasciamo dormire 15 minuti (il tempo della posa del colore!). Arriva poi la nostra amica Francesca a trovarmi, sveglio Pietro, gli faccio il bagnetto e la cioccolata.

Ieri sera ho allattato il Leo e l’ho messo giù per primo. Poi ho iniziato il rituale alle 21.15. A che ora è crollato??? Alle 21.50! Ero troooooppo contenta. Ha fatto un’uscita sola, intercettata subito all’inizio del corridoio. Mi ha chiesto il succo e poi s’è addormentato!

Devo dire che mentre lo vedevo ciondolante sul divano mi son sentita un po’ in colpa e continuavo a pensare a chi di voi dice che a questa età devono dormire anche il pomeriggio. Peccato che la sera era arzillo come un fringuello e non capivo come avesse fatto a ritrovare tutte quelle energie.

Sì, mi son sentita un po’ in colpa, ma averlo visto dormire alle dieci di sera mi è sembrato così bello! Anche il Leo dormiva e io ero sul divano a guardare l’Isola (programma altamente culturale, che libera la mente!) e mi dicevo: “Non è possibile! Non è possibile!”.

Stamane sveglia alle 9.30 (quindi quasi dodici ore di sonno! Vale la mia teoria che sono le ore cumulative a farla da padrone.)

La notte è stata un po’ movimentata: mentre allattavo alle 4.00 sento zampettare e vedo Pietro che cammina bello sparato fin dentro al soggiorno. Si ferma, mi guarda, palesemente addormentato. “Mamma?”

“Sì?”

“Guarda… fuori è arancione!” Vero: i lampioni riflettono la luce sulla neve e sembra che il cielo sia arancione.

“Tutto bene, Pietro?”

“Mmmm… sì… mamma… dopo vieni di là?”

“Sì, vai a letto che arrivo!”

Corre tutto contento a letto. Dopo cinque minuti lo sento urlare e piangere: aveva acceso la luce e si copriva gli occhi con le manine (e stamattina mi ha detto che stanotte piangeva perché “la luce grande gli bruciava gli occhi”). Mi son sdraiata accanto a lui qualche minuto e, nonostante fosse ancora sveglio, s’è calmato e io son tornata a letto. Poi ha cacciato qualche urlo sparso nella notte (probabilmente ha fatto brutti sogni!), ma direi che il bilancio è nettamente positivo!

Qualcuna di voi ha poi tirato fuori un altro punto interessante: il lettone alla mattina. Nata come costrizione (Pietro odiava entrare nel lettone), il sabato e la domenica ce lo portavamo nel lettone alla mattina sperando di farci tutti e tre un po’ di coccole. Ora, tutti i sabati e le domeniche mattina, arriva lui, sua sponte, a volte trascinandosi il cuscino. Entra e comincia: “Mamma…andiamo a fare colassssione?” Se sono fortunata gli dico “tra cinque minuti” e ci riaddormentiamo, altrimenti mi alzo. Ebbene, ora ha preso a venire nel lettone anche di mattina, dopo che il papà è andato a lavorare.

“Dov’è il papà?”

“E’ andato al lavoro!”

“Al tennis?” Mio figlio confonde il fatto che il lunedì sera Fabio vada a giocare a tennis con il fatto che tutte le mattine va al lavoro: penserà che faccia il raccattapalle…

“No, all’ospedale!”

Si sdraia dentro e, se va bene ci riaddormentiamo. Ogni tanto è capitato che si presentasse all’una di notte, convinto che fosse mattina, ma sono sempre riuscita a riportarlo di là (anche contro il parere di mio marito che, pur di non dover discutere nel cuore della notte, voleva tenerlo con noi). Secondo me non è grave che venga a dormire l’ultima oretta della mattina, che dite? Senza contare che se mi sveglio prima io, non fa in tempo a venire perché sono io che vado da lui… Certo, prima delle 7.00 di mattina mi rifiuto…

Dunque… anche io volevo mettere Pietro nel letto grande prima dell’arrivo di Leo, proprio per quella paura di cui mi parlate (che si prendesse male all’idea di dover dare il lettino al fratello).
Alla fine ce l’ho messo il primo di gennaio con la scusa dell’anno nuovo (sembrava aver capito).
Quindi Leo aveva due mesi. Ancora però dorme nella culla (anche se tocca sopra e sotto, ma è così comodo poterla trascinare dove voglio!). Pietro sa già che il suo lettino andrà a Leo e in realtà non vede l’ora: “Mamma, mettilo dentro!” Ogni tanto ce lo metto (per cambiare le lenzuola della culla). Ma mi spaventa un po’ perché attraverso le sbarre Pietro gli caccia le dita negli occhi e temo che, se volesse, potrebbe provare a scavalcare le sbarre e a tuffarsi all’interno (anche perché io le terrei un po’ basse per evitare di spaccarmi la schiena). Per cui aspetto un po’. Il lettino allungabile dell’Ikea è carino, ma io ho deciso che quando saranno grandi abbastanza per il letto grande entrambi (tra un paio d’anni), mi compro una cameretta nuova (finalmente) di quelle componibili. Per ora infatti l’armadio è un vecchio pezzo dell’armadio di nozze dei miei (l’altro pezzo è in camera mia), il letto di Pietro è un singolo che componeva con il suo gemello il letto di nozze dei miei (e attualmente è così lungo che non consente di chiudere la porta della camera). Abbiamo da poco smantellato la scrivania (che era di mio fratello) per fare più spazio in cameretta. Attualmente non ci sono nè scrivanie, nè librerie, nè mensole. Ora che ci penso… resisteremo due anni così?
Sempre in risposta a voi: i vestitini sono d’obbligo, lo sfizio va tolto. Io ne avevo comprati due per Pietro e due per Leonardo. Ogni tanto arrivavano amici con regalini per il futuro nato e Pietro pretendeva di provarli tutti (giacchetta 0-1 mese compresa). Io ovviamente lo assecondavo, ma diciamo che è stato meglio quando i regali ce li davano senza che lui assistesse oppure quando ne portavano anche per lui. Diverso il discorso dopo che è nato: gli piaceva aprire i regalini per il fratellino e poi glieli metteva tutti nella culla!

Leonardo è una gioia vederlo! Ride sempre, ha due occhi meravigliosi! Ieri mentre dormiva ha cominciato a sghignazzare nel sonno. Mio marito dice che col secondo le emozioni sono tutte attenuate e che, mentre con Pietro era tutto una scoperta, con Leonardo tante cose non le noti nemmeno (il primo sorriso, la prima presa “prensile”…).

Ma per noi mamme è diverso: certo, l’emozione della sorpresa è per forza di cose più attenuata.

Ma le differenze con il primo figlio ci sono e mentre lo guardi pensi a come era l’altro, fai i confronti e sono sempre confronti belli, che non tolgono nulla al ricordo del precedente e che potenziano le sensazioni attuali!

Di Leonardo mi ricorderò sicuramente queste sue risate, i suoi sorrisi a tutto volto (anche con gli occhi), il sopracciglio alzato…

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