23 febbraio 2011

Pietro ha avuto la febbre domenica e lunedì mai sopra 38.5°C. Dopo aver vomitato sabato notte ad un’ora imprecisata, ha avuto solo diarrea e puzze mefitiche per i successivi due giorni. Lunedì sera Fabio mi dice che ha dei puntini rossi sulla lingua. Dico: “Sarà mica scarlattina?” Ma va… Il giorno dopo chiamo il pediatra e gli dico che Pietro è sfebbrato ma che forse era il caso che me lo veda, visto che l’orecchio non l’aveva mai visto e che si era perforato in condizioni simili. Lui dice di no, che sarà un altro virus e che se peggiora posso richiamarlo. Nel pomeriggio mi chiamano dal nido per dirmi che hanno avuto un caso appurato di scarlattina. Cazzo, dico. E poi, ha fatto antibiotico fino a martedì… come fa ad aver preso la scarlattina? Ieri sera lo guardo e vedo dei puntini sulle chiappe, flebili flebili, sulla schiena e sulle braccia.

Stamattina li faccio vedere a mia suocera, che scuote la testa dandomi della pazza e dice che i puntini ogni tanto lui ce li ha… Indecisa se chiamare il pediatra, Fabio mi dice di no. Oggi pomeriggio mi chiama lui dicendo che sua madre ora li vede eccome i puntini e che Pietro ha anche un po’ di febbre! Chiamo il pediatra, ma l’ambulatorio era di mattina e l’infermiera mi dice che anche se è scarlattina non c’è niente di urgente da fare e che domani lo posso portare dal pediatra (che riceve nel pomeriggio). Fabio si impunta e me lo porta qui in Ospedale, dove mollo una visita parere a metà e lo raggiungo in pediatria da un’amica. L’esantema c’è, mi dicono. Ma non è scarlattina. Sarà un altro virus.  Gli guardano l’orecchio e mi dicono che il buco nel timpano c’è ancora. E quando gli dico che antibiotico ho fatto e a che dosaggio, mi dicono che è stato sotto-dosato, che invece del Panacef doveva fare l’Augmentin tre volte al giorno.

Bilancio…
1) Non ne possiamo più!

2) Mia suocera ha il bimbo a casa praticamente una settimana sì e una no…

3) In tutto ciò la “mammite” è acuta! La sera non riesco più a metterlo a nanna io perché vuole stare “abbraccio” oppure andare “di à”. Sta buono finché canto la canzone degli alpini in braccio e quando lo metto giù urla come un dannato e non c’è manina, canzoncina, camomilla, latte, peluche che tenga. Ho provato a sdraiarmi nel letto singolo con lui, ma non ne vuole sapere. Praticamente ce la fa solo Fabio ad addormentarlo, di solito convincendolo che io non torno più a prenderlo in braccio e che va a scaldare il latte e poi torna (e lui nel frattempo si addormenta). Ma da essere il bambino modello che lo metti giù e te ne vai, ora siamo all’estremo opposto e ci vuole un’ora ogni sera

4) Il lavoro è uno schifo, ho avuto degli screzi con la capa e son rimasta male per delle cose che ho saputo ha detto/pensa di me e di come lavoro (ieri non riuscivo nemmeno a prendere sonno e ho dormito malissimo dalla rabbia)

5) Avrei dovuto vendere fiori… (quando vedo nel parco la gente che corre alle 17.30 quando io sto tornando a casa quelle rare volte che torno a quest’ora penso, ma cazzo… che vita faccio a 27 anni??? Non torneranno più questi anni e non ho neanche il tempo di fare una passeggiata con la luce del giorno o di fare uno sport o di avere un hobby… e per tutta risposta non sono nemmeno apprezzata sul lavoro? Ma chi me lo fa fare?)

Un bacio e scusate lo sfogo…!

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