Ce l’abbiamo fatta. Nonostante Pietro appena vede la siringa dell’antibiotico serri la bocca e cominci e fare “Ppppppppprrrrrrrrrr” con le labbra, nonostante l’aerosol finisca per tre quarti in aria, nonostante la notte della Vigilia Pietro mi abbia vomitato in un accesso di tosse quel poco che aveva ingerito nell’arco della giornata diluito in 2 litri di camomilla, imbrattandomi tutta, maglione, jeans, parquet, barba del papà, nonostante la tosse continui in maniera impressionante… ieri siamo riusciti ad andare a festeggiare il Natale nel locale che avevamo affittato a Monticello in modo da poter essere presenti con ambedue le famiglie.
Tutto abbastanza bello, tombolata compresa. Pietro è stato bravo, da ieri mattina è sfebbrato (evviva l’antibiotico! E per fortuna che glielo abbiamo dato, anche se sembrava in partenza una cosa virale). E’ riuscito anche a dormire nel lettino da campeggio approntato in un angolino. Ha fatto anche la cacca (mistero della fede: non mangia!).
Oggi finalmente ha ingerito dalle 8.00 di stamane 350 ml di latte. Spero riprenda a mangiare!
In tutto questo bailamme è davvero spuntato il primo dentino: incisivo inferiore sinistro (il destro è lì pronto bello traslucido). Certo che se per ogni dente da latte bisogna passare questo calvario… (sono 20!)
Tutto bello, sì. La mamma non ha mangiato un cavolo a Natale, perché si sentiva fiacca fiacca. Poi ha cominciato ad avere mal di gola (anche il papà!).
Da ieri sera la mamma ha 37.8 di febbre (resistente alla tachipirina).
Evviva le ferie natalizie! E da lunedì si torna al lavoro (improrogabilmente: i miei colleghi vanno in ferie quando io torno!)
L’anno prossimo andrà meglio, che dite?